Aido Comunale Bolzano Bozen

Aido Comunale Bolzano Bozen Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Aido Comunale Bolzano Bozen, Medicina e salute, Via Dolomiti 14, Bolzano.

"Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule”

“Vereinigung für die Organ-, Gewebe und Zellenspende"

❤️‍🩹✨"La donazione degli organi può salvare vite umane”✨❤️‍🩹

❤️‍🩹✨"Organspende kann Leben retten"✨❤️‍🩹

28/11/2025

🖤 Black Friday? Non per gli organi!
Il 28 novembre parte ufficialmente il , ma mentre tutti cercano offerte e sconti, c’è qualcosa che non ha prezzo: la vita.
Per diventare donatore non serve aspettare gli sconti: puoi farlo gratuitamente in 5 modi diversi!
1️⃣ All’ANAGRAFE del Comune
2️⃣ Iscrivendoti ad AIDO
3️⃣ Presso gli sportelli ASL di riferimento
4️⃣ Compilando il TESSERINO BLU del Ministero della Salute
5️⃣ Scrivendo di tuo pugno una dichiarazione su un foglio bianco

Diventare donatore è un gesto gratuito, semplice e potente: può salvare più vite di qualsiasi promozione.

Cosa ne pensi della donazione? Scrivi la risposta nei commenti!

25/11/2025

Donami un fiore non paura e terrore.
Ferma il dolore,donami solo amore❤️

Il Gruppo Comunale AIDO non si ferma e vi aspetta numerosi per la mostra collettiva di pittura 🖼️ 🧑‍🎨 🎨. ➡️SABATO 29/11 ...
25/11/2025

Il Gruppo Comunale AIDO non si ferma e vi aspetta numerosi per la mostra collettiva di pittura 🖼️ 🧑‍🎨 🎨.

➡️SABATO 29/11 - inaugurazione🔎👀

➡️DOMENICA 30/11 - asta di beneficenza delle opere esposte🎁📯

E il brindisi non mancherà....🥂🤩

A presto, ti aspettiamo!!!☺️

🇩🇪: Die AIDO Gemeindegruppe macht keine Pause und erwartet euch zahlreich zur gemeinschaftlichen Kunstausstellung 🖼️🧑‍🎨🎨.

➡️ SAMSTAG, 29. November – Eröffnung 🔎👀

➡️ SONNTAG, 30. November – Wohltätigkeitsauktion der ausgestellten Werke 🎁📯

Und auch auf den “Brindisi” müsst ihr nicht verzichten… 🥂🤩

Bis bald, wir warten auf Euch!👋🏻🤩

24/11/2025

Da Atene a Torino senza mai smettere di ba***re: 1600km e 8 ore di viaggio.
Il cuore di una donatrice greca, segnalato dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte, è stato prelevato ad Atene dall’équipe delle Molinette e inserito in una macchina di perfusione che ne ha ripristinato e mantenuto l’attività cardiaca. Così l’organo ha potuto affrontare il viaggio verso Torino sempre battente.

Arrivato alle Molinette, il cuore è stato impiantato mentre continuava a pulsare, senza mai essere fermato, grazie al lavoro congiunto delle équipe cardiochirurgiche, anestesiologiche e di terapia intensiva.
Questo è il secondo intervento registrato in Italia, il primo era avvenuto a Padova e offre nuove prospettive ai pazienti in attesa, confermando l’eccellenza della rete trapiantologica nazionale.

AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

24/11/2025
24/11/2025

DONAZIONI ORGANI: TRE ECCEZIONALI PRELIEVI MULTIORGANO (CUORE, FEGATO, RENI E CORNEE) ESEGUITI IN POCHI GIORNI DA TRE GENEROSI DONATORI

Tre eccezionali prelievi multiorgano a seguito di tre accertamenti di morte cerebrale sono stati eseguiti nelle tre rianimazioni dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico - San Marco” di Catania a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro.
Si tratta di un risultato straordinario che conferma l’impegno costante dell’azienda nel campo della donazione e del trapianto di organi e tessuti.
Le équipes dell’Ismett di Palermo hanno effettuato il prelievo di cuore, fegato e reni; mentre, le équipes della Clinica Oculistica del Policlinico diretta da Teresio Avitabile e dell’Unità Operativa Semplice dell’ospedale San Marco con il responsabile Davide Scollo, hanno provveduto al prelievo delle cornee.
A rendere possibile questo traguardo significativo è stata la generosità dei donatori, accumunati, oltre che dalla grave e prematura scomparsa dovuta a gravi patologie cerebrali acute, dalla scelta espressa in vita, di destinare i propri organi a persone in attesa di trapianto.
Un gesto di grande umanità e altruismo, al quale il commissario straordinario, Giorgio Giulio Santonocito, rivolge il più sentito ringraziamento, esteso con gratitudine anche alle famiglie che, in un momento di profondo dolore, hanno confermato la volontà dei loro cari.
"La donazione è uno dei gesti di solidarietà e altruismo migliori che una persona possa compiere. Questi generosi donatori hanno certamente aiutato altri pazienti a proseguire la propria vita, a ritrovare quella serenità negata da terribili malattie che non lasciano speranza se non dopo il trapianto. Pertanto sento forte il dovere di invitare tutta la popolazione a riflettere e a esprimere la propria volontà alla donazione, una scelta di responsabilità civile che può salvare altre vite", ha commentato il commissario.
Il complesso percorso di donazione è stato seguito e curato dal coordinatore aziendale trapianti Alessandro Conti, in raccordo con il Centro Regionale Trapianti e dalle équipes delle due Unità Operative di Anestesia e Rianimazione dirette da Paolo Murabito e dell’UOC Anestesia e Rianimazione diretta da Ettore Panascia.
Questo risultato rappresenta un segnale incoraggiante per il coordinamento aziendale trapianti, soprattutto dopo un semestre dell’anno particolarmente difficile, caratterizzato da un numero elevato di osservazioni di morte cerebrale ma un altrettanto elevato tasso di opposizione alla donazione. Una tendenza che, purtroppo, riflette un fenomeno diffuso in molti ospedali siciliani.

24/11/2025

Donazioni e trapianti 2025: rete in crescita, sfida culturale aperta.
Condividiamo l’intervista a Giuseppe Feltrin, direttore del Centro Nazionale Trapianti donazioni in aumento con un forte recupero del Sud, crescita delle donazioni a cuore fermo e progetti su IA e big data per migliorare qualità e processi. Resta decisivo lavorare sull’informazione ai cittadini, soprattutto ai più giovani.

Nel 2025 le donazioni d’organo crescono in tutto il Paese, con un deciso recupero del Sud e un aumento del 45% delle donazioni a cuore fermo. Il Centro Nazionale Trapianti punta su organizzazione, ricerca e intelligenza artificiale per rafforzare la rete. Ma la vera sfida, spiega il direttore, resta quella culturale: capire perché molti giovani scelgono di non donare
23 OTT - Crescono le donazioni d’organo, si riduce la forbice tra Nord e Sud e la rete trapianti italiana si conferma ancora una volta tra le più efficienti d’Europa.
È il bilancio del 2025 per il sistema trapianti italiano, che continua a migliorare grazie a una solida organizzazione e a una rete clinica capillare. Ma accanto a successi tecnici, ai quali si affiancano nuovi progetti su intelligenza artificiale e big data che rendono il sistema sempre più performante, resta aperta una sfida culturale: capire perché una parte crescente di cittadini, soprattutto giovani, sceglie di non esprimersi o di opporsi alla donazione.

A distanza di un anno e mezzo dall’ultimo confronto con il responsabile del Centro Nazionale Trapianti, Giuseppe Feltrin, Quotidiano Sanità ha voluto puntare i riflettori sui risultati raggiunti e sulle prospettive future.
Direttore, la mappa dell’Italia mostra un Sud sta che diventando sempre più “verde”. Cosa significa concretamente?
Significa che le regioni meridionali stanno aumentando in modo significativo l’attività di donazione. È un dato che ci rende orgogliosi perché fino a pochi anni fa la mappa dell’Italia mostrava un Sud in grande difficoltà. Oggi, invece, in particolare Lazio e Campania, ma anche Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia stanno crescendo, mentre paradossalmente qualche regione del Nord ha rallentato il passo. Certo, non abbiamo ancora raggiunto la media nazionale - che si attesta intorno a 55 donatori per milione di popolazione - ma il trend è positivo. E se guardiamo le frecce in salita dei nostri grafici, la direzione è chiara: il divario si sta colmando.

A cosa si deve questo miglioramento?

Oltre all’iniziativa di alcune regioni come Puglia e Campania, sempre in sinergia con il Cnt, questo miglioramento è il frutto di un lavoro strutturato condotto capillarmente dalla task force nazionale itinerante istituita un anno fa. Un pool di esperti che ha lavorato a stretto contatto con le Regioni. Siamo andati negli ospedali, negli assessorati, nelle direzioni sanitarie, per riscrivere insieme i modelli organizzativi e migliorare la risposta operativa. Un lavoro inter pares formidabile: dove abbiamo trovato disponibilità e voglia di cambiamento, i risultati si sono visti. Perché, lo voglio ricordare, dietro ogni donatore ci sono decine di professionisti che lavorano in sinergia: se la macchina organizzativa è efficiente, i risultati arrivano.
Tra i dati più positivi c’è quello delle donazioni a cuore fermo. Quanto è cresciuta questa attività?
Molto. Rispetto al 2024, abbiamo registrato un +45% di donazioni a cuore fermo. Oggi rappresentano circa il 21% dei trapianti totali, con una proiezione di oltre 900 trapianti a fine anno, contro i 622 dell’anno scorso. Nel 2025 si sono aggiunte anche Basilicata, Puglia e Friuli Venezia Giulia. Tirando le somme siamo arrivati a più di 100 Centri in Italia che effettuano questo tipo di donazione. E questo con una regola più restrittiva rispetto ad altri Paesi: in Italia l’accertamento di morte a cuore fermo richiede 20 minuti di osservazione, contro i 5 minuti medi europei. Nonostante questo, i risultati clinici dei nostri trapianti sono tra i migliori in Europa.

L’Italia è spesso citata come modello di rete. Quanto contano le collaborazioni internazionali?
Contano moltissimo. L’Italia oggi presiede Foedus, la piattaforma che consente lo scambio di organi tra 24 Paesi europei.
Nel 2024 abbiamo gestito 559 offerte e realizzato 225 trapianti in più rispetto a quelli che si sarebbero potuti fare restando nei confini nazionali. È un esempio concreto di solidarietà e di rete clinica transnazionale. Io per i prossimi due anni guiderò la European Donation and Transplant Coordination Organisation. Inoltre stiamo partecipando a un nuovo progetto europeo per estendere lo scambio di reni in modalità crossover, da Italia, Spagna e Portogallo fino ai Paesi del Nord Europa.

Nonostante i progressi, resta aperta la questione delle opposizioni. Che cosa emerge dai dati?
Sì, è vero. Stiamo osservando un aumento delle opposizioni in vita, soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 35 anni. Per questo motivo abbiamo promosso un’indagine demoscopica nazionale, in collaborazione con Noto Sondaggi, per capire le motivazioni di chi non si esprime o sceglie il “no”.
Vogliamo uscire dalla percezione soggettiva e costruire le nostre campagne su basi scientifiche, con dati e analisi precise. L’obiettivo è capire cosa manca: informazione, fiducia, comprensione del significato del dono? Solo conoscendo questi elementi potremo impostare strategie di comunicazione più mirate ed efficaci.

Ci sono già iniziative in corso su questo fronte?
Sì. Abbiamo lavorato molto con Scuola.net, andando direttamente nelle scuole e sui social, per parlare con i ragazzi in modo chiaro e concreto. Abbiamo partecipato a eventi con le Frecce Tricolori, durante il loro show con i nostri gazebi abbiamo raggiunto decine di migliaia di persone, e sostenuto la diffusione del documentario “Effetto Nicholas” su RaiPlay, un racconto toccante del valore della donazione.
Inoltre, con Sport e Salute, stiamo costruendo un percorso per portare questi temi anche nel mondo sportivo. Tutte attività che servono a contrastare le fake news e le informazioni distorte che, purtroppo, circolano ancora molto.

Un’altra novità è l’uso dell’intelligenza artificiale nel sistema trapianti. Come si sta muovendo il Cnt?
Abbiamo avviato un progetto internazionale di ricerca sull’utilizzo del machine learning nei trapianti di fegato.
Parallelamente stiamo formando il nostro personale per applicare l’IA anche ai dati del Sistema Informativo Trapianti, che contiene tutti i dati dal donatore al ricevente. Si tratta di un vero e proprio big data nazionale, che vogliamo utilizzare per analisi predittive e per migliorare la qualità dei processi, sempre nel rispetto delle norme Gdpr.
È un’evoluzione naturale per un sistema che da anni si fonda su efficienza e tracciabilità.

Recentemente avete introdotto anche la possibilità di utilizzare organi da donatori con epatite C. Che impatto avrà?
Un impatto molto positivo. Grazie alla collaborazione con Aifa e Istituto Superiore di Sanità, oggi possiamo trapiantare organi provenienti da donatori con epatite C su riceventi non infetti, grazie a farmaci antivirali ad efficacia quasi totale.
Questo ci permette di aumentare il numero di organi disponibili e di recuperare donazioni che prima non potevano essere utilizzate. Parliamo di terapie con un’efficacia di oltre il 99%: un passo avanti enorme, sia clinico che etico.

Sul piano europeo, quali saranno i prossimi sviluppi normativi?
In sede di Commissione Europea, stiamo lavorando alla nuova direttiva sulle sostanze di origine umana, che riguarda cellule, tessuti, PMA e microbiota. L’obiettivo è duplice: tutelare maggiormente i donatori e alzare gli standard di qualità e sicurezza dei centri che operano in questo settore a favore dei riceventi. È un passaggio importante, che contribuirà a uniformare le regole e rafforzare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento nel panorama europeo.

Direttore, guardando a questi risultati, possiamo dire che l’Italia sta chiudendo il gap tra Nord e Sud?
Sì, possiamo dirlo. Il lavoro non è finito, ma la direzione è chiara. In passato molte aree del Sud erano “bianche” nella mappa delle donazioni, oggi non più. È la prova che quando si lavora insieme - Stato, Regioni, professionisti - e quando si investe sulla formazione e sull’organizzazione, i risultati arrivano. Non si tratta solo di numeri: dietro ogni trapianto c’è una rete di persone che si aiutano, una macchina complessa che funziona in tempo reale. E, soprattutto, c’è una cultura della solidarietà che, se ben comunicata, può far crescere ancora tutto il Paese.

Un’ultima domanda: qual è, secondo lei, il messaggio più importante da trasmettere oggi ai cittadini?
Che la donazione è un gesto di consapevolezza e di fiducia. Per questo vogliamo che ogni cittadino sia messo nelle condizioni di scegliere, sapendo davvero cosa significa dire sì o no. Informazione, trasparenza e partecipazione: sono queste le chiavi per un sistema trapianti che continua a crescere, migliorando se stesso e la vita degli altri.

Ester Maragò

Si è concluso il Compleanno del Gruppo AIDO Comunale! 🎉❤️Un grande ringraziamento a tutti coloro che sono venuti a feste...
23/11/2025

Si è concluso il Compleanno del Gruppo AIDO Comunale! 🎉❤️

Un grande ringraziamento a tutti coloro che sono venuti a festeggiare con noi, ai volontari che hanno reso possibile l’evento e agli ospiti che hanno condiviso con noi questo momento speciale con racconti meravigliosi.
La vostra presenza ha reso la giornata davvero significativa.❤️

Continuiamo insieme a promuovere il valore del dono.☺️

Indirizzo

Via Dolomiti 14
Bolzano
39100

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