
30/07/2025
Sempre più persone soffrono di disbiosi intestinale: motivazione? Sempre più alimenti ricchi di emulsionanti.
Gli emulsionanti sono molecole chimiche usati per “tenere insieme” componenti alimentari diverse tra loro per ottenere un prodotto alimentare. Se si aggiunge olio all’acqua, i due liquidi non si mescoleranno mai. Ciò almeno fino a quando non venga aggiunto un emulsionante. Gli emulsionanti sono la chiave grazie alla quale l’olio non si separa dall’aceto nella maionese, il cioccolato può essere plasmato e modellato in diverse barrette di cioccolato…Nelle etichette sono indicati con E400 fino a E499. Possono essere naturali e artificiali. Gli alimenti contenenti additivi chimici sono definiti ultra processati. Sempre più numerose evidenze scientifiche dimostrano gli effetti negativi degli additivi, tra questi gli emulsionanti, sul monostrato epiteliale che riveste l’intera parete intestinale e sul microbiota intestinale. In particolare la loro azione sul muco, un liquido denso che ricopre l’intera parete intestinale nella parte dove scorre il cibo ingerito.
Ogni giorno il nostro intestino produce 10 litri di muco. Gli additivi chimici, gli emulsionanti danneggiano lo spessore del muco.
La parete senza muco o con scarso muco è esposta alla qualità e quantità del cibo ingerito.
Il cibo dove passa lascia il suo segno sulla parete intestinale, che può essere una azione positiva oppure negativa.
Nascono i segni e i sintomi clinici: reflusso gastro esofageo, meteorismo, dolore, stipsi, diarrea, intestino irritato (IBS), intestino infiammato (IBD), poliposi, cancro stomaco e colon.
Esiste un rapporto vitale tra muco e microbiota in ogni tratto intestinale.
È nel colon che la perdita del muco manifesta la sua azione negativa.
La natura offre il cibo.
L’industria alimentare offre prodotti alimentari addizionati con additivi chimici.
È necessario mangiare più cibo e meno prodotti alimentari.
Dott.ssa Marzia Cusumano