06/05/2025
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Io credo che l’essere Ostetrica possa andare molto oltre la professione.
L’essere Ostetrica richiama, nella mia mente, un impegno di cura e tutela di una minoranza che, ancora oggi, necessità di questa attenzione.
L’Essere Ostetrica si affianca all’ascolto, alla sospensione del giudizio, alla libertà di scelta della persona e al compromesso continuo con una società piena di dicotomie.
L’essere Ostetrica in questo modo, nell’attività lavorativa, è tanto più semplice se queste caratteristiche ti appartengono come individuo e se, per il principio dell’internazionalità, ne osservi il valore in qualsiasi contesto, in qualsiasi luogo e nella protezione dei diritti di qualsiasi identità sociale.
Ho sempre pensato, in realtà, che questo non fosse un vantaggio per me.
Nei momenti difficili mi sono sempre detta: ‘potrei svolgere con passione tanti altri lavori’, oppure ‘ho tanti altri hobby, perché non farne un lavoro?’.
Probabilmente mi sentirei Ostetrica comunque. Molto romantico, da un lato, dall’altro, invece, avrei il terrore di perdermi il privilegio di poter esprimere tutto questo attraverso l’attività lavorativa.
Oggi celebro le Ostetriche del mio cuore. Quelle donne, amiche, dalle quali ho appreso e con le quali ho condiviso tanto di ciò che ho scritto sopra.
Quelle persone speciali nelle quali osservo un’Ostetricia intersezionale, a prescindere dalla strada che sceglieranno di percorrere nel loro cammino di vita.
Buona giornata internazionale dell’ostetrica con un po’ di ritardo. Che possano essere una celebrazione tutti i giorni a ve**re!