
08/03/2025
Sembra un fiore fragile la MIMOSA, ma in realtà la sua grande forza risiede nella capacità di attecchire anche in terreni difficili: rispecchia i caratteri femminili, la donna è capace di grande determinazione per raggiungere alti obiettivi.
Ai tempi dei Maya la pianta dell'8 marzo veniva coltivata per creare impacchi da applicare sulle ferite, oggi la corteccia serve a curare alcune malattie della pelle, come acne eczemi e psoriasi, ma è anche in grado di sviluppare la produzione di collagene e rendere, così, la pelle più elastica e più incline all'autorigenerazione.
In Cina anticamente, il tè ricavato dalle sue foglie veniva usato come antidolorifico per il mal di denti.
L’essenza floreale di mimosa facilita l’apertura verso gli altri e verso il mondo, pertanto è consigliabile nei periodi di depressione e sconforto (non a caso fiorisce dopo un lungo inverno) e per persone chiuse.
L'olio essenziale che si ricava dal fiore, ha proprietà calmanti, l'aromaterapia consiglia di metterene un paio di gocce nei diffusori per ambiente per curare stati d'ansia, stress e tensione nervosa. In casi di ipertensione con aumento improvviso dei battiti cardiaci si può annusare un fazzoletto con qualche goccia di olio essenziale di mimosa per ritrovare la cama.
Infine usato nell'olio da massaggio stimola la femminilità esaltando l'Afrodite che è in ognuna di noi.
Francesca Ginami,
Ph: Wanda Plataroti, “8 marzo”
Olio su tela a spatola, 50 x 60 cm