04/06/2024
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Ieri è stata la Giornata internazionale sui disturbi alimentari e il quadro italiano è piuttosto preoccupante: al giorno d’oggi le persone che soffrono di dca in Italia sono oltre 3 milioni.
Le conseguenze di questi disturbi non vanno sottovalutate: possono portare alla depressione e a limitazioni alla vita sociale e lavorativa, ma anche alla compromissione degli apparati cardiaco e gastrointestinale, fino alla morte per arresto cardiaco o suicidio.
È un’emergenza che colpisce soprattutto i più giovani. Nel 2023 ci sono stati 3.780 decessi legati ai dca, si tratta della seconda causa di morte tra gli adolescenti (dopo gli incidenti stradali).
Quando parliamo di dca non ci riferiamo solamente a anoressia, bulimia e obesità, ma anche a disturbi dell’alimentazione meno noti come l’ortoressia (ricerca ossessiva di una dieta sana), la vigoressia (eccessiva attenzione per la forma fisica), la diabulimia (pazienti con diabete di tipo 1 che omettono la dose di insulina per dimagrire) e il disturbo da alimentazione incontrollata, anche noto come “binge eating disorder” (grandi abbuffate senza metodi di compensazione come il digiuno, l’esercizio fisico…).
Come rilevato dall’Istat, in Italia sono in aumento i casi di obesità: nel 2021 il 12,9% degli uomini adulti era categorizzabile come obeso, mentre tra le donne adulte la stima era dell’11,1%. Ma nel 2011 la media nazionale era dell’8,5%.
Invece, per quanto riguarda i bambini, l’Istituto superiore di sanità ha registrato che il 9,8% dei bambini di 8-9 anni è affetto da obesità, un dato in crescita rispetto al 9,4% del 2019.
Per approfondire 👇🏻
https://www.corriere.it/salute/figli-genitori/adolescenza/24_giugno_02/giornata-internazionale-dei-disturbi-alimentari-come-aiutare-chi-soffre-di-anoressia-o-bulimia-1c5e84a0-214d-4d78-8c0c-321d89549xlk.shtml?refresh_ce