18/07/2025
COS'E' L'AUTOSTIMA: TANTE DEFINIZIONI E UN VIAGGIO DI CRESCITA.
Le prime riflessioni sul Sé e sulla valutazione di sé.
A quando risale la prima definizione di autostima? Difficile dirlo, tra vari autori che negli anni ne hanno parlato. Nel tempo si sono generate diverse definizioni. È stato indicato comunque che l’autostima fa parte di una dimensione più grande, data dalle immagini e riflessioni su se stesse che le persone creano, o i loro Sé.
Pare che si debbano allo psicologo americano William James le prime definizioni legate al Sé e alla sua valutazione, o autostima. In The Principles of Psychology (I principi della psicologia, 1890), infatti, lo psicologo americano parlava della coscienza di sé. Sviluppava discorsi su esperienze del sé, sentimenti del sé, ricerca di sé e autoconservazione, amore per il sé (Self-love).
Per James l’esperienza del sé è divisa in ricerca del sé e valutazione del sé (Self-Estimation).
Interessanti sono i contenuti della ricerca del sé, nella dimensione sociale: desiderio di piacere, di essere notati e ammirati, socievolezza, emulazione, invidia, amore, ricerca dell’onore, ambizione. Nella dimensione spirituale della ricerca del sé indicava invece: aspirazione intellettuale, morale e religiosa, coscienziosità.
Nella valutazione del sé invece, indicava per la dimensione sociale: orgoglio sociale e familiare, vanagloria, snobismo, umiltà, vergogna. E nella dimensione spirituale: senso di superiorità morale o mentale, purezza, senso di inferiorità o di colpa.
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L'autostima ha molte definizioni teoriche, diverse critiche, e miriadi di definizioni soggettive. Può indicare problemi e opportunità.