MZ Osteopatia

MZ Osteopatia Osteopatia come stile di vita. Brevi spiegazioni di concetti osteopatici e semplici consigli per una MI PRESENTO...
Sono Mattia Zanni, nato a Bolzano.

Le attività sportive hanno sempre rivestito un ruolo molto importante nella mia crescita. Sin da piccolo, infatti, con la mia famiglia ho praticato diverse discipline in base alla stagione: dallo sci alla mountain bike, alle escursioni in montagna, al tennis... Lo sport mi ha trasmesso valori come l’impegno, la dedizione, il sacrificio e il gioco di squadra. La manualità, invece, mi è stata traman

data dai miei nonni, con i quali ho trascorso fortunatamente molto tempo. Con loro mi sono divertito facendo giardinaggio, piccole attività di manutenzione in casa e lavoretti vari. Durante gli anni del liceo ho collaborato come animatore con l’associazione Juvenes dei salesiani Rainerum. In quel periodo abbiamo organizzato “I giorni del mare” (colonia estiva della durata di 14 giorni a Cesenatico) e "l giorni del sole” (nel cortile della scuola). Ricordo questi momenti sempre con grande felicità. Queste esperienze sono state molto formative: mi hanno insegnato a collaborare, a regalare del tempo divertendomi, ma - soprattutto - a conoscermi. Il fatto di essere una persona sempre in movimento ha alimentato il mio interesse verso la scienza del corpo umano. È per questo che sono rimasto affascinato dalla chiave di lettura che dà la medicina osteopatica: mi ritrovo molto, infatti, nella massima “LA VITA È MOVIMENTO, IL MOVIMENTO È VITA”, concetto espresso dal padre fondatore dell’osteopatia, Andrew Taylor Still. IL MIO PERCORSO FORMATIVO
Ho così deciso di frequentare il corso quinquennale a tempo pieno presso l’Istituto Superiore di Osteopatia di Milano, conseguendo nel 2013 il diploma in osteopatia. Nello stesso anno, sono entrato a far parte del Registro Osteopati d’Italia (ROI). Terminati gli studi, sono rientrato in Alto Adige e ho aperto il mio studio privato. Nel 2014 ho inoltre avviato una proficua ed entusiasmante collaborazione con l’Hotel Palace di Merano. Ogni anno mi dedico ad ampliare il mio bagaglio di tecniche e nozioni e ad approfondire concetti di osteopatia, seguendo corsi specializzanti. Ho così integrato nella mia pratica osteopatica anche le tecniche di coppettazione, taping elastico e miofibrolisi. COS'È L'OSTEOPATIA? Si tratta di una terapia manuale, che si prende cura della persona non solo sul piano biomeccanico (ossa e muscoli) ma anche su quello sistemico/viscerale (sistema nervoso, cardiocircolatorio, respiratorio, digerente, ecc.). II concetto di corpo come unità, la ricerca della causa del dolore, e l’assenza di protocolli, sono solo alcune delle nozioni cardine che hanno catturato la mia attenzione. Il trattamento osteopatico è una terapia di prevenzione, che si pone l’obiettivo di far raggiungere alla persona la sua massima espressione di salute. In condizione di dolore, la manipolazione non si incentra sulla zona dolente, ma si va alla ricerca della causa scatenante attraverso test e anamnesi. L’intento dell’osteopatia, infatti, non è quello di trattare il dolore, bensì quello di agevolare il corpo nel suo processo di auto-guarigione. IL MIO PROGETTO
Durante il primo lockdown, insieme alla mia ragazza, abbiamo avuto tempo di organizzare e cominciare una nuova avventura. Avendo studiato marketing e avendo fatto dei corsi specifici per il social media marketing, mi ha aiutato ad aprire la mia pagina FB, il cui scopo è quello di farmi conoscere e mostrare la mia idea di osteopatia e multidisciplinarietà: ogni mese propongo un tema e lo analizzo sotto vari aspetti, interpellando diversi professionisti. Proprio durante l’approfondimento di uno di questi temi, ho avuto la fortuna di incontrare Tiziana. Insieme abbiamo creato dei contenuti che mostrano la sinergia tra osteopatia e arte. Spesso noi osteopati veniamo erroneamente soprannominati gli “aggiusta ossa” o scambiati per “stregoni”, ma l’osteopatia è molto di più. Grazie a questo progetto sto cercando di mostrare come la medicina osteopatica sia più vicina alle persone di quanto si creda e come sia in grado di assecondare e modularsi in base alle esigenze del paziente: i benefici derivanti dal trattamento osteopatico sono molteplici, come molteplici sono i campi di applicazione nella vita di tutti i giorni.

Per concludere il tema del mese, vorrei motivare la scelta dell’argomento. Il rapporto che viene a crearsi con il pazien...
30/07/2021

Per concludere il tema del mese, vorrei motivare la scelta dell’argomento. Il rapporto che viene a crearsi con il paziente è di fiducia e collaborazione: l’obiettivo di salute ed equilibrio può essere raggiunto solo insieme, grazie anche alla modifica di determinate scorrette abitudini e soprattutto a una buona comunicazione. È qui che interviene la del proprio corpo: è importante essere in grado di sentire il cambiamento e di descrivere più nello specifico il disagio che si sta vivendo.

Il percorso osteopatico aiuta molto a “ricongiungersi” al proprio corpo. Se associato a una corretta attività sportiva, si raggiungono livelli di consapevolezza molto profondi.

La   si allena e migliora curando il proprio corpo. L’esercizio fisico, oltre a mantenerci sani e in forma, è utile per ...
27/07/2021

La si allena e migliora curando il proprio corpo. L’esercizio fisico, oltre a mantenerci sani e in forma, è utile per conoscere meglio il corpo, i suoi movimenti, le sue potenzialità e i suoi limiti.
Oltre all’attività sportiva, anche semplici esercizi svolti con estrema coscienza e concentrandosi sull’ascoltarsi e sull’eseguire il corretto range di movimento, permettono di accorgersi in anticipo di eventuali problematiche che, se trascurate, possono evolversi in dolori.

Nei post precedenti sono stati citati diversi gesti quotidiani che ripetiamo senza prestare attenzione. Sono proprio que...
22/07/2021

Nei post precedenti sono stati citati diversi gesti quotidiani che ripetiamo senza prestare attenzione. Sono proprio questi gesti a spingermi a instaurare un rapporto di collaborazione con i miei pazienti: è fondamentale che la persona sia in grado di auto valutarsi, perché grazie alla si sente più coinvolta durante il trattamento e i risultati sono migliori.
Quando una persona si conosce, oltre a saper gestire meglio il corpo nella vita quotidiana, sa anche riconoscere il momento in cui il corpo necessità di un trattamento di riequilibrio.

Vi siete mai soffermati ad ascoltare e regolare il vostro respiro? Osservo sempre il ritmo e la profondità degli atti re...
19/07/2021

Vi siete mai soffermati ad ascoltare e regolare il vostro respiro? Osservo sempre il ritmo e la profondità degli atti respiratori dei miei pazienti. La maggioranza non si rende conto di vivere in “apnea”… per questo motivo dedico alcuni minuti a respirazioni ritmate e profonde.
Spesso ci si agita perché non si riesce a fare una corretta respirazione diaframmatica: prendiamo aria e gonfiamo solo il torace. Invece dovremmo concentrarci sulla respirazione addominale per rilassare le tensioni a livello della schiena e migliorare la motilità intestinale. La ha origine nei nostri gesti vitali che possiamo controllare, ma il ritmo frenetico della nostra vita ci ha allontanato dal prenderci cura di noi stessi.

Digrignare e serrare - quando siamo stressati, molto concentrati o stanchi, è normale scaricare le tensioni sui denti. L...
15/07/2021

Digrignare e serrare - quando siamo stressati, molto concentrati o stanchi, è normale scaricare le tensioni sui denti. La contrazione continua dei muscoli masticatori, però, influisce non solo sull’integrità del dente, ma danneggia anche la nostra postura.
Il trattamento osteopatico include tecniche per rilasciare la tensione a livello della bocca e migliorare la tensione e il movimento della mandibola. In un percorso di del proprio corpo è fondamentale riconoscere lo stato della bocca, perché ha molta influenza sulla nostra posizione. Chi stringe molto i denti, accusa stati cronici di cervicalgia, dolori alle spalle, tensioni e pesantezza generalizzati. Oltre a modificare lo stato tensivo della muscolatura, agisce anche sull’equilibrio spostandolo in avanti - un equilibrio anteriore crea uno sbilanciamento antero-posteriore con conseguenti adattamenti posturali. Il concetto di corpo come unità emerge come una costante e risulta fondamentale una buona consapevolezza per raggiungere il traguardo di prevenzione.

Quando siete alla guida, davanti al computer, in una riunione, a lezione - vi siete mai soffermati a pensare in quale po...
12/07/2021

Quando siete alla guida, davanti al computer, in una riunione, a lezione - vi siete mai soffermati a pensare in quale posizione si trova la vostra testa?
Solitamente, se siamo in piedi, il nostro corpo fa in modo di farci mantenere lo sguardo parallelo al pavimento, in modo da avere una percezione corretta della profondità e migliorare il nostro equilibrio. Quando siamo seduti, invece, questo viene a mancare.
È molto importante aumentare la propria per imparare ad auto-correggersi, ad ascoltarsi e a evitare di assumere posizioni di riposo che creano potenziali infiammazioni. La prevenzione comincia da noi - quando siamo attenti e rispettiamo il nostro corpo.

“Mattia, mi sento tutto storto”.Mi capita spesso che un paziente riconosca di essere fuori asse e abbia la   di tenere u...
08/07/2021

“Mattia, mi sento tutto storto”.
Mi capita spesso che un paziente riconosca di essere fuori asse e abbia la di tenere una posizione errata, soprattutto per quanto riguarda le aree della colonna vertebrale e delle spalle. Se non sono in posizione corretta, infatti, solitamente il paziente mi descrive una sensazione di chiusura delle spalle, con conseguente accentuazione della curva dorsale, e di rigidità e compressione della colonna vertebrale, con conseguente pesantezza nell’elevazione delle spalle.
Migliorando la posizione e lavorando sulle disfunzioni che si sono create, l’elasticità e la mobilità vengono associate subito a leggerezza e facilità di movimento.

La postura e l’equilibrio sono i primi argomenti che solitamente i pazienti desiderano affrontare con me. Per questo mot...
05/07/2021

La postura e l’equilibrio sono i primi argomenti che solitamente i pazienti desiderano affrontare con me. Per questo motivo nei test iniziali concentro la mia attenzione soprattutto sull’appoggio plantare e sullo schema del passo.
Spesso già dopo la prima manipolazione è possibile apprezzare un cambiamento: il paziente si accorge di una maggior stabilità e di un appoggio plantare più ampio. È così che comincia il percorso di prevenzione e del proprio corpo.

 The relationship I try to establish with the patient is one of collaboration. Communication is fundamental to make the ...
01/07/2021


The relationship I try to establish with the patient is one of collaboration. Communication is fundamental to make the osteopathic treatment more personalised. Awareness of one's own body is the basis for an effective relationship of exchange.
In this month I will talk about the most common experiences of the patient's awareness of his own body. Stay tuned!


Il rapporto che cerco di instaurare con il paziente è di collaborazione. La comunicazione è fondamentale per rendere il percorso osteopatico sempre più personalizzato. La del proprio corpo è la base per poter instaurare un efficace rapporto di interscambio.
In questo mese parlerò delle esperienze più comuni di presa di coscienza del proprio corpo da parte del paziente. Stay tuned!

Il   è uno sport completo, che coinvolge il sistema cardio-respiratorio e sfrutta la potenza espressa dal sistema biomec...
28/06/2021

Il è uno sport completo, che coinvolge il sistema cardio-respiratorio e sfrutta la potenza espressa dal sistema biomeccanico. I movimenti sono asimmetrici, ripetitivi e potenti - e questo lo rende un’attività molto usurante.
Per mantenere una corretta postura e ridurre le possibilità di infortuni, è consigliabile intraprendere un percorso preventivo osteopatico in aggiunta all’esecuzione di esercizi compensatori. Per questo motivo è stata creata - in collaborazione con il Tennis Club Bolzano/Bozen - una convenzione di cui potranno beneficiare tutti i soci del circolo. Per maggiori informazioni, non esitate a contattarmi!

Quando si decide di praticare attività sportiva, è sempre buona abitudine fare un riscaldamento. Anche nel   è caldament...
24/06/2021

Quando si decide di praticare attività sportiva, è sempre buona abitudine fare un riscaldamento. Anche nel è caldamente consigliato, ad esempio, effettuare movimenti senza racchetta per preparare il corpo al gioco.
La prima fase di riscaldamento con esercizi senza racchetta si pone l’obiettivo di migliorare la mobilità e di riscaldare l’articolazione, favorendone la circolazione e preparando tendini e legamenti allo stress a cui andranno in contro. Inoltre, è molto importante scaldare anche le caviglie e concentrarsi sulla mobilità dell’articolazione scapolo omerale e del bacino, avendo un occhio di riguardo per le anche. Una volta terminata la prima fase, si può cominciare a eseguire movimenti a vuoto con la racchetta, per poi introdurre gradualmente la pallina.

Il riscaldamento permette di prevenire quegli sgradevoli infortuni, che ci costringono a restare fermi per diverse settimane. Perciò è meglio ritagliarsi 15 minuti di riscaldamento che essere costretti a bordo campo per recuperare dall’infortunio.

Ricordo che le prime parole del mio maestro di   sono state: “La racchetta è il prolungamento della mano”. Chi partecipa...
21/06/2021

Ricordo che le prime parole del mio maestro di sono state: “La racchetta è il prolungamento della mano”. Chi partecipa quindi al movimento dell’arto superiore? Analizziamolo più in dettaglio: la mano stringe il ma**co della racchetta; il polso si irrigidisce; gomito-spalla-scapola e clavicola collaborano; colonna vertebrale-bacino e gamba aumentano la potenza del colpo. Ogni singolo colpo coinvolge le fasce muscolari dalla mano al piede, comprese le articolazioni.

Focalizzandoci sull’arto superiore, ecco come la disfunzione di una singola articolazione possa compromettere la corretta esecuzione del movimento, andando a creare compensi che nel lungo periodo sfociano in infiammazioni. L’infiammazione più conosciuta è il gomito del tennista. 

L’obiettivo dell’osteopata è quello di verificare l’armonia del movimento e il trattamento si focalizza principalmente sulla catena cinetica che concorre nel movimento. Ecco perché spesso ci si concentra su altre zone, quali il polso o l’articolazione scapolo omerale, che possono riflettere il loro blocco a livello del gomito.

Every stroke (from the serve to the forehand and backhand) involves the joints of the spine. It is therefore necessary t...
17/06/2021

Every stroke (from the serve to the forehand and backhand) involves the joints of the spine. It is therefore necessary to ensure that the back has the correct mobility and elasticity.
In repeated strokes during training or a game with friends, our vertebrae continue to rotate, flex and compress. This can lead to lumbar muscle inflammation or acute blockages. Fortunately, thanks to osteopathic manipulation, you can recover and get back to enjoying yourself quickly.
To prevent the possibility of injury, we recommend that you include sessions without a racket in your training to create a strong, stable and elastic body. As is an asymmetrical sport, remember that compensatory exercise is necessary.

Ogni colpo (dal servizio, al dritto e al rovescio) coinvolge le articolazioni della colonna vertebrale. Bisogna quindi garantire alla schiena una corretta mobilità ed elasticità.
Nei colpi ripetuti durante un allenamento o una partitella con gli amici le nostre vertebre continuano a ruotare, flettersi e subire compressioni. È quindi possibile incappare in infiammazioni muscolari lombari o blocchi acuti. Per fortuna, grazie alle manipolazioni osteopatiche, si riesce a recuperare e a tornare a divertirsi in tempi rapidi.

Il suggerimento per prevenire la possibilità di andare incontro a infortuni, è quello di includere nell’allenamento anche sessioni senza racchetta, in modo da creare un corpo forte, stabile ed elastico. Essendo il uno sport asimmetrico, ricordatevi che è necessario svolgere dell'esercizio fisico compensatorio.

While in   the lower limbs are subject to acute pathologies as a result of direct trauma, the upper limbs suffer from pa...
14/06/2021

While in the lower limbs are subject to acute pathologies as a result of direct trauma, the upper limbs suffer from pathologies of a chronic nature. Constant and repeated movement over a long period of time creates functional overloads, inflaming muscles, tendons and joints.

The shoulder is the worst affected area, with rotator cuff injuries and impingement syndrome. Intense training, excessive loads, and lack of recovery time are the main causes of tendon inflammation, causing a state of pain both in motion and when stationary, and affecting the degree of mobility of the joint.

The risk factors for shoulder injuries are: incorrect movement of the technical gesture, scapular dyskinesia, joint instability, and muscular imbalance.

Se nel gli arti inferiori sono soggetti a patologie acute in seguito a traumi diretti, gli arti superiori invece soffrono di patologie di natura cronica. Il movimento costante e ripetuto a lungo crea sovraccarichi funzionali, andando a infiammare muscoli, tendini e articolazioni.

La spalla è il distretto maggiormente colpito, con lesioni alla cuffia dei rotatori e sindrome da impingement. Gli allenamenti intensi, i carichi eccessivi e la mancanza di tempi di recupero, sono le principali cause che portano a infiammazioni tendinee, provocando uno stato di dolore sia in movimento che da fermo, e intaccando il grado di mobilità dell’articolazione.

I fattori di rischio di infortuni alla spalla sono riconducibili a: errato movimento del gesto tecnico, discinesia scapolare, instabilità dell’articolazione, e disequilibrio della muscolatura.

Jumping, changing direction, sliding - during a   match our ankles are put to the test. The foot joint must therefore ab...
10/06/2021

Jumping, changing direction, sliding - during a match our ankles are put to the test. The foot joint must therefore absorb multiple pressures, constantly suffering micro-trauma or sometimes direct trauma that forces us to stop.
From an osteopathic point of view, it is very important to treat the sprain of the ankle taking into account all the compensations it causes in a chain on the leg, causing dysfunctions of the pelvis and consequently of the spinal column. During recovery, the osteopath is concerned not only with restoring balance and stability to the injured foot, but also with assessing the gait pattern and antalgic attitudes related to the sprain. As I always remind you, our body is a unit and a state of balance is needed to make a correct and precise movement. All tennis strokes start from the foot and then explode into the racket!

Saltare, cambiare direzione, scivolare - durante un match di le nostre caviglie sono messe a dura prova. L’articolazione del piede deve quindi assorbire molteplici pressioni, subendo costantemente micro-traumi o a volte traumi diretti che ci obbligano a uno stop.
Da un punto di vista osteopatico, è molto importante trattare la distorsione della caviglia tenendo conto di tutti i compensi che provoca a catena sulla gamba, causando disfunzioni del bacino e di conseguenza della colonna vertebrale. Durante il recupero, l’osteopata si preoccupa non solo di riportare equilibrio e stabilità al piede infortunato, ma anche di valutare lo schema del passo e gli atteggiamenti antalgici legati alla distorsione. Come vi ricordo sempre, il nostro corpo è un’unità e c’è bisogno di uno stato di equilibrio per effettuare un movimento corretto e preciso. Tutti i colpi del tennis partono dal piede per poi esplodere nella racchetta!

  is a beautiful, elegant and exciting sport that requires energy, grit and a lot of sweat. It not only engages our musc...
07/06/2021

is a beautiful, elegant and exciting sport that requires energy, grit and a lot of sweat. It not only engages our muscular system, but also - and above all - our cardiovascular system.
It can be practised at any age with different strengths and rhythms, but one must be careful of the injuries that can often occur. The most affected are the lower limbs, followed by the spine, knees and shoulders.
In the next post, we will look at one of the most common injuries and its consequences.

Il è uno sport bellissimo, elegante ed emozionante, che richiede energia, grinta e tanto sudore. Non solo impegna il nostro sistema muscolare, ma anche - e soprattutto - quello cardiovascolare.
Lo si può praticare a tutte le età con forza e ritmi diversi, ma bisogna comunque stare attenti agli infortuni che spesso si possono verificare. I più colpiti sono gli arti inferiori, seguiti da colonna vertebrale, ginocchia e spalle.
Nel prossimo post, analizzeremo uno degli infortuni più comuni e le sue conseguenze.

 The warm and sunny weather is finally back, along with the desire to be outdoors and get active.
This month I'm focusin...
03/06/2021


The warm and sunny weather is finally back, along with the desire to be outdoors and get active.

This month I'm focusing on : we'll talk about the most common injuries and prevention. Follow me every Monday and Thursday to find out more about this interesting topic!


Finalmente il caldo e le belle giornate di sole sono tornate, insieme alla voglia di stare all’aria aperta e fare attività fisica.
Questo mese punterò il focus sul : parleremo degli infortuni più comuni e di prevenzione. Seguitemi ogni lunedì e giovedì per scoprirne di più su questo interessante tema!

It is the simple, involuntary gestures that are fundamental to our lives.   is certainly one of them. We often forget it...
31/05/2021

It is the simple, involuntary gestures that are fundamental to our lives. is certainly one of them. We often forget its importance and pay little attention to it. It only takes 5 minutes of breathing exercises a day to improve the quality of our breathing.
Diaphragmatic breathing helps us to improve the depth of our breath, releasing the tension that is created in the back and shoulders. 
Lie on your back, gather your legs together and try to concentrate by inhaling through your nostrils, inflating your abdomen, and exhaling through your mouth. Try to give a slow rhythm to your breathing, trying more and more to expand and take in air.
 You can also do short apneas (inspiratory or expiratory) to improve elasticity and the amount of air inhaled.
 This is a good practice to propose in the evening to relax and get to sleep!

Sono i gesti semplici e involontari quelli che risultano essere fondamentali per la nostra vita. La è sicuramente uno di questi. Spesso ci dimentichiamo della sua importanza, dedicandole poca attenzione. Bastano 5 minuti di esercizi di respirazione al giorno per migliorare la qualità del nostro respiro.

La respirazione diaframmatica ci aiuta a migliorare la profondità del respiro, sciogliendo le tensioni che si creano a livello della dorsale e delle spalle. Sdraiatevi supini, raccogliete le gambe e provate a concentrarvi inspirando dalle narici, gonfiando l’addome, ed espirando dalla bocca. Cercate di dare un ritmo lento agli atti respiratori, provando sempre più a espandere e prendere aria.
 Potete fare anche delle brevi apnee (inspiratorie o espiratorie) per migliorare l’elasticità e la quantità d’aria inalata.
 È un’ottima pratica da proporre la sera per rilassarsi e prendere sonno!

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Bolzano

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Sono Mattia Zanni, nato a Bolzano. Le attività sportive hanno sempre rivestito un ruolo molto importante nella mia crescita. Sin da piccolo, infatti, con la mia famiglia ho praticato diverse discipline in base alla stagione: dallo sci alla mountain bike, alle escursioni in montagna, al tennis… Lo sport mi ha trasmesso valori come l’impegno, la dedizione, il sacrificio e il gioco di squadra. La manualità, invece, mi è stata tramandata dai miei nonni, con i quali ho trascorso fortunatamente molto tempo. Con loro mi sono divertito facendo giardinaggio, piccole attività di manutenzione in casa e lavoretti vari. Il fatto di essere una persona sempre in movimento ha alimentato il mio interesse verso la scienza del corpo umano. È per questo che sono rimasto affascinato dalla chiave di lettura che dà la medicina osteopatica: mi ritrovo molto, infatti, nella massima “LA VITA È MOVIMENTO, IL MOVIMENTO È VITA” espressa dal padre fondatore dell’osteopatia, Andrew Taylor Still.

Il mio percorso formativo…

Ho così deciso di frequentare il corso quinquennale a tempo pieno presso l’Istituto Superiore di Osteopatia di Milano, conseguendo nel 2013 il diploma in osteopatia. Nello stesso anno, sono entrato a far parte del Registro Osteopati d’Italia (ROI). Terminati gli studi, sono rientrato in Alto Adige e ho aperto il mio studio privato. Nel 2014 ho inoltre avviato una proficua ed entusiasmante collaborazione con l’Hotel Palace di Merano. Ogni anno mi dedico ad ampliare il mio bagaglio di tecniche e nozioni e ad approfondire concetti di osteopatia, seguendo corsi specializzanti. Ho così integrato nella mia pratica osteopatica anche le tecniche di coppettazione, taping elastico e miofibrolisi.

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