02/06/2022
Vediamo i principali fattori di rischio dell'osteoporosi:
🔹 Età. L’incidenza di fratture osteoporotiche aumenta esponenzialmente con l’età. il rischio di frattura correlato all’avanzare dell’età è solo parzialmente mediato dalla riduzione della BMD, ma dipende in gran parte da altri fattori, quali alterazioni qualitative della struttura ossea, aumento della frequenza di cadute e rallentamento delle risposte protettive. Pertanto, a parità di BMD, il rischio di frattura è più elevato negli anziani rispetto ai giovani.
🔹 Familiarità per fratture da fragilità. La familiarità per fratture, in particolare di quelle di femore, influenza il rischio di frattura in modo indipendente dalla BMD e ne rappresenta il più valido indicatore prognostico
🔹 Fratture pregresse. In entrambi i sessi una pregressa frattura da fragilità è un importante fattore di rischio per ulteriori fratture, indipendentemente dalla BMD. Tutte le pregresse fratture atraumatiche aumentano il rischio di nuove fratture, anche se in misura diversa a seconda della sede, ed anche in relazione al loro numero. Particolare rilevanza prognostica va data alle fratture vertebrali (comprese le fratture morfometriche), di polso, di femore e di omero. Soggetti con 3 o più fratture vertebrali hanno un rischio di nuove fratture circa 10 volte superiore a chi non ha avuto fratture e 2-3 volte superiore a chi ha avuto una sola frattura. Per ciò che concerne le fratture vertebrali lievi, esse rappresentano un fattore di rischio per ulteriori fratture vertebrali, mentre incerto è il loro valore prognostico negativo per le fratture non vertebrali.
🔹 BMD (Bone Mineral Density) La riduzione della BMD è un importante fattore di rischio di frattura: essa dipende dal picco di massa ossea raggiunto all’apice dello sviluppo corporeo e dalla perdita ossea correlata a menopausa e invecchiamento ed è influenzata da fattori genetici e nutrizionali, abitudini di vita, varie patologie e trattamenti farmacologici.
🔹 Fumo. Il fumo di sigaretta rappresenta un fattore di rischio indipendente per fratture vertebrali e periferiche.
🔹 Immobilità. E’ considerato un fattore di rischio moderato.
🔹 Fattori di rischio per cadute. Sono di fondamentale importanza soprattutto nei soggetti più anziani. I più importanti di essi sono: sordità, disturbi del visus, patologie neuromuscolari, malattia di Parkinson, demenze, malnutrizione, abuso di alcol, ipovitaminosi D. Vanno inoltre rimossi i fattori ambientali in grado di favorire le cadute come le barriere architettoniche, i tappeti, i pavimenti scivolosi, la scarsa illuminazione degli ambienti, ecc
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