ArsCorporea

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ArsCorporea è un centro di psicoterapia corporea integrata, per la cura, il benessere e la crescita personale di adulti, adolescenti bambini e coppie diretto dalla Dott.ssa Samantha van Wel

28/11/2025

Liberi dalla gabbia delle tensioni possiamo aprirci e diffondere la bellezza che ci abita !

Ci sono incontri che ti spezzano,e incontri che ti ricompongono.La differenza, di solito, la senti nel petto.Con alcuni ...
27/11/2025

Ci sono incontri che ti spezzano,
e incontri che ti ricompongono.
La differenza, di solito, la senti nel petto.
Con alcuni puoi condividere mille parole
e alla fine ti ritrovi stanco, prosciugato,
come se avessi dato troppo
a chi non aveva spazio per ricevere.
Con altri basta uno sguardo,
una frase semplice,
un “sono qui”,
e il mondo torna ad avere un posto per te.
Non è questione di tempo,
né di confidenza,
né di quante cose vi raccontate.
È questione di verità:
se puoi restare n**o
senza sentirti in difetto.
I legami che curano non ti afferrano,
ti aprono.
Non ti chiedono di essere forte,
ti permettono di essere umano.
Non ti chiedono di brillare,
ti fanno luce intorno.
E quando ne trovi uno così,
non parlare di caso.
È la vita che ti fa un dono
dopo averti messo alla prova.
Non so se sia amore, amicizia o un filo misterioso.
So solo che quando accade
ti accorgi che il respiro cambia ritmo,
che certe paure smettono di mordere,
che ti senti intero anche nelle parti rotte.
È il segno che hai iniziato a scegliere
ciò che ti fa crescere
e non ciò che ti consuma.
E allora resti,
senza maschere,
senza frasi perfette,
solo con la tua verità.
Perché i legami veri non riempiono i vuoti:
li trasformano in spazio
dove puoi finalmente
fiorire.

Nadir Rousseau

“Come esistono i lapsus linguae, così ci sono anche i lapsus gestuali: il soggetto si lascia sfuggire un gesto che tradi...
21/11/2025

“Come esistono i lapsus linguae, così ci sono anche i lapsus gestuali: il soggetto si lascia sfuggire un gesto che tradisce qualcosa che sta cercando di nascondere. Ci sono due elementi che permettono di capire che un certo gesto è involontario, un vero e proprio lapsus che tradisce un’informazione nascosta, e non un messaggio intenzionale. Uno è che viene eseguito solo un frammento del gesto, non l’intera azione. La scrollata di spalle, per esempio, può essere eseguita sollevando entrambe le spalle, ruotando il palmo delle mani verso l’alto, con mimica (sopracciglia sollevate, palpebra abbassata, bocca a ferro di cavallo), oppure combinando tutte queste azioni, magari piegando la testa di lato. Quando abbiamo a che fare con un lapsus, comparirà un unico elemento e anche quello incompleto: una sola spalla alzata e di poco, il labbro inferiore che si solleva, la rotazione della mano appena accennata.”

Paul Ekman 🙏🏻

𝐂𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐭𝐫𝐢𝐬𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚, 𝐥'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐏𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐨𝐟. 𝐏𝐚𝐮𝐥 𝐄𝐤𝐦𝐚𝐧.

La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 17 novembre 2025 all’età di 91 anni, ci colpisce profondamente. Ekman è stato uno dei giganti della psicologia moderna: un pioniere nello studio scientifico delle emozioni e delle espressioni facciali, capace di portare alla luce il carattere universale di molte emozioni attraverso ricerche condotte in culture diverse.

Il suo lavoro ha oltrepassato i confini della ricerca accademica, raggiungendo un pubblico vastissimo grazie a libri come Telling Lies ed Emotions Revealed, che hanno reso comprensibili a tutti le dinamiche emotive più complesse.
Il suo contributo è arrivato anche al grande pubblico grazie alla consulenza per la serie Lie to Me e per il film d’animazione Inside Out, esempi di come la scienza delle emozioni possa dialogare con la società in forme nuove e accessibili.

Oggi, pur nella tristezza della perdita, vogliamo onorare il suo lascito: un patrimonio straordinario di conoscenza, rigore e profonda attenzione alla dignità umana, che continuerà a guidare e ispirare il lavoro di psicologhe, psicologi e professionisti della salute mentale.

Ieri sera è stata una bellissima esperienza, interessante, coinvolgente e potente. Dopo la serata di prova e di presenta...
12/11/2025

Ieri sera è stata una bellissima esperienza, interessante, coinvolgente e potente.
Dopo la serata di prova e di presentazione della meditazione con le campane di cristallo di ieri, non vediamo l’ora che inizi il percorso!

Trovate tutte le informazioni e la possibilità di iscrivervi (anche a un singolo incontro) al seguente link https://arscorporea.it/news/serata-di-gruppo-terapia-vibrazionale-sonora-cristallina/.

Vi aspettiamo martedì 16 dicembre per meditare insieme, lasciandoci guidare e curare dalle vibrazioni e dalle frequenze del suono delle campane di quarzo ialino e dalla meravigliosa conduzione della appassionata e bravissima Paola Frigeni!

"La gentilezza in parole crea fiducia; la gentilezza in pensiero crea profondità; la gentilezza in dono crea amore." Lao...
11/11/2025

"La gentilezza in parole crea fiducia; la gentilezza in pensiero crea profondità; la gentilezza in dono crea amore."

Lao Tzu

Troppo social, pochi incontri di Mauro Magatti in “Corriere della Sera” del 9 novembre 2025.Sottotraccia, quasi senza fa...
11/11/2025

Troppo social, pochi incontri
di Mauro Magatti
in “Corriere della Sera” del 9 novembre 2025.

Sottotraccia, quasi senza far rumore, sta cambiando la trama delle nostre relazioni sociali. Quello
che sta avvenendo è un processo di «disaffiliazione» — cioè di perdita del legame con gli altri —
che tocca la vita quotidiana delle persone e, insieme, la tenuta della società nel suo insieme.
L’ultima conferma viene dall’Ocse (https://www.oecd.org/en/publications/social-connections-and
loneliness-in-oecd-countries_6df2d6a0-en.html): un intervistato su dieci dichiara di non avere
relazioni significative. Una quota che cresce tra gli anziani, ma non diminuisce tra giovani e adulti.
La vita sociale diventa sempre più frenetica e allo stesso tempo più rarefatta. Come atomi accelerati,
abbiamo molte più interazioni, ma sempre meno relazioni. Nel mondo dove tutto è funzione, si
riducono gli spazi di socialità spontanea.
Non c’e da sorprendersi: a ogni tecnogenesi segue un’antropogenesi. Le piattaforme social hanno
reso più facile comunicare, ma anche più raro incontrarsi. Ci si scambia messaggi, si condividono
immagini, si commentano post. Ma diventa più rara l’esperienza concreta dell’altro. E se i social
hanno fatto esplodere le interazioni facendo ve**re a galla anche tutto ciò che di brutale alberga
nell’animo umano, ora con l’AI entriamo nell’epoca della sostituzione della relazione umana con la
relazione uomo-macchina. Come suggerisce il successo tra gli adolescenti di app come Replika:
«L’intelligenza artificiale adatta per chiunque desideri un amico virtuale o un fidanzato virtuale
senza giudizio, dramma o ansia sociale, con cui poter creare una connessione emotiva, condividere
una risata o chattare su qualsiasi argomento, senza limiti di orario».
Nella logica algoritmica del «mi piace», basata sulla gratificazione immediata, la «relazione»
cambia natura: non l’incontro con l’altro che provoca, scuote, irrita, ama, ma una forma di consumo
a disposizione dell’Io.
Tutto ciò avviene mentre cambiano la demografia e le forme della convivenza.
Aumentano i nuclei composti da una sola persona, soprattutto tra gli anziani, ma anche tra i giovani
adulti. Oggi quasi un terzo delle famiglie italiane è formato da un solo individuo. A Milano, come in
tutte le grandi città occidentali, siamo oltre il 50 per cento.
La famiglia, che per generazioni è stata la principale rete di protezione e di socialità, è oggi più
piccola, fragile e instabile. Mentre i turni di lavoro 24h 7x7 rendono difficile persino incontrarsi con
i propri familiari.
Con le relazioni domestiche si indeboliscono anche le reti di prossimità: meno nonni, meno vicini,
meno tempo condiviso. La socialità si sposta sul piano digitale, ma ciò non è privo di conseguenze.
Un contesto povero di relazioni pesa sulle nuove generazioni. Non è un caso che crescano i disturbi
comportamentali, l’ansia, i casi di ritiro sociale. Fenomeni come quello degli hikikomori — giovani
che si chiudono in casa e smettono di frequentare la scuola o gli amici (che secondo i dati in Italia
sono almeno 70.000) — sono la spia di un disagio più ampio.
L’indebolimento del tessuto relazionale non è solo un problema individuale o psicologico: è un
problema sociale e politico. La disaffiliazione non produce solo infelicità privata: produce
vulnerabilità collettiva.
Quando si è isolati si rafforza il senso di abbandono che fa crescere il risentimento. E con esso il
sospetto, la chiusura, la paura dell’altro. Emozioni su cui attecchiscono le manipolazioni, le
semplificazioni, i populismi. Una democrazia senza fiducia è una democrazia fragile.
Da tutto ciò ne deriva dunque un’indicazione importante: nella società che si sta formando è
necessario prendersi cura del legame sociale. Non bastano soluzioni individuali o tecnologiche:
servono politiche e pratiche che favoriscano la prossimità, l’incontro, la partecipazione. È questa la
logica del nuovo welfare che dobbiamo ricostruire.
La scuola, il volontariato, le comunità religiose, lo sport, le associazioni civiche. Ma anche le
imprese. E, forse ancora più importante, le forme dell’abitare. Sono questi i luoghi in cui si sta con
l’altro e si impara di nuovo a vivere insieme, a condividere il tempo, a costruire fiducia. È
necessario reincardinare la relazione nelle nostre forme di vita.
Tutto ciò si può realizzare a partire da una svolta culturale.
Per troppo tempo abbiamo pensato che la libertà consistesse nel bastare a sé stessi. Oggi scopriamo
che la vera libertà nasce dal legame: quando si è soli, si è perduti. Essere liberi implica poter contare
su qualcuno e sapere che qualcuno può contare su di noi.
La disaffiliazione non è un destino, ma un segnale d’allarme. Ci ricorda che, senza relazioni, una
società si disgrega. E che ricostruire la trama invisibile dei legami — familiari, amicali, comunitari
— è la condizione per restare umani in un tempo che tende a isolarci.

Il corpo non mente mai. È la mente che si inventa storie per non ascoltarlo.Alice Miller
10/11/2025

Il corpo non mente mai. È la mente che si inventa storie per non ascoltarlo.

Alice Miller

Una serata gratuita per sperimentare la meditazione guidata con le campane di cristallo di quarzo e lasciarci curare dal...
06/11/2025

Una serata gratuita per sperimentare la meditazione guidata con le campane di cristallo di quarzo e lasciarci curare dalla potenza delle vibrazioni sonore.

INGRESSI LIBERO SU PRENOTAZIONE

Vi aspettiamo martedì 11 novembre alle 19.00 presso ArsCorporea in via Taramelli 50 a Bergamo

Indirizzo

Via Taramelli 50
Bergamo
24121

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ArsCorporea è un centro di psicoterapia corporea integrata, per la cura, il benessere e la crescita personale di adulti, bambini, adolescenti e coppie, fondato e diretto dalla dott.ssa Samantha van Wel e dott.ssa Francesca Scarano.

ArsCorporea è arte del corpo.

Noi siamo il corpo ed il corpo è noi, ci ricorda Alexander Lowen.