09/09/2025
Domani si parte, è il primo giorno di scuola: una data con un senso particolare nella vita di ognuno, per il presente, in cui siamo impegnati giorno dopo giorno, per il passato, che torna alla memoria, e perché apre al futuro. Il primo giorno di una nuova esperienza, di un lungo percorso che accompagnerà a “diventare grandi”, un ritorno per chi nel mondo scuola è ormai un veterano e ha già vissuto parecchi “primi giorni di scuola”, ma anche per chi a scuola lavora e per chi accompagna, sostiene, guida, ma ormai ha concluso questo percorso. Il primo giorno di scuola è ogni anno, appuntamento inevitabile del calendario che in qualche modo chiude la porta all’estate e riapre alle routines. Tante emozioni, alcune simili e altre molto diverse, ma forse fra tutte si distingue quell’agitazione mista a euforia, che nasce dalla consapevolezza di cominciare o riprendere un’esperienza sicuramente significativa ma anche per certi versi incerta. Quanti di noi adulti ricordano quel giorno? Emozioni, ma anche luci, colori, profumi, suoni. Sono le atmosfere dell’autunno che si avvicina miste a ciò che incontriamo varcando la porta di ingresso, quel profumo inebriante di libri che computer e tablet non sono ancora riusciti a cancellare. E poi le voci di alunni e insegnanti, nei corridoi e nelle aule, e il suono della campanella, un vero e proprio simbolo: l’ultima tre mesi fa, accompagnata da un boato festante di voci che inneggiavano all’estate imminente, la prossima domani, inizio di una nuova avventura. E sarà comunque un’emozione. Chi saranno i nuovi compagni, i nuovi insegnanti, le nuove attività e materie? Ma, soprattutto, io cosa riuscirò a fare e ad essere? La scuola può essere un impegno ma anche un obbligo, uno stimolo e una sfida ma anche motivo di noia e sfiducia. E’ un obiettivo e un traguardo, ma anche qualcosa da cui ripartire. Non dimentichiamo mai che la scuola è innanzitutto un’opportunità, ma può esserlo solo se noi cerchiamo di viverla come tale, investendo in essa attraverso l’espressione delle nostre attitudini, capacità, potenzialità.
“Se imparo con curiosità e gioia, la lezione si incide nella memoria con curiosità e gioia. Se imparo con noia, paura, ansia, si attiva l’allerta. La reazione istintiva della mente è: scappa da qui che ti fa male” (Daniela Lucangeli).
Che siano per tutti, grandi e piccini, nove mesi di curiosità e gioia, durante i quali aver voglia di tornare e non di scappare. Buon nuovo anno scolastico a tutti!!
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