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18/12/2024

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17/12/2024
Il natale si avvicina, e tu hai già fatto l'albero?🌲🌲🌲
16/12/2024

Il natale si avvicina, e tu hai già fatto l'albero?🌲🌲🌲

Barney's Farm Genetics, leader globale nella selezione e innovazione botanica, ha annunciato un accordo di collaborazion...
13/12/2024

Barney's Farm Genetics, leader globale nella selezione e innovazione botanica, ha annunciato un accordo di collaborazione con Sensi Seeds, iconica azienda internazionale del settore, e ILGM (I Love Growing…), una delle principali piattaforme di e-commerce statunitensi per la vendita di semi.

Uno degli obiettivi più ambiziosi del gruppo è il piano di quotarsi in borsa negli Stati Uniti entro la metà del 2025, diventando così un modello di riferimento per il settore. Questa mossa potrebbe attirare investimenti significativi e rafforzare la credibilità dell’intera industria.

Con questa collaborazione, i coltivatori e gli appassionati possono aspettarsi un’offerta ancora più ampia e innovativa, con nuove varietà e soluzioni botaniche all’avanguardia. Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per l’intero settore, aprendo la strada a un futuro ricco di opportunità.

Una Storica Collaborazione Ridefinisce il Mercato Globale delle Coltivazioni Botaniche.

https://softsecrets.com/it/articolo/fusione-di-tre-aziende-ridefinisce-il-mercato-dei-semi

🚨 MANIFESTAZIONE NAZIONALE: ROMA 14 DICEMBREUniti contro il DDL Sicurezza che oltre a criminalizzare qualsiasi forma di ...
02/12/2024

🚨 MANIFESTAZIONE NAZIONALE: ROMA 14 DICEMBRE

Uniti contro il DDL Sicurezza che oltre a criminalizzare qualsiasi forma di dissenso e minare la democrazia, vuole arrestare il settore della canapa vietando il fiore e i suoi derivati.

👉 *Ore 14:00 - Verano*
👥 Il Corteo termina a Piazza del Popolo

🌱 Difendiamo il nostro futuro!
Il settore della canapa non può essere fermato.

🔥 Partecipa e fai partecipare!

*Info&Comunicato*: https://www.canapasativaitalia.org/manifestazione-nazionale-roma-14-dicembre/

*Gruppo Operatori Canapa alla Manifestazione + Azione Legale*:
https://chat.whatsapp.com/G4QAAZIXzN242ihM5qqCXX




🌱

La Repubblica Ceca legalizza l’autoproduzione di cannabis: grazie a una riforma del governo, che deve essere ancora appr...
26/11/2024

La Repubblica Ceca legalizza l’autoproduzione di cannabis: grazie a una riforma del governo, che deve essere ancora approvata definitivamente, i cittadini potranno procedere con la coltivazione domestica di 3 piante per abitazione.
È un nuovo provvedimento del governo della Repubblica Ceca, contenuto in una più ampia riforma del codice penale del Paese, che, tra le altre cose, cerca di convertire alcuni reati che prevedevano la detenzione, in semplici sanzioni pecuniarie.
“La nostra punizione è antiquata, superata e ci stiamo allontanando dal resto dell’UE, il che ovviamente non è positivo”, ha detto il ministro della Giustizia Pavel Blažek nei giorni scorsi promettendo che la modifica del codice penale e altre norme legali alleggeriranno le carceri sovraccariche.
Secondo la proposta, l’autoproduzione di non più di tre piante di cannabis e il possesso di non più di 50 grammi di cannabis all’aperto e 25 grammi in casa devono essere legali. Coltivare da quattro a cinque piante dovrebbe essere un reato minore, più piante un crimine.
partito d’opposizione dei Pirati, che fino a poco tempo fa faceva parte della coalizione di governo, ha criticato la proposta come incompleta: il quantitativo legalmente detraibile di cannabis sarebbe troppo basso poiché da tre piante è possibile ottenere fino a 300 grammi a pianta. Ecco perché alla Camera dei Rappresentanti vogliono proporre una maggiore quantità di cannabis che le persone potrebbero possedere legalmente, fino a 900 grammi.
Era da tempo che nel Paese si discuteva di questa possibile riforma, con il commissario per le droghe del Paese, Jindřich Vobořil, che spingeva per andare oltre la sola autoproduzione e procedere con un mercato regolamentato fatto di produttori autorizzati e dispensari.
Appena la riforma sarà approvata definitivamente il Paese si aggiungerà a Malta, Lussemburgo e Germania che hanno già regolato la coltivazione domestica di cannabis in Europa.

Sentite qua. L’europarlamentare della Lega Silvia Sardone ha proposto di chiudere i negozi dove si vende Cbd. Per sostit...
01/11/2024

Sentite qua.

L’europarlamentare della Lega Silvia Sardone ha proposto di chiudere i negozi dove si vende Cbd.

Per sostituirli con cosa? Tenetevi forte: con delle enoteche.

La Lega vuole cioè chiudere dei negozi dove si vendono can*bis light e camomilla per rimpiazzarli con vini a volontà. Perché “la dr*ga uccide”.

Peccato che la celeberrima camomilla e la can*his light facciano 0 morti all’anno mentre l’alcol, solo in Italia, circa 17.000: 48 persone al giorno.

“Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge”, diceva Umberto Eco.

Ecco, appunto.

La Commissione Europea ha aperto un'indagine sul "DDL Sicurezza" italiano che mira a vietare il CBD e la canapa industri...
19/10/2024

La Commissione Europea ha aperto un'indagine sul "DDL Sicurezza" italiano che mira a vietare il CBD e la canapa industriale. Questa proposta infatti potrebbe essere in contrasto con i Trattati dell'Unione Europea e le normative sulla libera circolazione delle merci.

Il DDL Sicurezza voluto dal governo Meloni punta a eliminare un intero settore economico in Italia, mettendo a rischio 3.000 aziende agricole coinvolte nella coltivazione della canapa e20.000 operatori che lavorano nella filiera del CBD e dei prodotti derivati.

Alla faccia del Made in Italy!

Nel 2020 però la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il CBD non è uno stupefacente e che non si può impedire la libera circolazione del CBD nell'Unione Europea se è prodotto legalmente in uno Stato membro.

Questa sentenza crea un precedente importante che contrasta con le disposizioni previste dal DDL Sicurezza.

Cosa succede ora?

La Commissione Europea sta valutando se il DDL Sicurezza violi le normative comunitarie. Potrebbero essere intraprese azioni per garantire il rispetto dei principi fondamentali dell'UE, come la libera circolazione delle merci e la libera concorrenza.

La Commissione europea ha aperto un’indagine per valutare la conformità delle disposizioni presenti nel ddl Sicurezza su...
15/10/2024

La Commissione europea ha aperto un’indagine per valutare la conformità delle disposizioni presenti nel ddl Sicurezza sulla canapa con i Trattati e il diritto derivato dell’Unione.
Lo ha dichiarato di recente l’europarlamentare del M5S Valentina Palmisano, come riportato dall’Ansa. Era il giugno di quest’anno quando l’associazione Canapa Sativa Italia scrisse direttamente alla Commissione Europea denunciando la possibile violazione di diverse normative comunitarie, tra cui la libera circolazione delle merci e la libera concorrenza, e l’incompatibilità con la Politica Agricola Comune dell’Ue e chiedendo alla Commissione di emettere un parere circostanziato al riguardo.
A supporto di questa tesi, come abbiamo già ricordato, c’è la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2020, che aveva stabilito che il CBD non può essere considerato uno stupefacente, e che non si può impedire la sua circolazione nell’Unione Europea se prodotto legalmente in un Paese che ne fa parte.
Siamo molto soddisfatti della risposta della Commissaria Kyriakides all’interrogazione che ho presentato per denunciare i divieti – imposti dall’articolo 18 del ddl Sicurezza – che equiparano in modo del tutto sbagliato la cannabis light alla droga, contraddicendo tra l’altro una sentenza della Corte di Giustizia Ue», ha dichiarato infatti la Palmisano.

«L’esecutivo europeo», ha spiegato l’europarlamentare, «conferma di aver ricevuto numerose denunce in relazione sia all’emendamento 13.06 del “Ddl sicurezza” italiano, che è stato approvato di recente con l’obiettivo di limitare la circolazione delle infiorescenze della canapa o dei prodotti contenenti tali infiorescenze, sia al Decreto 27 giugno 2024 (nel frattempo sospeso nuovamente dal Tar, nda), che riguarda la classificazione dei prodotti per uso orale contenenti come sostanza attiva ad uso farmaceutico cannabidiolo derivato dalla cannabis. L’esame dell’esecutivo europeo è attualmente in corso e noi speriamo che giustizia venga fatta per un settore importante per l’economia italiana visto che sono attive nella coltivazione della canapa ben 3mila aziende agricole e 20mila operatori. Come Movimento 5 Stelle faremo di tutto per tutelarli».

04/10/2024
Ddl Sicurezza, le critiche dei tecnici del Senato: ci sono nodi «da chiarire»Commissione Giustizia intasata, taglio alle...
03/10/2024

Ddl Sicurezza, le critiche dei tecnici del Senato: ci sono nodi «da chiarire»
Commissione Giustizia intasata, taglio alle audizioni. «Cannabis shop già vietati»: la giustificazione confusa di Mantovano

Ddl Sicurezza, le critiche dei tecnici del Senato: ci sono nodi «da chiarire»

Eleonora Martini
Appena varcata la soglia di Palazzo Madama il ddl Sicurezza vacilla già dal punto di vista tecnico giuridico, messo in crisi dal dossier stilato dal Servizio studi del Senato. Eppure nell’iter intrapreso ieri davanti alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia sono stati ridotti al minimo i tempi riservati alle audizioni degli esperti. Un taglio drastico a cui i relatori hanno trovato subito una giustificazione: colpa della legge sul Fine vita. Per fermare il ddl sul suicidio medicalmente assistito incardinato a Palazzo Madama, infatti, la maggioranza aveva chiesto più di 90 audizioni finendo per intasare la commissione Giustizia. Ora la coperta è troppo corta. Perciò, ha spiegato ieri la relatrice leghista Erika Stefani, «si dovrà mettere a punto un nuovo calendario dei lavori», visto che già per martedì prossimo è prevista una maratona dei senatori della 2° commissione, con 12 audizioni in meno di 6 ore. È molto probabile, dunque, che alla fine su un provvedimento monstre come questo ad essere auditi saranno «non più di 30 tecnici».

In effetti le audizioni servono a ben poco se la maggioranza di governo sa già dove vuole andare a parare. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, per esempio, ieri ha spiegato, in commissione Infanzia alla Camera, che «sui cannabis shop c’è un grande equivoco». Questi esercizi commerciali, che sarebbero azzerati se il ddl 1236 diventasse legge, «sono sorti anni dopo l’entrata in vigore di una legge del 2016 che non consentiva in alcun modo a questi negozi di vendere le infiorescenze della canapa, anzi lo vieta espressamente», ha detto. Secondo Mantovano la legge vigente autorizza solo la vendita di prodotti industriali derivanti dalla canapa, e non le infiorescenze di ma*****na malgrado sia trascurante il loro contenuto di principio attivo.

Dunque – spiega l’esponente di governo, preoccupato perché «circa il 17% degli studenti tra i 15 e i 17 anni nel corso del 2023 ha riferito di aver fatto uso di cannabis (quella con alto contenuto di Thc, ndr), con valori tornati a prima della pandemia» – con il nuovo pacchetto sicurezza «proviamo a dare applicazione ad una legge che è stata nei fatti disapplicata». Insomma, una gran confusione a base di massime anti scientifiche per giustificare l’ingiustificabile mannaia che si abbatterà su una filiera che in questi anni ha prodotto ricchezza senza arrecare alcun danno alla salute pubblica.
Morale: «Con il governo Meloni gli italiani si drogano di più», chiosano Riccardo Magi e Antonella Soldo di +Europa mettendo in evidenza che se «nel 2023, in piena lotta alla droga “Made in Mantovano”, circa 516 mila studenti, il 34% tra i 15 e i 17 anni, hanno riferito di aver consumato almeno una volta una sostanza illegale», e se «la guerra ideologica alla cannabis condotta da questo governo ha aumentato la concentrazione di Thc al 25% nel 2023», allora si può solo ammettere il «fallimento su tutta la linea». Si dovrebbe, ma è inutile aspettarselo dal governo Meloni.

Evidentemente consapevole di ciò, il M5s chiede aiuto alla Commissione europea, «che è guardiana dei Trattati», affinché intervenga contro il provvedimento che «contiene preoccupati misure che minano la libertà e i diritti democratici dei cittadini», e affinché prenda «misure adeguate per difendere lo stato di diritto e i diritti fondamentali dei cittadini italiani così come fatto contro l’Ungheria di Orban».

Nell’attesa, e mentre anche la Cisl si prepara a scendere in piazza questa mattina a Roma, a Piazza Vidoni, per protestare contro il pacchetto, i tecnici del servizio studi del Senato hanno già bocciato in più punti il ddl Sicurezza con valutazioni inserite in un dossier che rischia di rinviare il provvedimento alle caselle di partenza. Sul reato delle occupazioni, per esempio – fattispecie allargata, tramite un emendamento di Fd’I, all’occupazione delle pertinenze degli immobili – i tecnici di Palazzo Madama invitano a valutare «l’opportunità di coordinare» meglio le disposizioni, non del tutto chiare. Bisognerebbe essere più precisi, secondo il servizio studi, anche sulla detenzione domiciliare per le detenute madri e chiarire se «sia preclusa per il giudice la possibilità di disporre la misura della detenzione domiciliare». Infine, sulle bodycam – che le forze di polizia «possono» utilizzare, secondo l’articolo 21 del ddl – i tecnici chiedono un approfondimento per precisare «a chi competa la scelta in merito all’utilizzo di tali dispositivi».

Giustizia (Politica) Commissione Giustizia intasata, taglio alle audizioni. «Cannabis shop già vietati»: la giustificazione confusa di Mantovano. Di Eleonora Martini

Il Ministro dell'Agricoltura ha dimostrato di non avere competenza sul tema. Gli risponde Cem Özdemir che in Germania ha...
03/10/2024

Il Ministro dell'Agricoltura ha dimostrato di non avere competenza sul tema. Gli risponde Cem Özdemir che in Germania ha appena cancellato la clausola di abuso


Il ministro dell'Agricoltura in alcune esternazioni ha dimostrato di non essere a conoscenza della differenza tra Cannabis e canapa industriale. A rispondere ci pensa l'omologo tedesco Cem Özdemir che in Germania ha appena cancellato la clausola di abuso che ne frenava la produzione.
L’esternazione, oltre a denotare un atteggiamento di chiusura ben lontano da ciò che sta avvenendo in tutta Europa, mostra anche una scarsa conoscenza dell’aspetto botanico della pianta, il che appare ancora più deprimente se a parlare è colui che dovrebbe favorire l’agricoltura in Italia. Infatti Lollobrigida sembra non conoscere (o finge di non conoscere) l’esistenza della canapa industriale, ovvero la pianta con presenza di thc praticamente nulla da sempre utilizzata in moltissimi ambiti, dal tessile all’edilizio e che il Governo vorrebbe mettere fuori legge attraverso il Ddl Sicurezza causando il fracasso di un intero compartimento economico.

A far chiarezza è intervenuto Cem Özdemir, Ministro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura tedesco, evidentemente molto meglio preparato rispetto al suo omologo italiano.

«La canapa industriale offre molte opportunità per l’agricoltura: contiene pochissimo THC, non è esigente, richiede pochi pesticidi, fertilizzanti e acqua, migliora il suolo e offre un habitat per gli insetti».

Aggiungendo che: «Con le possibilità legali di accesso alla cannabis ricreativa offerte dalla legge sulla cannabis per consumo, l’abuso della canapa industriale a scopo ricreativo è praticamente escluso».

In Germania infatti esisteva la clausola di abuso con cui venivano criminalizzati coltivatori onesti come sta avvenendo ora in Italia. Özdemir ha finalmente cancellato per sempre questa assurdità amministrativa, in modo che in Germania la scena innovativa dei coltivatori e dei trasformatori di canapa industriale possa svilupparsi ulteriormente.

DOMINA HASH Kief+ Rosin Il nostro Hash é prodotto utilizzando una speciale miscela di kief + Rosin estratti dai nostri f...
30/09/2024

DOMINA HASH Kief+ Rosin

Il nostro Hash é prodotto utilizzando una speciale miscela di kief + Rosin estratti dai nostri fiori di canapa sativa cbd

Gusto e aroma perfetti dai sapori dolci e decisi.
Effetto relax garantito

•CBD totale: < 12%

•THC totale: < 0,5%

•Confezione da 1 disponibile per canapa shop, h24 shop e tabaccai.

-Metodo di produzione: Kief + Rosin

-Aroma: Dolce e deciso

-Prodotto natural

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Per info, analisi e prezzi contattaci in mp o via mail a info@dominafarm.com



CBD FARM - DOMINA FARM - GROW IN PUGLIA

Buon giorno a tutti voi dallo staff di Domina FarmOggi abbiamo il super piacere di presentarvi un'altra novità 2024Pink ...
27/09/2024

Buon giorno a tutti voi dallo staff di Domina Farm

Oggi abbiamo il super piacere di presentarvi un'altra novità 2024

Pink Panter CBD

Genetica pregiatissima frutto di un anno di selezione.
Fiori ricchissimi di resina super brillante, colore oro con pistilli rosa vivo.
Aroma? La nostra nuova Pink Panter vi ammaglierà una volta aperta la sua confezione. Fortissimi sentori di nocciola e cookie vengono sprigionati da cime super appiccicose.

Tutti i nostri prodotti sono solo da coltivazione organica con trimmatura curata a mano.
CBD totale: < 15%
THC totale: < 0,5%
Coltivazione: outdoor
Aroma: Intenso dalle nocciola e cookie
Fiori interi senza semi (seedless)
Prodotto natural

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CBD FARM - DOMINA FARM - GROW IN PUGLIA

26/09/2024

Ufficiale il comunicato stampa creato a rete unita dalla coalizione di associazioni di categoria e settore, come appello al governo e al parlamento per fermare l'articolo 18 del DDL Sicurezza in materia di infiorescenze di canapa industriale e derivati.

Una misura sproporzionata, un rischio per il settore, e un iter legislativo in violazione delle normative comunitarie. Si richiede un intervento urgente, per fermarne l'approvazione, ed aprire un dialogo diretto ed onesto che porti a giuste regolamentazioni.

Si comunica ufficialmente anche la petizione fatta a livello europeo sul caso. Si aggiungono alle voci delle associazioni anche quelle di politici, quali l'eurodeputata Guarda, che si schiera a favore della petizione presentata, e degli On. Magi e Benzoni, tra gli altri, che hanno difeso la causa alla Camera, dove il voto è passato lo scorso 10/09.

26/09/2024

Le Organizzazioni agricole e di filiera si uniscono contro il Provvedimento che introduce restrizioni allo sviluppo della canapa industriale: Appello al Governo per un confronto costruttivo. Scopri di più sulle notizie dal mondo di Confagricoltura. Entra ora!

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Domina Farm

Domina Farm è una azienda floricoltrice specializzata nella coltivazione organica della canapa sativa l. per la produzione di infiorescenze ad alto contenuto di cbd e derivati come olio ed estratti.

L'azienda nasce nel febbraio 2019 dall'idea e dalla passione di due giovani imprenditori pugliesi che con entusiasmo hanno unito innovazione e tradizione agricola riportando la coltura della canapa in Puglia. In uno scenario circondato da ulivi secolari sorge la nostra farm dove coltiviamo in outdoor con il metodo della coltura consociata e in green house in vaso; utilizziamo solo concimi organici di altissima qualità rispettando i tempi di ogni pianta.

I nostri prodotti sono tutti provenienti da coltura organica e senza l'ausilio di pesticidi, sono trimmati e selezionati a mano.

La coltura consociata è una pratica agricola antichissima, consiste nella coltivazione di più specie sullo stesso terreno, la consociazione della canapa con altre specie orticole, leguminose e erbacee aumenta la resa e migliora la qualità e l'aroma delle infiorescenze al cbd e previene l'attacco dei più comuni parassiti e quindi evita l'uso di antiparassitari.