24/09/2025
"Elaborare le memorie traumatiche è una cosa, ma ben altra cosa è confrontarsi con il vuoto interiore, con quei buchi dell’anima generati dal non essere stati voluti, dal non essere stati visti e dal non aver potuto dire la verità. Se non abbiamo mai visto il volto dei nostri genitori illuminarsi al solo vederci, sarà piuttosto difficile sapere come ci si sente a essere amati e desiderati. Se si proviene da un mondo incomprensibile, fatto di segreti e paure, è quasi impossibile mettere in parole ciò che siamo stati costretti a subire. Se siamo cresciuti nel rifiuto e nella trascuratezza, sarà determinante riuscire a sviluppare un senso viscerale di efficacia e autostima."
"...per diventare adulti adeguati e sicuri di sé, servirebbe moltissimo crescere con genitori stabili e prevedibili, con genitori che si divertono con i figli, che condividono le loro scoperte ed esplorazioni; genitori che sostengono gli slanci dei figli, aiutandoli a regolarsi; genitori che abbiano costituito un modello a cui rifarsi per prendersi cura di sé e andare d’accordo con le altre persone. È probabile che carenze in queste funzioni possano mostrare i propri effetti anni dopo. Un bambino ignorato o ripetutamente umiliato può finire per rispettare poco se stesso. I bambini che non hanno avuto la possibilità di affermare se stessi, probabilmente avranno difficoltà a farsi valere da adulti, e la maggior parte degli adulti che ha subito maltrattamenti da bambini porta con sé una rabbia cieca, il cui contenimento richiederà un’enorme energia. Le relazioni interpersonali ne risentiranno. Più precocemente abbiamo sperimentato dolore e privazioni, più è probabile che le azioni di altre persone verranno interpretate come intenzionalmente dirette contro noi stessi e minore sarà la comprensione dei conflitti, delle insicurezze e delle preoccupazioni altrui. Se non siamo in grado di comprendere la complessità della loro vita, finiremo col considerare qualunque comportamento degli altri come una conferma del fatto che ci faranno del male e ci deluderanno."
B. van der Kolk