Claudia Proserpio IBCLC - Psicologa Clinica e Perinatale, Psicoterapeuta

Claudia Proserpio IBCLC - Psicologa Clinica e Perinatale, Psicoterapeuta Psicologa clinica e perinatale, psicoterapeuta, IBCLC consulente allattamento e sonno. Ipnobirthing

Auguri  a tutte le mamme ♥️, alle mamme di pancia, alle mamme di cuore, alle mamme coraggiose che vivono il proprio bamb...
11/05/2025

Auguri a tutte le mamme ♥️,
alle mamme di pancia,
alle mamme di cuore,
alle mamme coraggiose che vivono il proprio bambino in TIN, a quelle “di fatto”,
a quelle “per scelta”,
a quelle che “ci si sono trovate”,
a quelle con le braccia vuote,
a quelle “che non lo desiderano”,
a quelle che non smettono di sperare.

A tutte noi, semplicemente auguri 🌸


💜17 novembre, la giornata dedicata alla nascita pretermine.Nel mondo, un bambino su dieci nasce prematuramente e, con lu...
17/11/2024

💜
17 novembre, la giornata dedicata alla nascita pretermine.

Nel mondo, un bambino su dieci nasce prematuramente e, con lui, una coppia su dieci si trova a dover affrontare un’esperienza che differisce, in modo radicale, dalle aspettative e dall’immaginario comune legato all’essere genitori.

La nascita di un bambino prematuro, ovvero prima della 37sima settimana, è un evento traumatico, che interrompe un complesso processo di maturazione fisica e psicologica del neonato e della coppia di genitori, generando difficoltà nello sviluppo psico-affettivo e relazionale di tutta la famiglia.

L’esperienza del ricovero in terapia intensiva neonatale (Tin), rappresenta una fase cruciale di questo percorso in cui la maturazione biologica del bambino si completa al di fuori del ventre materno grazie all’ausilio di incubatrice, sondino e macchinari sofisticati, a compensazione delle mancate funzioni materne uterine.

Un’esperienza necessaria, ma, altresì, lontana dal fisiologico percorso di nascita e puerperio atteso da quella mamma e da quel papà, che si trovano catapultati in un mondo parallelo in cui niente è come avevano immaginato.

L’arrivo di un bambino trasforma la vita di ogni genitore, ma per coloro i cui bimbi sono “nati troppo presto”, le sfide possono essere immense. 

Si diventa genitori, un passo alla volta, si nasce e si deve rinascere più volte, quando il proprio bambino è nato prima del tempo.

Tratto dalla mia intervista su Bergamo Salute n. 49 anno 2019

Link nei commenti 👇🏻


Anche se la maggior parte dei piccoli non presenta anomalie importanti nel sonno e i risvegli notturni rappresentano un ...
16/11/2024

Anche se la maggior parte dei piccoli non presenta anomalie importanti nel sonno e i risvegli notturni rappresentano un elemento essenziale di fisiologia, è importante escludere alcune delle possibili concause di un sonno disturbato.

Se siete preoccupati per il sonno del vostro piccolo, la cosa migliore da fare è prendere appunti, tenere un diario delle cose che vi preoccupano...osservare il vostro bimbo e farvi guidare da professionisti competenti.

Ecco alcune possibili criticità che potrebbero richiedere l'intervento di uno specialista:

1.Un problema di alimentazione: scarso o eccessivo accrescimento, avversione al seno durante la poppata. Rivolgetevi a uno specialista dell'allattamento al seno, a un IBCLC, a un medico/pediatra. Di solito, una volta risolto un problema di alimentazione, il sonno migliora.

2. Reflusso o rigurgiti eccessivi dopo o durante le poppate: il reflusso è di solito un sintomo di un problema di altra natura, come un'allergia, una tecnica di alimentazione scorretta o un eccesso di alimentazione. Individuare la causa del problema è essenziale per far sì che il bambino stia meglio. La maggior parte dei bambini rigurgita fisiologicamente nei primi mesi, ma, se il bambino non cresce e prova dolore, si tratta di qualcosa di più e va contattato il pediatra.

3. Allergia o ipersensibilità può causare problemi come disturbi intestinali, crampi, disturbi della pelle, tosse e raffreddore frequenti, borse grigie sotto gli occhi e malessere generale. Tenete un diario alimentare per vedere se esiste una qualche forma di corrispondenza tra ciò che il bambino mangia e i suoi sintomi. Consultate il pediatra. Potrebbe essere necessario anche il contributo di uno specialista dell'alimentazione, come un IBCLC.

4. Respirazione con la bocca, russamento o respiro rumoroso, a volte rappresenta una condizione transitoria correlata a virosi e malanni stagionali. Tuttavia, se il bambino respira sempre con la bocca, questo può indicare un problema alle vie respiratorie. A volte la causa sono tonsille o adenoidi troppo grandi. Se il bambino respira male dormirà male, pertanto il problema va gestito a più livelli.

5. Allergia o ipersensibilità può causare problemi come disturbi intestinali, crampi, disturbi della pelle, tosse e raffreddore frequenti, borse grigie sotto gli occhi e malessere generale. Tenete un diario alimentare per vedere se esiste una qualche forma di corrispondenza tra ciò che il bambino mangia e i suoi sintomi. Consultate il pediatra. Potrebbe essere necessario anche il contributo di uno specialista dell'alimentazione, come un IBCLC.

6. Alta sensibilità e disturbi sensoriali: difficoltà a tollerare consistenze diverse dei cibi, rumori, luci, stimoli ambientali o movimenti. Tendenza al facile sovrastimolo può impattare sulla capacità di rilassarsi ed autoregolarsi con influenze sul sonno.

7. Frenulo corto linguale o anchiloglossia: a volte può causare problemi di alimentazione e ci sono prove che possa contribuire a una respirazione disturbata durante il riposo.

Il sonno è una questione complessa che richiede formazione specialistica e lavoro in equipe. Affidatevi solo a professionisti afferenti ad ordini professionali, con formazione comprovata e riconosciuta a livello internazionale. Diffidate da chi abusa la professione medica o propone facili e standardizzate risposte a problemi che sono , invece, sempre soggettivi.

Il tuo bambino si addormenta tra le tue braccia, dondolato, nella fascia porta bebè, durante la poppata, e quando cerchi...
14/11/2024

Il tuo bambino si addormenta tra le tue braccia, dondolato, nella fascia porta bebè, durante la poppata, e quando cerchi di appoggiarlo nella sua culla si risveglia subito!

Perché accade?
Stai sbagliando qualcosa?

Per ragioni fisiologiche ed istintive, volte alla sopravvivenza e alla ricerca di ciò che i bambini hanno vissuto per nove mesi nel ventre materno, i cuccioli di uomo e di donna tendono spontaneamente a richiedere il contatto del caregiver (adulto di riferimento).

Essi necessitano di essere nutriti con frequenza, di giorno come di notte, manifestano il bisogno di calore, contatto e rassicurazione durante il riposo.

Si tratta di un comportamento totalmente naturale, comune alla specie dei mammiferi, che risponde ai bisogni primordiali dei bambini, ma anche delle loro mamme.

Sì, assolutamente!

Anche le mamme, soprattutto nelle prime settimane post parto, mal tollerano la separazione prolungata dai propri bambini.
E ancora, anche questa sensazione è totalmente normale e legittima.

I neonati hanno bisogno di essere costantemente in contatto con ciò che conoscono: il profumo e il sapore, il battito cardiaco e il respiro della loro mamma.

Si tratta di un comportamento che va corretto? Devi fare qualcosa?

Non per forza, anzi!

Tutto ciò è (saggiamente e istintivamente)
previsto dalla natura per tutelare la sopravvivenza del tuo bambino, la sua crescita psicologica, emotiva, cognitiva e relazionale.

Dunque, non trascorrere il resto della giornata nel tentativo di far dormire il tuo cucciolo in autonomia.
Per l'acquisizione di questa competenza ci potrebbero volere mesi, anni. E tutto questo resterà totalmente normale.

Fidati di lui, fidati di voi e tienilo vicino.
State facendo un ottimo lavoro!

Ieri si sono concluse queste due splendide giornate di formazione nazionale dedicate al tema dell'allattamento. In quest...
10/11/2024

Ieri si sono concluse queste due splendide giornate di formazione nazionale dedicate al tema dell'allattamento.

In questi due giorni abbiamo incontrato relatori nazionali e internazionali, di plurime esperienze professionali, a riflettere insieme sulla complessità della relazione di allattamento.
A emergere è stata una netta consapevolezza dell'allattamento come scelta di nutrizione (intesa come "nurturing") nella relazione tra genitori e bambini, dentro influenze e condizionamenti culturali imprescindibili.
Abbiamo compreso che esiste una fortissima correlazione tra premesse psichiche e conseguenze psichiche, nella sfera della lattazione. Abbiamo rinnovato la convinzione che la mamma che allatta si debba e si possa curare, che la formazione degli operatori sia ancora troppo frammentata e che esistano importanti disuguaglianze sociali a rafforzare barriere invisibili, ma profondissime, nell'accesso ai servizi di supporto e accoppiamento.
Abbiamo imparato che esiste molto altro da dire e da comprendere, eppure con questi due giorni si è consolidata una primaria consapevolezza: l'allattamento è una questione universale (interessa tutte le famiglie in fieri anche quelle che non possono o non vogliono allattare) e imprescindibile nell'universo della perinatalità.

Grazie a .florita per avermi chiesto di partecipare alla co-costruzione di queste due giornate, a per l'organizzazione e la fiducia, a per la cornice epistemologica che ci accompagna in questi anni di lavoro con .

Con orgoglio e gratitudine ringrazio anche tutti coloro che in questi giorni mi hanno dimostrato caloroso affetto.

Se ti sei sentita una bambina o un bambino modello, se ti stai domandando se valga la pena crescere i tuoi figli attrave...
04/11/2024

Se ti sei sentita una bambina o un bambino modello, se ti stai domandando se valga la pena crescere i tuoi figli attraverso questo sguardo educativo, questo post è dedicato a te 👇🏻

"Ogni bambino ha il legittimo bisogno di essere guardato, capito, preso sul serio e rispettato dalla propria madre. Un’immagine di Winnicott illustra benissimo la situazione: la madre guarda il bambino che tiene in braccio, il piccolo guarda la madre in volto e vi si ritrova…a patto che la madre guardi davvero quell’esserino indifeso nella sua unicità, e non osservi invece le proprie attese e paure, i progetti che imbastisce per il figlio, che proietta su di lui. In questo caso nel volto della madre il bambino non troverà sé stesso, ma le esigenze della madre. Rimarrà allora senza specchio, e per tutta la vita continuerà invano a cercarlo”.
Questo affermava Alice Miller nel suo libro "Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero Sé".
Alice Miller, psicoanalista tra le massime voci del trauma infantile, ci aiuta a comprendere le ombre che si celano dietro ad una genitorialità volta al perfezionismo, alle aspettative ed al narcisismo. Nella sua disamina ci consente di comprendere come nelle complesse e aggrovigliate trame della relazione genitori-figli sia possibile ritrovare le origini della sofferenza e della fragilità psicoemotiva della persona adulta.

Esistono bambini che, per temperamento, tendono a mostrare un atteggiamento particolarmente pacato, mite, senza che i genitori, in termini prescrittivi, agiscano un'imposizione del loro volere.
Esistono poi, molti altri bambini che, sempre per temperamento, mostrano precocemente una spiccata propensione all'affermazione del Sè, con azioni e comportamenti dissonanti dalle aspettative genitoriali.
Accade poi che, nel corso della propria crescita e nella relazione con i propri genitori, molti di questi bambini, adempiano prepotentemente alle aspettative di mamma e papà rispecchiando l'immagine di bambino "esemplare".
Talvolta, il "bravo bambino modello", che è l’orgoglio di mamma e papà, si forgia attraverso sottili violenze, fisiche e psicologiche, che vanno dalle prevaricazioni ai maltrattamenti più o meno marcati.
Violenze silenziose e, quasi impercettibili, perché il bambino dipende dall'affetto dei genitori, è bisognoso del loro amore e, in questo passaggio evolutivo, è altresì rivolto alla loro idealizzazione. Quello stesso bambino, sensibile e ricettivo ai bisogni dei genitori e alle loro aspettative, cerca di adattarvisi: mette così da parte le proprie esigenze, a partire da quella primaria di essere amato per quello che è, amato in modo integrale e disinteressato.
Accade così che questo bambino nasconda i propri sentimenti più spontanei come la rabbia o l’indignazione, considerati inaccettabili dagli adulti e, così facendo perde la propria integrità originaria.
Questo bambino “esemplare”, tende di conseguenza a sviluppare una profonda insicurezza emotiva: si tratta di un vero e proprio “impoverimento psichico” con conseguenze notevoli in termini di sviluppo relazionale e benessere psicologico. Per ritrovare il proprio benessere non è sufficiente (come sostiene la stessa Miller) recuperare consapevolezza del proprio vissuto, ma è necessario ritornarvi attraverso uno sguardo "altro" , offerto dalla psicoterapia. Per trovare il proprio Sé autentico si rende necessario vivere i sentimenti negati durante l'infanzia come la rabbia, la vergogna, l’odio, la paura, l'abbandono: si tratta di sentimenti legittimi ed emozioni autentiche, che devono però ritrovare spazio entro un orizzonte emotivo complesso.

In questo, la relazione terapeutica, che non ha il potere di restituire il mondo perduto dell’infanzia né può modificare ciò che è ormai passato, permette di arrivare ad una “comprensione emotiva” di ciò che è stato, attraversando il dolore di ciò che irrimediabile è stato perduto. Ciò getta le basi psichiche per la ricerca di un autentico Sé 🌷.

I vantaggi dell’allattamento materno sono scientificamente comprovati e riconosciuti a livello nazionale e mondiale.L’Or...
29/10/2024

I vantaggi dell’allattamento materno sono scientificamente comprovati e riconosciuti a livello nazionale e mondiale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita del bambino, precisando l’importanza che il latte materno rimanga la scelta prioritaria anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni di vita ed oltre, ovvero, finché mamma e bambino lo desiderino.

Ciononostante, troppe mamme si trovano spesso nella difficile situazione di legittimare la scelta di allattamento al seno per molti pregiudizi e bias sociali, soprattutto quando questa scelta significa proseguire con le poppate oltre i primi mesi di vita del bambino.

L'allattamento, anche dopo i primi mesi, rappresenta una norma biologica della nostra specie umana e non costituisce alcun fattore di rischio per il bambino e la sua salute.

Molteplici sono gli studi che ne identificano i fattori protettivi, dal punto di vista nutrizionale, immunologico, psicologico e relazionale.

Allattare un bambino "grandicello" (quale ossimoro, ma cosi ci capiamo!) non causa problemi psicologici nel bambino, non rappresenta un "capriccio" della mamma, ma una scelta, consapevole e fisiologicamente appropriata per la crescita e lo sviluppo del nostri cuccioli.

Critiche e false informazioni riguardo l'allattamento, costituiscono una violazione dell'intimità familiare, nonché una violazione fattuale dei diritti umani e di salute riconosciuti in tutto il mondo.
Ancora più grave è riconoscere questa disinformazione negli operatori del settore materno-infantile.

Condivido, sempre con piacere, il link di questo articolo dedicato all'allattamento prolungato.
💞https://www.claudiaproserpiopsicologa.it/2019/02/27/allattamento-e-psicologia-il-benessere-a-tutto-tondo/
💕

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Psicologia - Psicoterapia -Psicologia Perinatale

La Dr.ssa Claudia Proserpio è iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia nella sezione A. Psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico con specializzazione in Analisi Immaginativa conseguita presso l’Istituto di Analisi Immaginativa di Cremona.

Da anni svolge attività clinica, di supporto psicologico, psicoterapia del profondo e consulenza presso il suo studio privato.

Specializzata in terapie individuali con adulti, coppie e bambini, offre sedute individuali e incontri in piccoli gruppo attorno ai temi della psicologia del femminile e della psicologia perinatale.

Utilizza tecniche e metodologie adatte a molteplici sintomatologie, quali stress, ansia, somatizzazioni, depressione, fobie, affiancamento consulenziale pre e post-partum, insonnia, conflittualità famigliare e di coppia, mobbing e stress lavoro-correlato, dipendenze, disturbi del comportamento alimentare, disturbi dell’apprendimento.