11/10/2025
La motivazione non si trova: si costruisce, un gesto alla volta.
Cinque ore di supervisioni.
Cinque ore intense, piene di storie, di emozioni, di vite che si intrecciano.
Alla fine, arriva la stanchezza — quella buona, che ti ricorda che hai lavorato con la profondità delle persone.
E proprio mentre chiudo il computer, mi torna in mente una verità semplice:
👉 la motivazione non arriva prima dell’azione. Arriva dopo.
Le neuroscienze ce lo spiegano bene:
quando inizi (anche solo per 2 o 5 minuti), il cervello registra che stai facendo un progresso e rilascia dopamina, la molecola della ricompensa.
Quel piccolo segnale di piacere genera un circolo virtuoso:
azione → micro-ricompensa → più azione.
Non serve sentirsi ispirati per studiare, lavorare, allenarsi o riprendere un progetto.
Serve solo iniziare.
Un timer breve, una pagina, un passo.
Dopo pochi minuti la mente si aggancia, la motivazione arriva,
e il tono dopaminico cresce mentre ti avvicini all’obiettivo — rendendo lo sforzo più sostenibile e persino gratificante.
Oggi, se ti senti scarico o “fuori fase”, ricordati questo:
✨ la chiave non è aspettare la motivazione, ma agire lo stesso.
Il cervello farà il resto.