12/08/2025
Ogni giorno del mio mandato da consigliere regionale l’ho vissuto con un unico pensiero: restituire alla mia comunità più di quanto abbia ricevuto.
Ho lottato per garantire un farmaco indispensabile a un bambino disabile, perché la salute di un figlio non può aspettare.
Ho trovato e fatto stanziare fondi per dare vita a campi estivi dedicati a bambine e bambini diabetici e alle loro famiglie, luoghi in cui il diabete lascia spazio al gioco, alla condivisione e alla crescita.
Ho difeso con tutte le mie forze il nostro patrimonio idrico, perché l’acqua è vita, e impedito che le dune delle nostre coste venissero privatizzate, perché il mare e la sabbia appartengono a tutti, non a pochi. Ho immaginato e presentato progetti per trasformare cave dismesse in biolaghi, restituendo alla natura ciò che le era stato tolto.
Grazie a una mia legge, la nostra regione è diventata una delle più importanti produttrici italiane di canapa industriale, creando opportunità e finanziando decine di start-up che oggi danno lavoro e futuro a tanti giovani.
Ho proposto e fatto approvare la legge per istituire gli agrinido e gli agriasili, portando i bambini a crescere a contatto con la terra e con i suoi insegnamenti più autentici.
Ho ideato e realizzato gli “orti urbani di prossimità”, spazi che uniscono verde, socialità e riqualificazione delle città.
Ho scritto una delle più belle leggi italiane sul verde pubblico, e promosso norme per fermare il consumo di suolo e recuperare le terre abbandonate.
Ho combattuto per sospendere un balzello ingiusto imposto dai consorzi di bonifica, richiesto senza offrire alcun servizio in cambio.
Queste sono solo alcune delle battaglie che hanno riempito i miei giorni in Consiglio regionale. Affianco a me ho avuto dei colleghi incredibili, Marco, Grazia e Rosa, insieme siamo stati una grande squadra, una delle più produttive.
Se un eletto dovesse presentare un bilancio onesto e concreto del proprio operato, io lo farei con la serenità di chi ha dato tutto se stesso.
Sono sempre stato al fianco dei più fragili e dell’ambiente. Delle persone con disabilità e degli agricoltori. Dei malati e delle loro famiglie. E, mi si perdoni un pizzico di orgoglio, sono fiero di ciò che ho fatto.
Ogni giorno mi sono imposto di fare qualcosa che potesse rendere felice chi mi ha dato fiducia. E ogni giorno della mia vita voglio compiere un gesto che renderebbe orgogliosi Viola e Emanuele.
Spero, davvero, di esserci riuscito.