13/11/2025
COS’È LA GENTILEZZA?
La gentilezza è attenzione.
Non è un gesto straordinario, ma uno sguardo che vede ciò che spesso passa inosservato: una mano tesa, un sorriso silenzioso, un grazie detto piano.
La gentilezza è ascolto.
Significa dare spazio alle parole degli altri, anche a quelle non dette. È accogliere senza giudicare, lasciare che l’altro si racconti senza fretta.
La gentilezza è tempo.
È il tempo che dedichi, anche quando ne hai poco. Un minuto di presenza vale più di mille scuse.
La gentilezza è coraggio.
Essere gentili in un mondo che corre è un atto rivoluzionario. È avere il coraggio di rallentare, di scegliere il dialogo quando gli altri alzano la voce.
La gentilezza è responsabilità.
Non è solo un gesto verso gli altri, ma un impegno verso il mondo. Essere gentili significa prendersi cura della realtà che ci circonda.
La gentilezza è delicatezza.
È il tocco leggero di chi sa che le parole possono curare, ma anche ferire. È scegliere sempre la via che lascia meno cicatrici.
La gentilezza è generosità.
Dare senza aspettarsi nulla in cambio. Un gesto disinteressato, una parola buona, una piccola attenzione che cambia la giornata di qualcuno.
La gentilezza è resistenza.
In un mondo che spinge alla competizione e alla durezza, la gentilezza è un atto di resistenza. È scegliere la via della compassione.
La gentilezza è seme.
Ogni gesto gentile si moltiplica. Quello che dai agli altri torna indietro, in modi che non sempre puoi prevedere, ma che lasciano tracce.
La gentilezza è libertà.
Non è debolezza, ma forza. È scegliere chi vuoi essere, indipendentemente da come ti trattano gli altri. Essere gentili significa essere liberi di creare bellezza.
La gentilezza è pazienza.
Non serve rispondere subito. Non serve avere sempre ragione. A volte, la cosa più gentile che puoi fare è semplicemente ascoltare.
© Andrew Faber