25/11/2025
La Presidente dell’Ordine di Bolzano, Francesca Schir, è intervenuta in data odierna alla Camera dei Deputati per contribuire alla Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La violenza contro le donne non è un fatto di cronaca.
È il prodotto di un sistema che educa al possesso, alla colpa, al silenzio.
Quando una donna viene uccisa, ferita, umiliata, non è “impazzito qualcuno all’improvviso”: è il punto estremo di una cultura che per anni ha tollerato battute, controllo, umiliazioni, minacce, colpevolizzazioni.
Per questo non possiamo più permetterci di parlare di casi isolati, né di “mostri”: dobbiamo avere il coraggio di guardare al sistema che li rende possibili.
Educare al rispetto significa proprio questo:
entrare nelle scuole, nei servizi, negli spazi digitali;
dare ai ragazzi parole per nominare i confini, il consenso, la cura;
costruire reti che non li lascino soli quando hanno paura o stanno male.
Oggi, però, quasi un adolescente su due in un momento di ansia o tristezza non cerca un adulto: cerca un algoritmo. L’Intelligenza Artificiale risponde subito, sempre, senza giudicare. Ma non pensa con lui, non lo vede davvero, non si prende cura del suo vissuto. Rischia di illudere di essere in relazione, mentre in realtà allarga la solitudine.
Il nostro compito è chiaro:
🔹 rendere gli spazi di ascolto psicologico accessibili, stabili, quotidiani;
🔹 riportare al centro la relazione umana come risorsa più affidabile per crescere;
🔹 trasformare il rispetto da slogan a garanzia concreta, soprattutto per chi oggi vive sotto minaccia, online e offline.
Finché una sola donna dovrà avere paura, nessuno di noi sarà davvero libero.
Educare al rispetto non è un “tema”: è una responsabilità pubblica, comune, urgente.