Studio Medico Dott.ssa Patrizia Bonifacci

Studio Medico Dott.ssa Patrizia  Bonifacci Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Studio Medico Dott.ssa Patrizia Bonifacci, Medico, via. Antonio Zoccoli 11, Bologna.

16/09/2025

La regolamentazione dell'attività sportiva in Italia segue la tendenza paternalistica del nostro Stato. Negli USA se vuoi fare una maratona è sufficiente che firmi un'autocertificazione. In Italia devi sostenere una visita di idoneità sportiva agonistica.
Spesso penso al fatto che proprio io, assoluta sostenitrice dell'autodeterminazione, per mestiere faccia proprio questo. Quanto è labile il confine fra prevenzione e imposizione già lo abbiamo visto durante la pandemia. Se non altro, in questo caso, la valutazione di un atleta può dare informazioni interessanti , anche ai fini dell'allenamento e di migliorare la propria condizione fisica, senza arrecare danni di sorta. Inoltre se un atleta ha una grave cardiopatia e ha un evento improvviso in campo, in una società sportiva organizzata, esistono problematiche di natura legale e di responsabilità penale. Insomma, un bel casino.
So per certo che molti atleti farebbero volentieri a meno della visita di idoneità , come so per certo che molti la richiedono anche se non obbligati a farla per legge, solo per la loro sicurezza personale

E voi che ne pensate?
Buon marted!i

31/08/2025

Settembre, periodo di idoneità agonistiche e di certificazioni non agonistiche per praticare il vostro sport in sicurezza. Vi aspetto in studio.

21/06/2025

Oggi al convegno ho detto una triste verità. Visito atleti agonisti con composizione corporea davvero pessima. Maratoneti sovrappeso. Strano vero? Lo sport di endurance senza allenamento con sovraccarichi e senza una corretta alimentazione porta a sarcopenia , uguale a quella di un sedentario. Un corpo con insufficiente massa magra sarà sempre predisposto ad aumentare di peso a favore della massa grassa. La triade indispensabile per una ottimale composizione corporea di un atleta: allenamento con i pesi, allenamento cardio ,(meglio ancora interval training) , ed una corretta alimentazione bilanciata in tutti i macronutrienti. Fondamentale l'apporto proteico, che spesso viene sottovalutato.

19/03/2025

Oggi in studio mi è stata chiesta una consulenza talmente appropriata che mi sono quasi commossa.
Giovane calciatore con postumi di distorsione di 3°grado di caviglia con distacco parcellare del malleolo peroneale. Il collega ortopedico, in accordo con il padre hanno chiesto il mio parere prima di metterlo in campo. E voi direte: cosa c'è di strano? Beh la stranezza , bellissima, è in questa rete di interdisciplinarietà che non è affatto scontata. La maggior parte delle volte la gente ragiona a compartimenti stagni. Ad esempio l'ortopedico poteva non consultarmi e il padre arrivare con il ragazzo e chiedermi solo l'idoneità. Sono in pochi a capire quanto sia importante la figura del medico dello sport nella coordinazione dei passaggi post infortunio, a partire dell'impostazione del recupero funzionale.

26/02/2025

Oggi vorrei parlare di consigli di allenamento. Spesso mi vengono chiesti, oppure sono io a suggerirli in sede di visita. Questo accade spesso quando vedo un recupero dopo sforzo lento, o una composizione corporea non ottimale ( circonferenza vita).
Inoltre è molto importante uscire dall'idea che non basta "andare in palestra" per avere uno stimolo ALLENANTE. Moltissimi pazienti, alla mia domanda: " pratichi attività fisica o sportiva?" mi rispondono proprio " vado in palestra". Quasi come se già recarsi in un luogo dove si svolge una vastità diversa di movimento per tante esigenze e pagare un abbonamento, fosse sufficiente. Le stesse persone sono quelle che spesso dicono di NON AVERE TEMPO. Allora ottimizziamo il nostro allenamento e rendiamolo efficace! Le variabili dell'allenamento:

Frequenza
Durata
Intensità

Scolpiamoci nella memoria queste variabili e analizziamole.
Anzitutto, qualsiasi sport o disciplina, per essere allenante deve essere praticato nell'arco della settimana almeno 2 o 3 volte
Per creare una consuetudine muscolare e metabolica, per automatizzare tecnica e movimento.
La durata degli allenamenti, se collettivi, spesso è di un'ora , per alcuni sport si arriva anche a due ore. L'intensità aumenta progressivamente, mano a mano che lo sportivo o il praticante diventa più allenato o esperto.
Per un adulto non agonista che pratica sport amatoriale o va in palestra e che ha poco tempo, consiglio sempre , se già bene allenato , i circuiti ad alta intensità in palestra, o se corre cambi di velocità o di pendenza, se gioca a tennis più singolari e meno doppi. Questo per lavorare sulla variabile Intensità, visto che magari durata e frequenza sono penalizzati da impegni lavorativi. Chi invece ha tanto tempo a disposizione rischia ugualmente di allenarsi in maniera inefficace, facendo tutti i giorni qualcosa, ma lavorando a bassa intensità. Faccio sempre l'esempio del runner che va a correre tutti i giorni e fa 7/8 km , stesso percorso in pianura , stessa velocità. Frequenza quotidiana , ma durata e intensità sempre uguali= stimolo allenante ben presto insufficiente. Allo stesso runner consiglio di correre con cambi di velocità ( ripetute) , cambiamenti di pendenza ( collinare) e solo a giorni alterni. Gli altri giorni potrà andare in palestra e lavorare a circuito con sovraccarichi. Avrà un beneficio incredibile sia metabolico che di fitness.

E poi il discorso sarebbe ancora lungo, e gli esempi tanti. Se volete risponderò volentieri alle vostre domande.

24/01/2025

Ieri ho avuto un feedback importante, ma anche inquietante. Ho rivisto a distanza di un anno una signora che va in palestra, e che anche quest'anno aveva bisogno del certificato non agonistico. In tale occasione io eseguo ecg a riposo ( alcuni pazienti preferiscono approfondire con test da sforzo), e visito dopo accurata anamnesi. La signora mi ha raccontato che lo scorso anno avevo rilevato parecchie extrasistoli e che le avevo fatto richiesta di ecocardio. Ovviamente, essendo io una libera professionista, è passata dal suo MMG per avere prenotazione tramite SSN. Tale medico si è RIFIUTATO di richiedere l'ecocardio. A distanza di qualche mese la signora è stata trasportata al Maggiore in codice rosso per una tachiaritmia importante, e quindi seguita in cardiologia dove finalmente è stato eseguito ecocardio, che mostra un prolasso della mitrale, probabile causa della tachiaritmia.
Che dire? Anzitutto che anche una visita per certificato di buona salute può essere uno screening importante. Però sarebbe molto importante una interdisciplinarietà con i MMG. Perchè il quesito diagnostico c'era, e perchè non é detto che uno sportivo non possa avere una patologia sottostante.

25/11/2024

Si può obiettare nel 2024 che io richieda un esame cartaceo? Probabilmente si. La cartella di medicina dello sport contiene tutti gli esami in forma cartacea, pronti per essere velocemente consultati o addirittura requisiti, in caso di eventi fatali in campo, dai Nas. Chiedo al momento della prenotazione di portare esami stampati. Una volta all'anno penso si possa fare, che dite? E invece mi sento ogni volta dire da chi se ne dimentica che ormai non stampa più nessuno nulla. Peccato che quando arrivate qui, magari in ritardo, e non vi si apre neppure il FSE, oppure la mail con gli esami non arriva, io sono in grave difficoltà. Poi la tecnologia la uso per il mio mestiere, facendo le prove da sforzo wireless. Se no aprivo una copisteria

11/10/2024

In questi giorni ho visitato atleti stranieri di eccellenza che sono venuti a giocare in Italia. Nella maggior parte dell'Europa e del mondo non esiste uno screening cardiologico e medico sportivo prima della messa in campo. Cosa si può rilevare dalla nostra visita? Anomalie elettrocardiografiche che, dopo indagini secondo livello, possono essere spia di cardiomiopatia, es ipertrofica. O dipslasie, come quella aritmogena del ventricolo destro. Oppure prolassi valvolari mitralici, anomalie della valvola aortica ( bicuspidia), e relative insufficienze valvolari. Aritmie complesse, magari a cuore sano, che ci indicano problemi tiroidei, ad esempio. Inconcepibile per me visitare atleti di élite che per la prima volta nella loro vita si sottopongono a questa visita.
So che molti atleti, soprattutto quelli della domenica che però vogliono fare competizioni, vivono la visita di idoneità come un balzello o un obbligo inutile. Ed è pure vero che i casi di non idoneità non sono frequenti, e per fortuna aggiungo. Facciamo visite a paziente sano fino a prova contraria, come dico sempre. E la difficoltà è maggiore. Come maggiore è la nostra responsabilità.
Tutto questo per dire che l'Italia è un'eccellenza , per la medicina dello Sport. E stiamo affinando sempre di più i nostri controlli, ad esempio monitorando anche gli atleti under 40.
Buon venerdì!

19/09/2024

Il corriere della sera parla del mio lavoro e quindi faccio un riflessione, che parte dalle anomalie aspecifiche della ripolarizzazione negli adolescenti. Sono estremamente frequenti e parafisiologiche nella stragrande maggioranza dei casi. Sta a noi capire e inquadrare i casi dubbi e inserirli in in follow up. Nella mia esperienza posso dire che anche i casi dubbi spesso rimangono tali per anni e anni di attività sportiva senza problemi. Esistono anche i casi in cui "salviamo la vita". E metto le virgolette perchè in realtà non è che la salviamo, ma scopriamo patologie potenzialmente fatali che non consentono l'idoneità agonistica. Posso citare, come casi clinici che mi sono capitati: displasia aritmogena del ventricolo destro, sindrome del qt lungo, ponte miocardico, dubbi di cardiomiopatia ipertrofica da seguire nel tempo, importanti prolassi mitralici. Probabilmente senza la visita di idoneità sportiva questi casi non sarebbero stati riconosciuti. Concludendo, la nostra visita, fatta con scrupolo, è uno screening molto importante. Aggiungo. In questi anni non ho avuto un solo caso di morte improvvisa fra i miei atleti. Ne visito circa 700 all'anno.
Concludo dicendo che come sempre i giornali fanno titoli solo per vendere. E per vendere devono preoccupare. Non è vero che un ragazzo su 10 ha "problemi " al cuore. Semmai un ragazzo su 10 ha caratteristiche elettrocardiografiche particolari, ma quasi sempre normali per l'età. Buona uggiosa giornata

08/09/2024

Quando è consigliata una prova da sforza anche in caso di idoneità non agonistica?

In sportivi over 40 che praticano a livello amatoriale attività ad elevato impegno cardiovascolare. E comunque in tutti gli sportivi con qualche patologia metabolica ( es. diabete o s metabolica) o ipertensione, o familiarità positiva per infarto. Basti pensare all'intensità di un'ora di spinning o di boxe training per capire che anche senza gareggiare lo sforzo è intenso. L'unica differenza è che per avere l'idoneità agonistica la prova da sforzo è obbligatoria, mentre la non agonistica è regolamentata in modo più nebuloso. Ricordate che in uno sportivo un ECG a riposo mostra davvero solo la punta dell'iceberg della funzionalità cardiaca.

Buono Sport a Tutti!

10/06/2024

Interessante caso clinico. Più frequente di quanto si creda. Runner over 50 che partecipa ad una gara di 70 km. Al 40° km dolore trafittivo in sede poplitea dx ( dietro al ginocchio). Porta comunque a termine la gara, con dolore. Il giorno dopo viene da me con edema vistoso di gamba e perimalleolare , improntabile. Zona poplitea tesa. La mia diagnosi è immediata: rottura di cisti di Baker. Queste cisti sono proprio nella zona poplitea. Spesso congenite, contengono liquido e rompendosi questo migra lungo l'arto inferiore. Ho comunque richiesto un ecocolordoppler venoso arti inferiori, e una RNM ginocchio. Il primo esame per escludere la remota possibilità di una trombosi venosa profonda, il secondo esame per confermare la mia diagnosi. E così era.
La mia osservazione è: si poteva fare già solo con la clinica e l'anamnesi prossima la diagnosi. Una volta sarebbe stato così. Ma ora, a supporto della clinica usiamo anche la diagnostica per immagini. Ha senso, se sappiamo già cosa cercare.
Buon lunedì

22/05/2024

Riflessioni di un medico che si trova a dover seguire alimentazione aglutinata.
Come sapete si parla da anni dei benefici dell'eliminazione del glutine dalle nostre diete. Si sono fatti studi sull'infiammazione, e molte alimentazioni di sportivi e pazienti reumatologici sono gluten free. MA.
Il glutine in realtà non è solo il demonio. Il glutine è la quota proteica del grano, e rende bilanciata la composizione dei carboidrati complessi e favorisce il basso indice glicemico. Per chi come me ha fatto dell'indice glicemico il mantra per una buona salute, leggere le etichette dei cibi gluten free può essere davvero raccapricciante. Ad esempio il pane "integrale" a fette. La prima voce dell'etichetta ( quindi la parte più rappresentata del prodotto)è : amido di riso. Il riso rispetto al grano ha un indice glicemico più alto. In amido ancora di più. La pasta. Ho provato l'altra sera,con quel santo di Daniele Bruno, una delle più note marche in versione aglutinata. Masticavamo elastici. Forse andava cotta di più? Boh riproveremo. Vi ricordo anche che nel germe di grano esistono preziose vitamine del gruppo B, prima di tutte la B1, tiamina, la cui carenza causava in passato il famoso beri beri, nei mangiatori di mais di certe popolazioni che non coltivavano il grano. Vi terrò informati, ma per chi come me si occupa di nutrizione da decenni vi assicuro che non è facile ritrovare una quadra. E un altro consiglio che vi do. Se i vostri autoanticorpi sono ok ,limitate il glutine se proprio volete, alternando la pasta con il riso e eliminando pane e dolci. Ne trarrete sicuramente giovamento. Ma non entrate nella 'moda' del gluten free senza essere seguiti da qualcuno che vi faccia un programma equilibrato per ottimizzare vitamine e indice glicemico.

Indirizzo

Via. Antonio Zoccoli 11
Bologna
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