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08/10/2025








SI PUÒ VINCERE NELLE RELAZIONI?Molto spesso ragioniamo con la logica della ragione e del torto. Nei rapporti interperson...
06/10/2025

SI PUÒ VINCERE NELLE RELAZIONI?

Molto spesso ragioniamo con la logica della ragione e del torto. Nei rapporti interpersonali, se uno ha ragione, l’altro ha torto. Questa è una logica che divide. Le argomentazioni sono portate avanti cercando di far valere le proprie ragioni, e appunto viene utilizzata la logica e ignorata la parte emotiva della relazione.

In un caso classico in letteratura (Pragmatica della comunicazione umana, Watzlawick, Beavin Jackson 1971, Astrolabio), in base a dove mettiamo la punteggiatura in una sequenza di comunicazioni, determiniamo la natura della relazione. Lei ad es. potrebbe dire che “lui si isola”. E se ragionasse con la logica della ragione e del torto, potrebbe indicare che le cose non vanno bene nel rapporto per colpa di lui. Lui a sua volta potrebbe dire che “lei brontola”, e indicare che le cose non vanno bene per colpa di lei.
Con la logica ognuno dei due potrebbe pensare di avere ragione, ma ciò li aiuterebbe a comunicare meglio e risolvere i loro problemi?

Le relazioni umane possono essere assimilate ai giochi “a somma diversa da zero”. Se uno vince e l’altro perde (in apparenza e nell’immediato), in realtà ci perde la relazione nel medio-lungo periodo, (in cui il risultato sarà dato da -1 -1 = -2, una perdita per entrambi i “giocatori”).

Nelle relazioni si può vincere solo se si vince insieme. Come questo può essere portato avanti fa maturare esperienza per tutta la vita.
Una prima buona prassi, necessaria ma non esaustiva, sia nelle relazioni personali che nelle relazioni e negoziazioni di altro tipo, è tenere conto degli interessi di entrambe le parti.








SI PUÒ VINCERE NELLE RELAZIONI?Molto spesso ragioniamo con la logica della ragione e del torto. Nei rapporti interperson...
06/10/2025

SI PUÒ VINCERE NELLE RELAZIONI?

Molto spesso ragioniamo con la logica della ragione e del torto. Nei rapporti interpersonali, se uno ha ragione, l’altro ha torto. Questa è una logica che divide. Le argomentazioni sono portate avanti cercando di far valere le proprie ragioni, e appunto viene utilizzata la logica e ignorata la parte emotiva della relazione.

In un caso classico in letteratura (Pragmatica della comunicazione umana, Watzlawick, Beavin Jackson 1971, Astrolabio), in base a dove mettiamo la punteggiatura in una sequenza di comunicazioni, determiniamo la natura della relazione. Lei ad es. potrebbe dire che “lui si isola”. E se ragionasse con la logica della ragione e del torto, potrebbe indicare che le cose non vanno bene nel rapporto per colpa di lui. Lui a sua volta potrebbe dire che “lei brontola”, e indicare che le cose non vanno bene per colpa di lei.

Con la logica ognuno dei due potrebbe pensare di avere ragione, ma ciò li aiuterebbe a comunicare meglio e risolvere i loro problemi?

Le relazioni umane possono essere assimilate ai giochi “a somma diversa da zero”. Se uno vince e l’altro perde (in apparenza e nell’immediato), in realtà ci perde la relazione nel medio-lungo periodo, (in cui il risultato sarà dato da -1 -1 = -2, una perdita per entrambi i “giocatori”).

Nelle relazioni si può vincere solo se si vince insieme. Come questo può essere portato avanti fa maturare esperienza per tutta la vita.

Una prima buona prassi, necessaria ma non esaustiva, sia nelle relazioni personali che nelle relazioni e negoziazioni di altro tipo, è tenere conto degli interessi di entrambe le parti.













La felicità rappresenta un concetto difficilmente definibile. Inoltre, come hanno rilevato alcuni psicoterapeuti come Pa...
10/09/2025

La felicità rappresenta un concetto difficilmente definibile.

Inoltre, come hanno rilevato alcuni psicoterapeuti come Paul Watzlawick (Istruzioni per rendersi infelici, 1983) e Russ Harris (La trappola della felicità, 2010), può comportare dei rischi riguardo alle aspettative che si porta dietro.

Per il primo, abbiamo creduto a lungo ingenuamente come esseri umani che la ricerca della felicità porti alla felicità.

Per il secondo, la trappola della felicità è una lotta infruttuosa contro i pensieri e le emozioni negative, persa in partenza perché è una lotta contro la realtà e la natura dell’essere umano.

Così, la ricerca incessante della felicità porterebbe paradossalmente a maggiore infelicità e sofferenza.

07/09/2025
COS'E' L'AUTOSTIMA: TANTE DEFINIZIONI E UN VIAGGIO DI CRESCITA.Le prime riflessioni sul Sé e sulla valutazione di sé.A q...
18/07/2025

COS'E' L'AUTOSTIMA: TANTE DEFINIZIONI E UN VIAGGIO DI CRESCITA.

Le prime riflessioni sul Sé e sulla valutazione di sé.
A quando risale la prima definizione di autostima? Difficile dirlo, tra vari autori che negli anni ne hanno parlato. Nel tempo si sono generate diverse definizioni. È stato indicato comunque che l’autostima fa parte di una dimensione più grande, data dalle immagini e riflessioni su se stesse che le persone creano, o i loro Sé.

Pare che si debbano allo psicologo americano William James le prime definizioni legate al Sé e alla sua valutazione, o autostima. In The Principles of Psychology (I principi della psicologia, 1890), infatti, lo psicologo americano parlava della coscienza di sé. Sviluppava discorsi su esperienze del sé, sentimenti del sé, ricerca di sé e autoconservazione, amore per il sé (Self-love).

Per James l’esperienza del sé è divisa in ricerca del sé e valutazione del sé (Self-Estimation).

Interessanti sono i contenuti della ricerca del sé, nella dimensione sociale: desiderio di piacere, di essere notati e ammirati, socievolezza, emulazione, invidia, amore, ricerca dell’onore, ambizione. Nella dimensione spirituale della ricerca del sé indicava invece: aspirazione intellettuale, morale e religiosa, coscienziosità.

Nella valutazione del sé invece, indicava per la dimensione sociale: orgoglio sociale e familiare, vanagloria, snobismo, umiltà, vergogna. E nella dimensione spirituale: senso di superiorità morale o mentale, purezza, senso di inferiorità o di colpa.

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L'autostima ha molte definizioni teoriche, diverse critiche, e miriadi di definizioni soggettive. Può indicare problemi e opportunità.

Molti autori hanno trattato la questione. Il concetto non è nemmeno definibile in maniera univoca, ma ha un significato ...
16/07/2025

Molti autori hanno trattato la questione.

Il concetto non è nemmeno definibile in maniera univoca, ma ha un significato molto soggettivo. Eppure per Watzlawick "lo stato sociale si è assunto il compito di assistere il cittadino dalla culla alla bara, rendendo la sua vita sicura e traboccante di felicità" (Istruzioni per rendersi infelici, 1983).

Anche Russ Harris ha parlato di quanto possa "inquinare" le aspettative, rispetto alla propria vita, il concetto di felicità e il suo perseguimento, nel libro "La trappola della felicità".







LE RAGIONI DELLA PROCRASTINAZIONEVi capita mai di procrastinare? Di rimandare un compito o un impegno, anche importante,...
11/07/2025

LE RAGIONI DELLA PROCRASTINAZIONE

Vi capita mai di procrastinare? Di rimandare un compito o un impegno, anche importante, per il lavoro o al di fuori?
Quali pensate che siano i motivi?

In uno studio del 2000 alla Eastern Illinois University, a un gruppo di studenti si chiese di elencare ogni giorno, per cinque giorni, attività accademiche e non che intendevano svolgere, e quali venivano completate.
Risultò che i compiti procrastinati per primi erano quelli più impegnativi e ansiogeni, indipendentemente dalla natura dell’attività.

Alcuni studi hanno mostrato che la procrastinazione è influenzata dal grado di disagio provocato dall’attività. Questi sono solo alcune ragioni o fattori che entrano in gioco nell’influenzare la procrastinazione.
Una delle soluzioni possibili in questo caso può essere di provare a riprogettare l’attività in modo più piacevole. Ad esempio, i coinquilini di un appartamento che ritardano i turni delle pulizie, potrebbero decidere di farle tutti insieme, rendendo più breve e piacevole l’attività, e di mettere della buona musica durante quell’attività.

Al di là della teoria, si propone questo esercizio pratico:
trova 5 modi per associare più piacevolezza ad un’attività che procrastini. Esempi: un impegno o appuntamento, un’attività noiosa d’ufficio/professionale (come ricatalogare dei documenti o ordinare un archivio o uno scaffale), etc.

Indirizzo

Bergamo
24128

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