Ansia e Insonnia

Ansia e Insonnia Il sonno è l'altra parte della vita, quella che non ci è dato conoscere. Ma la possiamo sognare!

07/07/2025

Dormire d’estate può essere particolarmente difficile per molte persone, e ci sono motivi sia fisiologici che ambientali. Ti spiego perché succede e poi ti do i consigli che darebbe uno psicologo del sonno.

😓 Perché si dorme peggio d’estate?

1. Aumento della temperatura corporea

Il corpo ha bisogno di abbassare la temperatura per addormentarsi. Se l’ambiente è troppo caldo, questo processo viene ostacolato, rendendo più difficile prendere sonno e mantenere un sonno profondo.

2. Maggiore esposizione alla luce

Le giornate più lunghe e l’esposizione prolungata alla luce, soprattutto quella blu di smartphone/tablet, possono ritardare la produzione di melatonina (l’ormone del sonno).

3. Più rumori ambientali

Con finestre aperte, si sentono più facilmente rumori di strada, feste, persone che parlano la notte, ecc.

4. Variazione delle abitudini

D’estate si tende ad andare a letto più tardi, si fanno più aperitivi e si mangia più tardi, tutte cose che alterano il ritmo sonno-veglia.

🧠 Consigli da parte di uno psicologo del sonno per dormire meglio d’estate

1. Mantieni una routine regolare

Cerca di andare a dormire e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei weekend.

2. Abbassa la temperatura della stanza

Usa ventilatori, aria condizionata (con moderazione), tende oscuranti durante il giorno per non far entrare calore, e biancheria da letto leggera e traspirante (cotone o lino).

3. Doccia tiepida prima di dormire

Aiuta ad abbassare la temperatura corporea e rilassare il corpo.

4. Evita pasti pesanti e alcolici la sera

Il metabolismo aumenta la temperatura corporea e l’alcol può disturbare le fasi profonde del sonno.

5. Esporsi alla luce naturale al mattino

Aiuta a sincronizzare il ritmo circadiano. Evita invece la luce artificiale blu la sera.

6. Tecniche di rilassamento

Respirazione profonda, meditazione o body scan prima di dormire per calmare la mente, specialmente se il caldo ti rende irritabile o ansioso.

7. Occhio al pisolino

Se proprio devi dormire di giorno, fallo solo per 20-30 minuti e mai dopo le 15.00.

Buone vacanze a tutti!!

14/06/2025

L’Ordine si categoria: «Contrastare attivamente ogni forma di pregiudizio, esclusione e violenza. Il peso dell’emarginazione e dello stigma colpisce la salute mentale, la qualità della vita, la speranza»

09/06/2025

🌀 ANSIA, INSONNIA E VITE IN SCROLL INFINITO
📱 + 🛋️ = 😵‍💫 + 🌙 (persa)

Viviamo connessi, ma sempre più disconnessi da noi stessi. L’ansia ci accompagna tutto il giorno. La notte ci accoglie con le luci fredde degli schermi e un silenzio interiore assordante.
E il sonno? Rimandato a domani. O dopodomani. O mai.

🔻 Leggi, respira, rifletti 🔻

1. Scrolliamo lo schermo per fuggire dall’ansia, ma finiamo per trovarla sotto le lenzuola.

2. Le notifiche non dormono mai. E, a forza di seguirle, nemmeno noi.

3. Stiamo fermi tutto il giorno, ma nella mente è una maratona continua.

4. Il corpo chiede riposo, lo sguardo resta incollato a uno schermo che non sa cosa sia il buio.

5. La mente in allerta costante non distingue più il giorno dalla notte.

6. Abbiamo sostituito il silenzio della sera con il rumore blu dei display.

7. La sedentarietà svuota il corpo, l’ansia riempie la testa.

8. Più restiamo connessi, più ci disconnettiamo dal nostro bisogno di pace.

9. Dormire è diventato un lusso, ma l’insonnia è il prezzo della nostra iperconnessione.

10. Ogni notte speriamo che il sonno arrivi, ma l’algoritmo ci tiene svegli.

🛑 È tempo di ritrovare il silenzio, il buio e il ritmo del corpo.
💬 Ti ritrovi in queste frasi? Raccontaci la tua esperienza nei commenti 👇
📲 Condividi se anche tu pensi che sia ora di dormire… davvero.

😵‍💫 "Se non dormo abbastanza impazzirò..."Quante volte chi soffre d’insonnia si ripete questa frase?🧠 Ecco allora una cu...
30/05/2025

😵‍💫 "Se non dormo abbastanza impazzirò..."
Quante volte chi soffre d’insonnia si ripete questa frase?

🧠 Ecco allora una curiosità che potrebbe sorprenderti (e rassicurarti).

Nel 1964, Randy Gardner, uno studente californiano di 17 anni, rimase sveglio per 11 giorni di fila (264 ore!) per un esperimento scientifico. E no, non è impazzito, non ha riportato danni cerebrali e si è ripreso completamente dopo una buona dormita. 😴

Certo: era stanco, aveva difficoltà di concentrazione e qualche allucinazione… ma nulla di irreversibile o drammatico. Il suo cervello ha recuperato spontaneamente il sonno perduto nei giorni successivi.

📌 Morale?
Anche se ti sembra di "romperti" per qualche notte in bianco, il corpo sa come compensare, e non c'è motivo di pensare subito al peggio.
👉 L’ansia da insonnia spesso è più faticosa dell’insonnia stessa.

Fidati del tuo corpo: è molto più resiliente di quanto credi. 🌙

22/05/2025

Ti è mai successo di non riuscire a dormire per colpa dell’ansia?

La mente corre, il corpo è stanco, ma il sonno non arriva. È frustrante. E più cerchi di dormire, più ti agiti.
L’ansia influisce sul sonno.
E la mancanza di sonno… peggiora l’ansia.
Un vero circolo vizioso.

Ma c’è una buona notizia: si può interrompere.

Piccoli gesti quotidiani fanno la differenza:

Spegni gli schermi almeno mezz’ora prima di dormire.

Crea una routine serale che ti aiuti a rallentare.

Respira. Anche solo 5 minuti di respiro profondo aiutano a calmare il sistema nervoso.

E se l’ansia è una presenza costante, chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.

Il sonno è uno spazio sicuro dove il corpo si rigenera, la mente si alleggerisce, le emozioni si decantano.
Quando dormiamo bene, affrontiamo le giornate con più lucidità, pazienza e forza.

Non è solo “riposo”: è un atto di cura profonda verso noi stessi.

Vorrei condividere una buona abitudine per un sonno di qualità. Il sonno come la fame è un bisogno fisiologico, mentre i...
15/04/2025

Vorrei condividere una buona abitudine per un sonno di qualità. Il sonno come la fame è un bisogno fisiologico, mentre il comportamento alimentare (mangiare) e il comportamento al sonno (dormire) non sono innati, ma appresi e quindi sarebbe meglio non dare per scontati. Avere una buona routine per addormentarsi è come avere il buon senso di dedicarci al pasto in modo adeguato e non come vuole la la logica del fast food ad esempio. Ognuno di noi necessita di imparare a dormire e quindi vi condivido alcuni dettagli di quello che ho trovato per me funzionale, quindi appreso. Nelle due ore prima di dormire comincio a non utilizzare più il telefono, mi concedo una puntata di una serie in compagnia. Quando mi metto a letto, prima mi stendo su pino con due cuscini, poi dopo un po' che sento il corpo diventare "pesante" tolgo un cuscino e mi dedico di nuovo all'ascolto del mio corpo, osservo alcune tracce di fosfeni (quelle luci brillanti che appaiono quando chiudiamo gli occhi al buio, un po' sfumate, che appaio e a tratti scompaiono) e mi lascio condurre dal loro movimento, finalmente sento una sensazione che mi porta a voltarmi e mettermi di pancia, da lì stringo un po' il cuscino e lentamente perdo coscienza. Quello che vi ho descritto è un percorso che conosco, in altre parole il mio modo di dormire che comincia molto prima di perdere del tutto la coscienza.

21/03/2024

https://www.facebook.com/watch/?v=1155884222456965

Sempre più uomini in crisi
Il 2023 segna un record di accessi per la Consulenza per uomini della Caritas



Alla Consulenza per uomini della Caritas non si sono mai rivolti così tanti clienti come nel 2023: hanno usufruito del servizio 366 uomini, soprattutto tra i 40 e i 60 anni, 101 in più rispetto all’anno precedente. Le principali preoccupazioni riguardano problemi relazionali, crisi di vita o un sovraccarico di richieste. “Spesso hanno a che fare con l’essere padre”, riferisce Guido Osthoff, responsabile del servizio di Consulenza per uomini della Caritas, in una conferenza stampa in vista della festa del papà di domani.



“Sapere che sempre più uomini entrano in crisi può sembrare preoccupante. Tuttavia, rassicura il fatto che cerchino consiglio e aiuto senza tenere tutto dentro di sé, e che parlino con altri uomini dei propri sentimenti, di preoccupazioni e problemi personali, soprattutto quando le cose diventano insostenibili. Era proprio questa l’idea che ha portato alla nascita del servizio di Consulenza per uomini 23 anni fa: parlare da uomo a uomo”, afferma la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer.

Oggi sono più numerosi gli uomini di età compresa tra i 40 e i 49 anni: “Il limite di età si è quindi notevolmente abbassato: in passato la nostra clientela principale apparteneva alla fascia tra i 50-59 anni, ora al secondo posto. Avvicinandosi alla mezza età, possono sorgere dubbi sulla strada fino a qui intrapresa e possono sopraggiungere altre difficoltà”, dice Guido Osthoff, responsabile della Consulenza per uomini della Caritas. È in questi casi che si sono mostrati validi gli incontri dei gruppi-uomini, offerti sia in lingua italiana che in tedesco: “Qui gli uomini possono dialogare e confrontare le proprie idee, comunicare in modo sincero i propri bisogni e sentimenti, ma anche le preoccupazioni sulle sfide che si trovano ad affrontare e sulle richieste che sembrano sovrastarli. In un certo senso, questi gruppi rappresentano un luogo di apprendimento guidato, in cui rafforzare alleanze maschili”, dice Gabriele Munarini, facilitatore di uno dei gruppi-uomini.

Negli incontri di gruppo come in quelli individuali, si discute spesso del ruolo della paternità: “Tutti i padri che si rivolgono a noi nella Consulenza per uomini vogliono essere buoni genitori, ma spesso si sentono sopraffatti dalle responsabilità. In particolare, i padri separati e in conflitto con la madre dei propri figli, faticano ad avere un buon rapporto con questi ultimi”, riferisce Osthoff.

Si rivolge al servizio di consulenza anche un numero crescente di uomini soli, senza relazioni stabili né figli. “Si tratta di poco meno della metà dei nostri clienti. Molti di questi uomini, avendo una o più relazioni fallite alle spalle, dubitano delle proprie capacità relazionali”, spiega il responsabile del servizio di Consulenza per uomini.

Molti clienti sono accomunati da difficoltà comunicative: “Gli uomini tendono ad essere pratici, affrontando i problemi in modo tecnico. I sentimenti vengono spesso repressi e vissuti come fastidiosi. Mantenere sempre tutto dentro crea frustrazione e può portare anche a comportamenti impulsivi e scoppi d’ira”, afferma Osthoff, accennando a una delle conseguenze più negative di questo comportamento: la violenza. “Gli uomini possono indirizzarla verso sé stessi o verso gli altri. Non è un caso che ci sia un numero significativamente maggiore di suicidi tra gli uomini rispetto alle donne, e sono solitamente uomini anche gli autori di comportamenti violenti nei contesti relazionali e famigliari”.

Il servizio Caritas di Consulenza per uomini si occupa anche di questi casi, soprattutto attraverso training antiviolenza, con i quali nell’anno passato si sono avvicinati 100 uomini, 42 in più rispetto al 2022. “Uno dei motivi è sicuramente dovuto all’inasprimento dei provvedimenti legali che obbligano gli uomini violenti a frequentare questo tipo di corsi”, spiega Osthoff. Secondo la normativa del “Codice rosso”, chi viene condannato per violenza deve partecipare a questi corsi, pagandone le spese. Per tutti gli altri, i servizi della Consulenza per uomini sono gratuiti. Ci sono 10 psicologi e psicoterapeuti disponibili per la consulenza individuale, 2 équipe (un uomo e una donna) per i training antiviolenza e 2 collaboratori che facilitano gli incontri dei gruppi-uomini. Sono disponibili anche altri 2 collaboratori per il lavoro di prevenzione e una collaboratrice nei training antiviolenza, per il contatto con le partner femminili.


Consulenza per uomini: dati e cifre

Nel 2023 hanno usufruito di una consulenza 366 uomini, 101 in più rispetto all’anno precedente
266 di questi sono nuovi clienti
Si sono svolte in totale 2.438 sessioni di consulenza (nel 2022 erano state 1.722) compresi incontri di gruppo e sessioni di training antiviolenza.
100 clienti hanno partecipato ai training antiviolenza (di cui 69 per la prima volta)
L’idea di un servizio specifico di Consulenza per uomini è nata nel 2001 dal progetto di gruppo ‘Uomini per gli uomini’, composto da rappresentanti di varie istituzioni come il Movimento cattolico degli uomini, l’Associazione cattolica delle famiglie, la consulenza matrimoniale ed educativa (Ehe- und Erziehungsberatung), il Centro Assistenza Separati Divorziati (ASDI) e la Caritas. Sotto la guida dell’allora presidente del Movimento Uomini Cattolici, Peter Plattner, e con il sostegno finanziario dell’Ufficio Famiglia, Donne e Gioventù della Provincia Autonoma di Bolzano, questo progetto di gruppo ha aperto nuove strade: all’epoca si è dato vita al primo consultorio in Italia rivolto a soli uomini. Il consultorio si è presto rivelato un modello di successo: da allora, uomini di tutto il territorio hanno ben accolto l’offerta di poter parlare con i consulenti dei loro problemi, preoccupazioni e bisogni, sia da soli che in gruppo. Il servizio Caritas di Consulenza per uomini è finanziato principalmente dai contributi dell’Agenzia per la famiglia, mentre per la formazione antiviolenza, dall’Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale, oltre che da donazioni.


Contatti:

Il servizio di Consulenza per uomini della Caritas si trova a Bolzano in via Portici al n. 9 (accessibile anche da piazza Gumer 6) e può essere contattato al numero 0471 324 649 o via e-mail all’indirizzo mb(at)caritas.bz.it. Su richiesta sono disponibili anche sessioni di consulenza a Merano e Bressanone. Maggiori informazioni sugli incontri dei gruppi-uomini e sulla formazione antiviolenza, si trovano qui.

Indirizzo

Bolzano
39012

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 17:00
Domenica 09:00 - 17:00

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