Studio di Osteopatia Giuseppe Garofalo

Studio di Osteopatia Giuseppe Garofalo Osteopata, appassionato di sport, promotore della salute.

05/07/2025

Stati Uniti, anni ’60.
In una stanza silenziosa illuminata, una donna elegante si accomoda su una poltrona medica. Indossa un abito curato, i capelli perfetti, il viso sereno. Due dottori — impeccabili, in camice bianco e cravatta — si muovono con sicurezza attorno a lei.
Davanti al suo collo, un’enorme macchina per radiografie comincia a ronzare.

È una scena reale, documentata in una fotografia d’epoca che oggi ci inquieta.
Ma all’epoca, rappresentava il volto del futuro.
La tecnologia era venerata. La parola “scienza” bastava spesso a zittire ogni dubbio.

Erano gli anni in cui i raggi X venivano usati con leggerezza:
nei negozi di scarpe per controllare la misura del piede dei bambini,
negli studi estetici per trattamenti sperimentali,
nei reparti pediatrici per adenoidi o tonsille,
perfino in bibite “miracolose” contenenti radio, vendute come elisir di salute ed energia.

Chi sollevava dubbi era spesso considerato scettico o ignorante.
Si ignorava — o si sottovalutava — che l’invisibile, la radiazione, stava lentamente causando danni: ustioni, tumori, sterilità.

Le protezioni erano inesistenti o minime. I medici eseguivano centinaia di esami al giorno senza schermi di piombo, senza guanti, senza paura.
Il fascino del “progresso” era così potente da oscurare il buon senso.

Oggi, guardando quella fotografia, sentiamo un brivido.
Non solo per la pericolosità della scena, ma perché ci ricorda quanto possiamo essere vulnerabili davanti all’entusiasmo per ciò che è nuovo.

Ma non è solo una lezione medica. È una lezione umana.

Il cammino della scienza è fatto anche di errori.
Di entusiasmi accecanti, di mode mascherate da innovazione, di esperimenti condotti troppo in fretta.
Ma anche di correzioni. Di coraggio nel fermarsi e dire: “Abbiamo sbagliato.”

La radiologia è oggi una delle branche più avanzate e sicure della medicina.
Grazie a chi ha osato denunciare, studiare, migliorare.
Grazie a chi ha osservato quelle vecchie foto con occhio critico e ha detto: “Mai più così.”

Perché il futuro non appartiene a chi corre più veloce, ma a chi guarda più lontano.
E ogni immagine del passato è lì per ricordarci da dove veniamo… e dove non dobbiamo più tornare.

✅ Nota: le pratiche descritte sono realmente esistite, ma sono state progressivamente abbandonate tra gli anni ’50 e ’70, grazie a una maggiore consapevolezza scientifica e a nuove normative sulla radioprotezione.
(Fonti storiche documentano tutti questi usi — es. Smithsonian Institution, Radiology Museum, articoli su Radithor e fluoroscopi per scarpe disponibili in archivi pubblici e universitari.)

Oggi, le tecnologie radiologiche sono altamente sicure, regolamentate e fondamentali nella diagnosi medica.

28/06/2025

Nutrizione Funzionale nelle patologie metaboliche, autoimmuni e nelle problematiche gastrointestinali.

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23/05/2025

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Quello che vedi nell'immagine è un'ovaia umana, accompagnata da una proboscide di Falloppio, catturata con un livello di dettaglio raro.
Quel piccolo ovale pieno di piccole strutture è il luogo dove nascono gli ovuli una volta al mese durante la fase fertile di una donna.
Ognuno di questi ovuli viene liberato e intrappolato dalle fimbrie delle tube di Falloppio, quelle delicate extension che sembrano dita. Da lì, l'ovulo viaggia attraverso un condotto rivestito di cellule ciliate — strutture a forma di pelo — che lo spingono lentamente verso l'utero.
È in questo percorso che puoi incontrare uno spermatozoo e iniziare un processo straordinario: la fecondazione.
Un sistema perfettamente coordinato, delicato e potente, che spesso passa inosservato... finché non diventa l'origine di una nuova vita.

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12/05/2025

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Questa immagine risale al 1927. Mostra un neonato allattato direttamente da una capra. Oggi può sembrarci insolito, persino sconvolgente, ma all’epoca era semplicemente una questione di sopravvivenza.

Prima dell’arrivo del latte artificiale, dei reparti maternità accessibili o delle banche del latte materno, molte famiglie facevano affidamento su ciò che avevano a disposizione.
Il latte di mucca era troppo pesante per i neonati, difficile da digerire. Quello di capra, invece, era più leggero, più simile a quello umano e, spesso, rappresentava l’unica alternativa quando una madre non poteva allattare.

Un racconto anonimo riassume bene questa realtà:

“Mia madre fu nutrita da una capra. Nacque nel 1942, due mesi prima del termine, in campagna, senza ospedale né telefono. Una vicina aveva una capra in lattazione. Mamma dice sempre che è diventata forte grazie a quel latte… e che ne ha preso anche il carattere.”

Per generazioni, gli animali non hanno solo fornito cibo e calore.
Hanno anche salvato vite umane.

Storie semplici, quotidiane.
Ma piene di dignità e umanità.

Bisogna sempre imparare dagli animali…Emozionante questo cane che, vedendo questo “branco” di ciclisti, ha tirato oltre ...
11/05/2025

Bisogna sempre imparare dagli animali…

Emozionante questo cane che, vedendo questo “branco” di ciclisti, ha tirato oltre un km e mezzo alla velocità di un motorino.

Correre ti fa sentire VIVO, SANO, FORTE, EFFICIENTE…e se ti trovi in gruppo, senti meno la fatica.

L’inventore dell’osteopatia disse:
IL MOVIMENTO È VITA!
Siamo nati per muoverci, non per stare sul divano.

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03/05/2025

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“Durante la gravidanza, alcune cellule del bambino migrano nel flusso sanguigno della madre e poi ritornano al bambino. Si chiama “microchimerismo materno-fetale”
Per 41 settimane, le cellule si mescolano e circolano avanti e indietro e, dopo la nascita del bambino, molte di queste cellule rimangono nel corpo della mamma, lasciando un impronta permanente nei tessuti, nelle ossa, nel cervello e nella pelle della madre, e spesso rimangono li per decenni.
Ogni altro figlio che una madre avrà in seguito lascerà un impronta simile sul suo corpo.
Anche se una gravidanza non va a termine, o se si ha un ab**to, queste cellule migrano comunque nel flusso sanguigno.
Le ricerche hanno dimostrato che se il cuore di una madre è ferito, le cellule fetali si precipiteranno sul sito della lesione, e si trasformeranno in diversi tipi di cellule specializzate nella riparazione del cuore.
Il bambino aiuta a riparare la madre, mentre la madre costruisce il bambino.
Che meraviglia!

Questo è spesso il motivo per cui alcune malattie svaniscono durante la gravidanza.
E incredibile come il corpo della madre protegga il bambino a tutti i costi, e il bambino protegga e ricostruisca la madre in cambio, in modo da potersi sviluppare in sicurezza e sopravvivere.
Pensiamo per un momento alle voglie della gravidanza. Di cosa aveva bisogno la mamma, che il bambino le facesse desiderare?
Gli studi hanno anche dimostrato la presenza di cellule del feto nel cervello di sua madre 18 anni dopo il parto.
Che meraviglia è?”
Se sei una mamma sai come puoi sentire istintivamente tuo figlio, anche quando non cè.
Bene, ora c’è la prova scientifica che le mamme portano il loro bimbo per anni e anni dopo averlo partorito.
Trovo tutto questo meraviglioso.
Da un articolo di Nargis Kizalbash

“Condiziona te stesso alla forza, alla chiarezza, all’autocontrollo. Perché loro non vogliono una mente libera.Vogliono ...
20/04/2025

“Condiziona te stesso alla forza, alla chiarezza, all’autocontrollo.
Perché loro non vogliono una mente libera.
Vogliono una mente obbediente.
Resta vigile.”

L'esperimento del piccolo Albert
Nel 1920, due psicologi, John B. Watson e Rosalie Rayner, trasformarono un BAMBINO in un esperimento scientifico.
Volevano scoprire se la paura potesse essere indotta artificialmente.
Quello che scoprirono cambiò per sempre la psicologia e rivelò quanto sia facile programmare la mente umana.

1. John B. Watson credeva che ogni comportamento umano potesse essere condizionato. Così prese un neonato di nove mesi da un ospedale e gli diede un nome: Little Albert.
Poi si mise in testa di fare qualcosa di inquietante...

2. Inizialmente testarono la reazione di Albert a vari animali: ratti, conigli, cani, scimmie. Non mostrava alcuna paura.
Poi associarono un forte rumore metallico ogni volta che toccava il ratto bianco. Albert iniziò a piangere.

3. Dopo varie associazioni tra ratto e rumore assordante…
Albert cominciò a temere il ratto, anche in assenza del rumore. Ma non finì lì. Presto iniziò ad avere paura di qualsiasi cosa bianca e pelosa: cani, conigli, persino la barba di Babbo Natale.

4. L’esperimento rivelò una verità inquietante:
la paura può essere creata. E una volta impiantata, si diffonde.
È il fondamento di:
— Propaganda
— Indottrinamento
— Abuso emotivo
— Genitorialità manipolatoria

5. Watson e Rayner ottennero fama accademica. Albert fu lasciato con traumi psicologici.
Non fu mai decondizionato. Morì giovane, senza mai sapere cosa gli era stato fatto.
Nessun comitato etico. Nessun consenso. Solo controllo.

6. La parte più spaventosa?
Albert non era un caso unico.
Nasciamo tutti senza paura, finché qualcuno non ce la instilla.
Attraverso la vergogna.
Attraverso la punizione.
Attraverso la ripetizione.
Comprendere questo significa **riprendere il proprio potere.**

7. La lezione?
La paura non è sempre naturale. Spesso è seminata da chi trae vantaggio dalla tua sottomissione.
Chiediti:
Chi trae profitto dalle tue paure?
Chi ti ha insegnato cosa temere?
Spezza il condizionamento.
Un tempo hanno insegnato la paura a un bambino. Oggi la insegnano alle masse, mascherata da algoritmi e pubblicità.
Siamo tutti un po’ Little Albert, spaventati dagli schermi.
Loro sono gli scienziati, che guadagnano sulle nostre menti condizionate.
Noi sediamo in gabbie di vetro, mentre loro se ne vanno con l’oro e un sorriso.

8. Se loro possono creare la paura, tu puoi disfarla.
Condiziona te stesso alla forza, alla chiarezza, all’autocontrollo.
Perché loro non vogliono una mente libera.
Vogliono una mente obbediente.
Resta vigile.

23/03/2025
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21/06/2024

Un video molto esplicativo su un argomento molto battuto in ambito di integrazione.
Il mio amico Nicola Triglione risponde a ogni domanda con questo video ⬇️

C’è una forma di magnesio praticamente per ogni esigenza:in questo video scopriremo quale scegliere e come meglio assumere questo minerale considerando che t...

17/05/2024

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Il Centro Medico di Riabilitazione e Osteopatia offre il meglio di due discipline, unendo i benefici della Medicina Tradizionale a quelli dell'Osteopatia. Il paziente, a seconda della problematica, può essere così seguito dal Medico Fisiatra e/o dall'Osteopata, ricevendo il miglior supporto diagnostico e terapeutico.

Giuseppe Garofalo Osteopata e dottore in Scienze Motorie, Ida Stolfa Medico Fisiatra