11/09/2025
✍🏻Il Ruolo di Oli ed Essenze nella storia
di Lina Suglia
(materiale Fitomedical )
🌹La conoscenza delle piante e delle loro proprietà medicinali, alimentari e cosmetiche si sviluppa parallelamente alla storia del genere umano: fu parte integrante dell’esplorazione del territorio e dell’utilizzo delle sue risorse, da cui dipendeva la stessa sopravvivenza.
La localizzazione dei luoghi di crescita delle diverse specie, l’identificazione del corretto periodo di raccolta e delle modalità di conservazione e trasformazione costituirono il patrimonio di base di tradizioni tramandate oralmente tra i guaritori di diverse culture.
🌸A Ognuno i suoi Tabù
Tali pratiche si ispiravano alle regole di antichi codici, come i “taboos” dell’Africa, indispensabili per bilanciare la domanda e l’offerta e garantire costante l'’equilibrio ambientale.
🌼Tra le varie sostanze vegetali di interesse, quelle lipidiche entrarono presto nella
vita quotidiana, protagoniste tanto dei momenti sacri, rituali magici, culti e
medicina, come di quelli profani, dalla cucina alla cosmesi.
Popoli diversi per origini, distanti per luoghi e cultura, subirono indistintamente il
fascino degli aromi, apprezzarono la ricchezza e il pregio degli oli, la qualità e l’abbondanza dei grassi.
🌞Per l’Anima e per il Corpo
Spesso riconobbero in queste sostanze l’energia e i poteri del sole e di divinità associate alla luce e al calore: la forza evocativa dei profumi dispersi nell’aria invitava al trascendente, ma le essenze curavano anche le infezioni del corpo e conservavano gli alimenti, le mummie e le reliquie; gli oli e gli altri grassi vegetali condivano pietanze e sfamavano popoli, abbellivano la pelle di donne e bambini, lenivano le ferite ed esaltavano i muscoli dei cacciatori e dei guerrieri.
Per usufruire al meglio delle loro qualità, ci si ingegnò a carpire alle piante i loro profumi e a conservarli nel tempo, si escogitarono metodologie estrattive per essenze e oli, molte delle quali sono ancora sostanzialmente attuali.
🌛Antiche Testimonianze
Già l’uomo primitivo ideò una tecnica rudimentale di distillazione (distillazione pirolitica), per ottenere da cortecce e tronchi di Conifere resine preziose per i riti funebri, o come colla per saldare parti diverse di attrezzi agricoli o armi da caccia.
Reperti archeologici di epoca posteriore, rinvenuti in siti di popolazioni indo-iraniche, rivelano l’antica origine di un metodo estrattivo che utilizza i grassi dei semi vegetali, ottimi solventi per le essenze: si tratta di vasche di pietra, le cui pareti sono incrostate di residui di semi oleaginosi di Cartamo e Sesamo, insieme ad abbondanti tracce di pollini di fiori ricchi in olio
essenziale.
🌾Pane profumato
Si suppone che i semi venissero scaldati con una rapida grigliatura e poi frantumati,
cosicché l’olio grasso in essi contenuto trasudasse in superficie: questa
graniglia catturava facilmente la fragranza di petali, frutti e radici profumati, mescolati accuratamente ad essa; la massa poteva poi essere torchiata a freddo o a caldo, per ottenere un olio per uso cosmetico o per cerimonie religiose.
Tale procedimento è analogo all’enfleurage, tecnica moderna più sofisticata, che
consiste nell’estrarre fiori stesi in strato sottile sopra intelaiature di vetro o acciaio inossidabile spalmate di grasso. Se ne ottiene la pommade, un pane aromatico che può essere successivamente lavorato con opportuni solventi per ottenere concrete e assolute, materie prime purificate utilizzabili in ambiti diversi.
🪷Guarda Caso
Per comprendere quanto ci sia ancora da scoprire del passato, è possibile citare
l’esempio dell’olio di Jojoba, dai cui semi si ottiene una cera vegetale poco untuosa.
Dimenticato fino a qualche decennio fa, fu riscoperto in occasione di una campagna per la salvaguardia dei cetacei, che lo proponeva in sostituzione dell’olio di spermaceti (bianco di balena) nei lubrificanti industriali ad alto
rendimento. Una volta incoraggiato il suo uso, venne sempre più apprezzato per massaggi
cutanei e per impacchi sui capelli fragili e sottili.