
23/06/2025
Il veleno d’ape potrebbe diventare un’arma segreta contro i tumori più aggressivi. Non è fantascienza: lo dimostra uno studio australiano pubblicato nel 2020.
La protagonista si chiama melittina, una piccola proteina contenuta nel pungiglione delle api. In laboratorio, ha colpito due dei tumori al seno più difficili da trattare: il carcinoma triplo negativo e quello HER2-positivo. Come? Creando minuscoli buchi nella membrana delle cellule malate e disattivando i segnali che ne stimolano la crescita.
Nel giro di 60 minuti, le cellule tumorali collassavano. Quelle sane, invece, restavano inalterate. Ma c’è di più: se combinata a farmaci come il docetaxel, la melittina ne potenzia l’efficacia, rendendoli più mirati.
Al momento, tutto questo è stato osservato solo in provetta e in modelli animali. Nessuna sperimentazione clinica è ancora partita, e resta da capire come contenere gli effetti collaterali sul corpo umano.
Ma l’ipotesi è reale: un insetto grande pochi millimetri potrebbe, un giorno, aiutarci a sconfiggere uno dei peggiori nemici della salute globale.