
19/02/2025
Alcuni mesi fa, il nostro gruppo di ricerca in collaborazione con l'Università di Ulm Università di Friburgo e Weizmann Institute ha identificato BMP7, un fattore di crescita appartenente alla famiglia delle Proteine Morfogenetiche Ossee (BMPs), come un elemento chiave in grado di stimolare la rigenerazione dei cardiomiociti nei pesci zebra e in modelli di mammifero adulto (link all’articolo: https://www.cell.com/cell-reports/fulltext/S2211-1247(24)00490-X).
Oggi, siamo entusiasti di condividere una nuova pubblicazione su Nature Communications, alla quale abbiamo collaborato, che aiuta a decifrare il meccanismo pro-rigenerativo attivato dal segnale BMP. Lo studio, coordinato dal gruppo di ricerca del Prof. Gilbert Weidinger presso l'Università di Ulm in Germania, dimostra come le proteine BMP favoriscano la risoluzione dello stress da replicazione del DNA, facilitando la proliferazione e la rigenerazione di diverse cellule di pesci zebra, topo e umane.
Un ulteriore passo avanti nella comprensione dei limiti rigenerativi dei mammiferi e nell’esplorazione di strategie per superarli!
Leggi l'articolo completo su Nature Communications: https://www.nature.com/articles/s41467-025-56993-6
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A few months ago, our research group in collaboration with Ulm University, Weizmann Institute and Freiburg University identified BMP7, a growth factor from the Bone Morphogenetic Protein (BMP) family, as a key player in stimulating cardiomyocyte regeneration in zebrafish and adult mammalian models (link to the article: https://www.cell.com/cell-reports/fulltext/S2211-1247(24)00490-X).
Today, we are thrilled to share a new publication in Nature Communications, in which we collaborated, that helps decipher the pro-regenerative mechanism triggered by BMP signaling. The study, coordinated by the research group of Prof. Gilbert Weidinger at Ulm University in Germany, reveals how BMP proteins promote DNA replication stress resolution, facilitating the proliferation and regeneration of multiple zebrafish, mouse, and human cells.
Another step forward in understanding the regenerative limitations of mammals and exploring strategies to overcome them!
Read the full article in Nature Communications: https://www.nature.com/articles/s41467-025-56993-6