Studio di psicoanalisi e psicoterapia, dott. Marco Canova

Studio di psicoanalisi e psicoterapia, dott. Marco Canova Psicoanalista e psicoterapeuta, il Dott. Marco Canova riceve su appuntamento a Bologna. Il Dott.

Marco Canova, Psicologo e Psicoterapeuta, può fornire, in situazioni di disagio e sofferenza psicologici, l’esperienza e il supporto necessari per ritrovare il benessere soggettivo e riprendere in mano la propria esistenza, attraverso un approccio psicoanalitico: Il trattamento terapeutico prevede uno spazio d'ascolto che assegna valore centrale alla parola della persona. Questo per permettere l’e

laborazione delle cause della sofferenza e la scoperta di altri modi per esprimere la singolarità di ognuno che non siano quelli patologici di cui si è già potuto sperimentare il fallimento.

DESIDERIO SESSUALEIl nostro rapporto col sesso non è mai normale, naturale, già stabilito, definito una volta per tutte,...
28/06/2024

DESIDERIO SESSUALE

Il nostro rapporto col sesso non è mai normale, naturale, già stabilito, definito una volta per tutte, ma appare sempre un po' obliquo, strambo, anormale, singolarmente storto.

E non mi riferisco qui all’attuale dibattito politico e antropologico che tende ad emancipare i destini della sessualità dal vincolo imposto dal binarismo tradizionale maschile/femminile di matrice patriarcale verso nuove forme di sperimentazione della sessualità.

Mi riferisco piuttosto all’esperienza del desiderio sessuale in quanto tale e al fatto che questa esperienza implica sempre – negli omosessuali come negli eterosessuali, nelle lesbiche come nei cosiddetti transgender -, oltre all’estasi e alla gioia, all’eccitazione e all’erotismo, al piacere e al godimento, una quota irriducibile di turbamento e di inquietudine.

È nel momento in cui il soggetto prova il proprio desiderio sessuale che si declinano eventuali sintomi ed il soggetto cambia il proprio comportamento. Cioè la pulsione sorge dentro di noi, arriva senza il nostro controllo, ed il soggetto si chiede “E adesso? Che ne sarà di me? Cosa faccio?”

È una messa alla prova che inquieta e turba.

25/05/2024

Date parole al vostro dolore altrimenti il vostro cuore si spezza.

[William Shakespeare]

16/05/2024

Un breve spezzone del mio intervento a La Volta Buona su Rai1. Il resto su RaiPlay.

L'esperienza dell’analisi ci rivela che è la nostra parola – il racconto della nostra storia – che può trasformare in mo...
15/04/2024

L'esperienza dell’analisi ci rivela che è la nostra parola – il racconto della nostra storia – che può trasformare in modo inedito il nostro passato.

Sicché quello che è stato non è un cimitero dei ricordi, né un luogo dal quale ritornano gli spettri, ma un tempo che possiamo risignificare costantemente e che, dunque, può assumere forme e significati diversi a partire da come viene riletto nel presente.

LA RIPETIZIONE, L'AMORE, IL MATRIMONIOLa ripetizione è quanto di più necessario ci sia per un essere umano. E' uno dei q...
21/03/2024

LA RIPETIZIONE, L'AMORE, IL MATRIMONIO

La ripetizione è quanto di più necessario ci sia per un essere umano. E' uno dei quattro concetti fondamentali della psicoanalisi, è quel punto di reale, nel desiderio, che non vuole saperne di soddisfarsi mai del tutto e di non cessare di ritornare, ma che proprio per questo è anche ciò che rassicura.

Come l'alternarsi del giorno e della notte: un alternarsi incessante, che si ripete da sempre, il reale che esiste senza ombra di dubbio e su cui non possiamo dir nulla, ma che è anche quanto di più certo e rassicurante ci sia. Vi immaginate l'angoscia se un giorno non dovesse sorgere il sole? Per questo forse non smettiamo di scrutare il cielo e di fare previsioni sul tempo che ci sarà domani. L'unica cosa certa del domani è infatti che si ripeterà ancora il sorgere del sole.

Il reale è ciò cui non manca nulla e che ritorna sempre allo stesso posto. Cosa c'è di più rassicurante di questa incessante ripetizione dell'uguale? Il sintomo, in fondo, serve anche a questo, a fissare con la sua ripetizione la certezza del ritorno dell'uguale, la certezza della ripetizione. Freud la scoprì come coazione a ripetere, come una pulsione al di là del principio di piacere.

Perché se il piacere destabilizza continuamente il soggetto mettendolo di fronte all'incertezza del suo accadere, al fatto cioè che il piacere, per quanto ricercato, non è detto che venga trovato là dove, come e quando ce lo aspettiamo, ciò che è posto al di là del suo principio, in quanto affidato alla certezza della ripetizione, la coazione a ripetere, assicura invece sempre lo stesso medesimo esito: l'accadere dell'uguale, e dunque la certezza di ciò che si ci aspetta, di ciò che non cessa mai di scriversi.

Gli amanti vorrebbero che l'amore, che accade come contingenza imprevista, come ciò che ha cessato di non scriversi, diventi ciò che da questo momento non cesserà più di scriversi. Da ciò che cessa di non scriversi a ciò che non cessa di scriversi. Ancora... per sempre... sono le parole dell'amore e dell'illusione che possa diventare ciò che si ripeterà uguale, ogni giorno, sempre allo stesso modo.

Una cosa però è che questa attesa di ripetizione si mantenga nel desiderio, altra cosa è che venga affidata alla legge, che venga sancita come regola che vincola, come tenta di fare la escogitazione, perversa da questo punto di vista, del matrimonio.

Affidare il desiderio di ripetizione che reclama l'amore all'obbligo della norma significa sottrarre l'amore al desiderio degli amanti per subordinarlo alla legge dell'Altro: gli amanti non domandano più l'uno all'altro, ma insieme domandano all'Altro da cui si aspettano il riconoscimento e la scrittura di quell'amore non più nel desiderio ma nel registro della legge, che è però anche la loro condanna al legame eterno.

Come nel caso di Paolo e Francesca per i quali, anche se non furono mai sposati, il gesto che li uccise fu metaforicamente analogo in quanto sancì la loro condanna, morendo insieme, a restare per sempre insieme, nell'inferno. Francesca non a caso dirà a Dante, nel presentargli Paolo: "questi che mai da me non fia diviso". Del resto non si dice spesso che il matrimonio è la fine del paradiso e l'inizio dell'inferno?

su Reppubblica di oggi la mia intervista sul mio lavoro di psicoanalista presso il GRIS - Gruppo di Ricerca e Informazio...
15/03/2024

su Reppubblica di oggi la mia intervista sul mio lavoro di psicoanalista presso il GRIS - Gruppo di Ricerca e Informazione Socioreligiosa, come l’ascolto psicoanalitico sia efficace sulla diagnosi differenziale e sull’accoglienza della sofferenza delle persone vittime di sette e gruppi esoterici

Link: Culti pagani, ricerca della spiritualità e guru olistici. Ecco chi sono i santoni del Web che spillano soldi ai più fragili - la Repubblica https://bologna.repubblica.it/cronaca/2024/03/15/news/culti_pagani_divinita_e_sette_ecco_chi_sono_i_santoni_del_web-422313229/

31/01/2024
FARE TUTTO PER L'ALTROIl nevrotico adora il sacrificio perché in esso vede la possibilità inconscia del suo riscatto. È ...
02/11/2023

FARE TUTTO PER L'ALTRO

Il nevrotico adora il sacrificio perché in esso vede la possibilità inconscia del suo riscatto.
È quello che Lacan ha chiarito attraverso il sintomo della "oblatività" ossessiva.

Ma perché sceglie di immolarsi all'Altro anziché perseguire con decisione la strada del proprio desiderio?
La risposta è chiara e viene confermata dall'esperienza clinica: l'obiettivo è quello di fare esistere l'Altro in modo tale che quell'esistenza sia un rifugio per sottrarsi alla responsabilità che comporta la libertà senza fondamento del soggetto. Non importa se questo Altro può diventare un antagonista, un ostacolo, un impedimento, un'istanza alla quale consegnarsi — come accade nei confronti del Super-io — perché ciò che più davvero conta è assicurarsi dell'esistenza dell'Altro in quanto è solo questa esistenza che può sgravare il soggetto dal peso angosciante della propria libertà.

L'esistenza dell'Altro confisca infatti il soggetto della singolarità del suo atto. Nel lavoro analitico si tratta di disarticolare il fantasma sacrificale per portare il soggetto di fronte alla responsabilità di assumere singolarmente la verità del proprio desiderio.
Si tratta di attraversare l'inesistenza dell'Altro — di rinunciare alla sua esistenza — al fine di accedere alla forza generativa dell'atto.

L'adulto in genere preferisce confessare le proprie colpe piuttosto che comunicare le proprie fantasie.
31/10/2023

L'adulto in genere preferisce confessare le proprie colpe piuttosto che comunicare le proprie fantasie.

PADRELa domanda di padre che oggi attraversa il disagio della giovinezza non è una domanda di potere e di disciplina, ma...
01/08/2023

PADRE

La domanda di padre che oggi attraversa il disagio della giovinezza non è una domanda di potere e di disciplina, ma di testimonianza.
Sulla scena non ci sono più padri-padroni, ma solo la necessità di padri-testimoni.
La domanda di padre non è più domanda di modelli ideali, di dogmi, di eroi leggendari e invincibili, di gerarchie immodificabili, di un’autorità meramente repressiva e disciplinare, ma di atti, di scelte, di passioni capaci di testimoniare, appunto, come si possa stare in questo mondo con desiderio e, al tempo stesso, con responsabilità.
Il padre che oggi viene invocato non può più essere il padre che ha l’ultima parola sulla vita e sulla morte, sul senso del bene e del male, ma solo un padre radicalmente umanizzato, vulnerabile, incapace di dire qual è il senso ultimo della vita ma capace di mostrare, attraverso la testimonianza della propria vita, che la vita può avere un senso.

Il soggetto deve poter vedere il suo peggio, tutto il suo peggio, il significante traumatico al quale è assoggettato.Il ...
13/07/2023

Il soggetto deve poter vedere il suo peggio, tutto il suo peggio, il significante traumatico al quale è assoggettato.

Il paziente può chiedere all’analista la sua verità: “Dimmi,
qual è la causa del mio male? Chi è il responsabile del mio male?”.

Ma l’analista è tenuto a fare quello che Tiresia fa con Edipo: “Sei tu! La causa del male che lamenti sei tu stesso!”.

È sempre così, non c’è altra possibilità: l’analisi demolisce ogni illusione di innocenza del soggetto.
Finché c’è convinzione di innocenza, non c’è soggetto analizzante. La rinuncia all’innocenza è la condizione basica per essere un analizzante.

Lacan associa il desiderio alla rivolta e alla preghiera: la realtà così com’è non esaurisce mai la spinta del desiderio...
07/07/2023

Lacan associa il desiderio alla rivolta e alla preghiera: la realtà così com’è non esaurisce mai la spinta del desiderio.

Eppure non si deve pensare che la sua inquietudine comporti necessariamente una corsa infinita priva di soddisfazione. Non è vero, come pensa l’isterica, che ogni soddisfazione del desiderio comporti una delusione. Proprio il contrario: la realizzazione del desiderio ci permette di raggiungere una soddisfazione che non delude perché non è vincolata all’illusione vacua degli oggetti.

Lacan lo ripete sino alla nausea: non esiste un Oggetto del desiderio! Il desiderio che dà soddisfazione è quello che realizziamo quando facciamo esperienza di avere un nostro desiderio.

Per questo Lacan proponeva di tradurre il termine tedesco Wunsch – usato da Freud per dire il desiderio – con il termine “voto”, “vocazione”: la soddisfazione del desiderio non sarebbe allora altro che quella di seguire con decisione la propria vocazione, di non indietreggiare di fronte all’irruzione imprevedibile della sua chiamata.

Anche se questo significa risvegliarsi bruscamente dalla serena irresponsabilità del piacere.

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