
29/07/2025
«No a una visione psichiatrico-centrica: serve una rete integrata e accessibile per il benessere delle persone».
Con queste parole la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, interviene sul Piano Nazionale di Azione per la Salute Mentale 2025-2030. Il CNOP ha inviato una nota ufficiale con proposte di modifica per correggere alcune criticità del testo.
«Il documento – sottolinea la Presidente – rischia di compromettere l’equilibrio tra le dimensioni biologica, psicologica e sociale. Non solo attenzione e cura della psicopatologia. Prevenire, intervenire precocemente e offrire una risposta appropriata e integrata sono obiettivi da perseguire, oggi più che mai».
Le criticità principali:
-psicologo di primo livello nei DSM, anziché nei servizi territoriali di prossimità;
-rischio di psichiatrizzazione precoce, anche in età evolutiva;
-confusione di ruoli e interventi nei Consultori.
«Lo psicologo di assistenza primaria deve essere attivo nei servizi di prossimità – afferma la Presidente Gulino – dove può intercettare precocemente il disagio. Nei Consultori Familiari non va confuso l’intervento psicologico con quello giudiziario».
Il CNOP propone un modello in linea con la normativa, i LEA e il DM 77/2022.
«Il nostro obiettivo – conclude la Presidente Gulino – è rafforzare davvero la sanità territoriale, puntando su équipe multidisciplinari, su un’organizzazione chiara dei ruoli e sul pieno riconoscimento della professionalità psicologica».
🔎https://www.psy.it/il-cnop-chiede-modifiche-al-piano-nazionale-di-azione-per-la-salute-mentale-2025-2030/