
18/08/2025
DEPRESSIONE POSTPARTUM (nominare per dominare!)
..Spesso ricevo mail da donne che, nel delicatissimo periodo dopo il parto, si trovano in grande difficoltà. Donne che mi scrivono smarrite, spaventate, bisognose di indicazioni precise su chi contattare per chiedere aiuto.
Questo post è rivolto a loro, ma anche ai loro familiari perché in questi momenti non devono essere lasciate sole. Neanche per un istante.
Depressione Postpartum: due concetti chiave
1- non sei sola,
2 - non è colpa tua
La nascita di un figlio è spesso raccontata come un momento di pura felicità. Ma la realtà, per molte donne, è diversa. La depressione postpartum non è “debolezza”, non è “mancanza di amore per il bambino”: è una condizione psicologica e neurobiologica complessa che può colpire chiunque, indipendentemente da forza, volontà o desideri.
Se non riconosciuta e trattata, può diventare una minaccia seria, sia per la mamma che per il bambino. Ansia costante, senso di inadeguatezza, tristezza profonda, perdita di interesse: segnali che vanno ascoltati, non ignorati.
Chiedere aiuto è il passo più importante. Non significa fallire come madri, ma proteggere se stesse e il proprio bambino. La scienza e la clinica ci dicono chiaramente che, con un intervento tempestivo, è possibile uscire da questo tunnel e ritrovare equilibrio ed energia.
Non rimanere in silenzio. Parlane con il tuo medico, con uno psicologo, con chi può offrirti un supporto concreto. La depressione postpartum è curabile. Il coraggio sta nel chiedere aiuto.
La maternità non deve essere una prigione di dolore. Restituirsi la possibilità di vivere questo percorso con serenità è il più grande atto d’amore che una donna possa fare per sé e per il proprio bambino.
Cosa fare subito in caso di depressione postpartum
• Parlane con il tuo medico di base o ginecologo: sono i primi interlocutori in grado di indirizzarti a percorsi mirati.
• Rivolgiti a uno psicologo o psichiatra con esperienza perinatale reale e documentata - la diagnosi e il supporto specialistico sono fondamentali purché ti rivolga ad un professionista che e’ realmente esperto in materia
• Consulta i servizi territoriali: consultori familiari, centri di salute mentale, associazioni dedicate al sostegno delle neo-mamme.
• Coinvolgi i tuoi familiari: non affrontare questo percorso da sola, chiedi supporto pratico ed emotivo a chi ti sta vicino.
• In caso di pensieri autolesivi o pericolosi per il bambino, non aspettare: recati immediatamente al pronto soccorso o chiama il 112 o il 118
(Bruzzone)