Luca Minici Osteopata

Luca Minici Osteopata 👐Osteopatia e sociologia!
📍Piazza dell'Agorà, Borgaro T.se

Tempo di lettura: 2 minutiIn qualsiasi manuale di fisiologia, il dolore viene descritto come un’importante componente de...
15/09/2024

Tempo di lettura: 2 minuti

In qualsiasi manuale di fisiologia, il dolore viene descritto come un’importante componente del sistema sensoriale: è grazie ad esso se vi accorgete che una vespa vi ha punto 🐝 o che la tazza della tisana è bollente 🍵.

In entrambi i casi ricorrerete ai rimedi opportuni per non ustionarvi la mano o evitare un’estesa infiammazione cutanea data dalla puntura. Tutto questo proprio grazie alla segnalazione dei recettori dolorifici del vostro corpo.

Ma esistono anche dolori del corpo che non sono riconducibili ad un agente esterno che possiamo vedere o toccare con mano. Ad esempio, quante volte vi capita di alzarvi al mattino con una tensione alla mandibola
(e magari un dolorino cervicale annesso) o un fastidio alla zona lombare senza aver fatto alcun movimento eccessivo o senza aver subito un trauma? O ancora, quel dolorino all’addome un po’ persistente a cui a livello medico non è stata ricondotta causa alcuna? Perché non citare, infine, il mal di testa del sabato mattina, quello che puntualmente arriva appena ci si rilassa un po’?

È interessante come il tema del dolore, all’apparenza di assoluta competenza sanitaria, venga invece trattato dalla filosofia, in questo caso dal filosofo sudcoreano Byung-chul Han.
Il dolore, infatti, oltre alla sua componente prettamente corporea, possiede anche un significato ed è da
quest’ultimo che si sviluppa la riflessione dell’autore. Il punto di partenza, come in molti libri che qui vi propongo, è la società.

Secondo Byung-chul Han, infatti, viviamo in un’epoca predominata dall’algofobia, ossia dalla paura del dolore. Un timore promosso da una società che viene definita:

👉 della positività (il richiamo al saggio di Goodman “Positività tossica”, che potete trovare nel mio profilo, è d’obbligo), ossia che tenta di emanciparsi da tutto ciò che è negativo ed il dolore è l’emblema della negatività;

👉 della prestazione, ove il dolore viene interpretato dal mercato del lavoro come un segno di debolezza, il quale rende l’essere umano inefficiente e improduttivo. La positività deve garantire la prestazione.

🤔 Come fa questa società ad emanciparsi dal dolore?

Con l’ideologia, innanzitutto: sii felice, prima di ogni altra cosa.

In secondo luogo, attraverso l’uso sconsiderato della farmacologia così da impedire che ci si interroghi sulla causa del dolore, confinandolo solo alla sfera medica.

Quindi: “Perché mi sono svegliato con il male alla mandibola questa mattina?”, “Come mai quando mi rilasso non sto bene?”. La risposta è spesso confinata al primo antinfiammatorio disponibile (è interessante notare come Aldous Huxley ne “Il Mondo Nuovo”, attraverso la dialettica medicina-felicità-produttività-obbedienza abbia profetizzato un secolo fa questi sviluppi: potete trovare anche lui tra i libri
recensiti).

Invece, come ci suggerisce il filosofo, la ricerca ossessionata ed univoca della cura del sintomo non permette al dolore di espletare una delle sue funzioni principali: permettere di comprendere la tensione psichica – caratteristica della società della prestazione - che lo sottende e quindi aprire le porte al cambiamento e all’evoluzione sia personale sia sociale.

Credo che uno dei compiti più importanti della pratica osteopatica sia proprio in linea con quanto scritto: aiutare ad attribuire significato al dolore di chi si rivolge a me, poiché, come di direbbe Byung-chul Han, senza
di questo, "lo spirito rimane uguale a sé stesso".

29/07/2024

Ecco alcuni dei momenti più belli del mio viaggio a Trieste, una città splendida dove trova sede l'istituto Upledger che ho frequentato per approfondire la terapia cranio-sacrale e arricchire i vostri trattamenti con nuove tecniche.

La terapia cranio sacrale è una pratica manuale che aiuta a trattare disturbi muscolo-scheletrici (e non solo) lavorando sul sistema fasciale e sulle dinamiche del cranio e dell'osso sacro.

Grazie al prof. Diego Maggio e ai fantastici colleghi ho avuto modo di immergermi in un mondo sensibile e affascinante, dove attraverso il tocco e l'intenzione si entra sempre più in ascolto e in sintonia con il corpo del paziente e i sintomi che manifesta.

Grato per questi giorni di formazione e di condivisione💫

13/07/2024

Respirare è un istinto primario, naturale e istintivo. 🌬️ Ma qual è il modo corretto di farlo?

In questo reel vi spiego come l'evoluzione ci ha portato verso una respirazione scorretta, che può causare diverse problematiche. Ecco alcuni esempi:

👉 Problematiche inerenti alle vie aree respiratorie superiori, al cranio e alla mandibola
Tra queste possiamo citare la respirazione orale, che colpisce un numero sempre più ampio di persone, e le cui cause sono molteplici: dallo stress e l’inquinamento, alle deviazioni dei setti nasali o ai polipi nasali, solo per citarne alcune; di altrettanta importanza epidemiologica sono i disturbi respiratori del sonno, come le apnee notturne o le roncopatie.

👉 Problematiche connesse alla funzionalità del diaframma
Qui possiamo trovare ad esempio la dispnea, ossia quella sensazione di fame d’aria che proviamo solitamente quando siamo molto stressati. Inoltre, un diaframma poco funzionale può incidere sull’insorgenza o sul peggioramento di reflusso gastrico o di gonfiore addominale, manifestandosi anche con dolori a livello delle scapole, delle spalle, della cervicale o della zona lombare.

Queste sono solo alcune delle numerose implicazioni legate a una respirazione scorretta e diverse discipline possono aiutarvi a scoprirle e trattarle. Oltre alla logopedia e l'ortodonzia, anche l'osteopatia può essere di grande aiuto. Contattami per maggiori info!

🕢 Tempo di lettura: 1 minuto e mezzo🌏 È il 1932 quando Aldous Huxley scrive Il Mondo Nuovo, romanzo ambientato in un’ipo...
07/07/2024

🕢 Tempo di lettura: 1 minuto e mezzo

🌏 È il 1932 quando Aldous Huxley scrive Il Mondo Nuovo, romanzo ambientato in un’ipotetica - e forse in alcuni tratti profetizzata - società del futuro, sottoforma di stato totalitario, di cui vi riporto 4 passaggi.

Per chi è appassionato di filosofia politica, sociologia o antropologia questo libro non può essere accantonato perché gli spunti che l’autore offre sul rapporto tra società ed essere umano sono davvero tanti.

👉 Sì, ma che c’entra con l’osteopatia?

Una delle riflessioni interessanti di cui accennavo viene proposta da Huxley attraverso una droga di sua invenzione, il soma💊. Una sostanza che fa da contorno a tutto il romanzo, capace non solo di “provocare visioni e tranquillizzare le persone; al tempo stesso stimola la mente e il corpo, crea un’euforia attiva, accanto a quella negativa che segue al venir meno dell’ansia e della tensione”.

Il soma non è un vizio personale ma un’istituzione, è alla base della stabilità dello stato totalitario che così, attraverso l’assuefazione chimica, può garantire ai suoi cittadini e cittadine il perseguimento di uno degli obiettivi più importanti, ossia la felicità😀 (e se in fondo sei felice, perché dovresti creare problemi?).

E così che, gli abitanti de il Mondo Nuovo, abituati sin da piccoli ad affidare alle pillole di soma le loro difficoltà, non sono più in grado di vivere qualsiasi tipo di emozione spiacevole o di dolore😔.

Nella mia pratica quotidiana mi capita sovente di interfacciarmi con dolori SOMAtici (coincidenze?) che rappresentano un conflitto tra emozioni spiacevoli (come la rabbia🤬) e la loro negazione. Un po’ come se fossimo anche noi dei cittadini del Mondo Nuovo, in difficoltà ad entrare in contatto con una parte di noi che però – ed è questo il passaggio fondamentale - può essere risolta solo se affrontata🙏.

In definitiva, il soma di Huxley del Mondo Nuovo non vi ricorda quel tentativo di repressione emozionale di cui ci parla Whitney Goodman attraverso il concetto di positività tossica?

patia

OSTEOPATIA E DOLORI MESTRUALIfuori ora il video completo!
01/07/2024

OSTEOPATIA E DOLORI MESTRUALI
fuori ora il video completo!

In questo video vi racconto la storia di Martina, una mia paziente che ha trovato sollievo dai suoi forti dolori mestruali (o dismenorrea) grazie all'osteopa...

29/06/2024

Sapevi che l’osteopatia può aiutarti ad alleviare i dolori mestruali?

In questo video riporto la testimonianza di Martina, una mia paziente che durante la mestruazione soffriva di emicranie, mal di testa e crampi talmente intensi da dover assumere antidolorifici ogni mese.

Durante i trattamenti, abbiamo scoperto che una delle cause dei dolori erano le tensioni a livello pelvico, che siamo riusciti ad alleviare attraverso tecniche manuali specifiche.

La dismenorrea primaria è una condizione comune che colpisce molte donne, spesso normalizzata e trattata solo con farmaci.

👉 DOMANI uscirà il video completo sul canale yt OSTEOMOVE (questa volta senza il mio caro compagno di viaggio Roberto Manfredi Movement Trainer)

A domani!

09/06/2024

Nell'intervista di GRP di qualche settimana fa, mi è stato chiesto se camminare sia un'attività fisica sufficiente per prevenire ed alleviare dolori come la cervicalgia, e questa è una domanda che riscontro spesso anche da parte dei miei pazienti.

Spoiler: la risposta è no ❌

📘 Il concetto di "mismatch evolutivo" di Daniel Lieberman spiega perfettamente il perché: oggi, la comodità e la sedentarietà hanno indebolito il nostro corpo, che non funziona più per quegli scopi originali. Molti dei dolori muscolo scheletrici (e non solo) sono il prodotto del mismatch, ossia del disadattamento tra struttura del nostro corpo e funzione acquisita nel corso della sua evoluzione.

🚶‍♂ Camminare, quindi, è il MINIMO - ma non sufficiente - prerequisito che ci viene richiesto dal nostro organismo per stare bene. Il mio consiglio è di affidarsi a personal trainer professionisti, che possono aiutarci a (ri)acquisire FORZA e MOBILITA', qualità veramente necessarie per costruire corpi funzionali e privi di dolori 💪

🦓 Non fatevi fregare dal sottotitolomarketing che potrebbe scoraggiare eventuali approfondimenti; al contrario, il titol...
02/06/2024

🦓 Non fatevi fregare dal sottotitolomarketing che potrebbe scoraggiare eventuali approfondimenti; al contrario, il titolo raffigura bene il concetto su cui Robert Sapolsky, professore di biologia e neurologia alla Standford University, sviluppa il suo libro.

Questo saggio, la cui prima edizione risale al 1994, rappresenta infatti uno dei primi tentativi di divulgazione della fisiologia dello stress.

In particolare, il lavoro di Sapolsky evidenzia come sia sempre più obsoleto considerare mente e corpo come due unità distinte, dimostrando come in realtà uno stress cronico – ossia che si protrae nel tempo - possa essere causa o fattore aggravante nell’insorgenza o sviluppo di diverse patologie.

I corpi che vengono a contatto con le nostre mani hanno una storia e possono manifestare – o aver manifestato - sintomi riconducibili a patologie, non di competenza osteopatica. Nonostante ciò, "Perché alle zebre non viene l’ulcera" permette anche a noi terapisti manuali di ampliare lo sguardo sul racconto e sul vissuto di chi si affida a noi, incoraggiando così la scelta del modello di intervento più adatto. E voi, lettori, potrete approfondire il funzionamento del corpo umano e le dinamiche quotidiane che ci sono tanto familiari.

🌱 L'ascolto, la comprensione e la costruzione di un rapporto di fiducia reciproca sono dei punti cardine del lavoro oste...
26/05/2024

🌱 L'ascolto, la comprensione e la costruzione di un rapporto di fiducia reciproca sono dei punti cardine del lavoro osteopatico.

Questo è uno dei messaggi di cui ho voluto parlare con l* student* della scuola ACS Asomi College of Sciences , con cui pochi giorni fa ho condiviso idee e riflessioni maturate durante il mio percorso accademico prima sociologico, poi osteopatico.

Durante la lezione, ho avuto il piacere di discutere con loro del modello biopsicosociale e delle sue implicazioni, esplorando come il contesto sociale - con particolare attenzione alle dinamiche del mercato del lavoro - possa influenzare lo stile di vita e il benessere dei pazienti.

Sono stato entusiasta di vedere tanto interesse e curiosità verso queste tematiche e verso la nostra professione: lo scambio durante la lezione è stato prezioso.

Grazie a chi ha preso parte al laboratorio e alla scuola per questa meravigliosa opportunità!

Con Roberto Manfredi Movement Trainer abbiamo parlato di PREVENZIONE, e attraverso l'uso delle scienze sociali abbiamo p...
07/05/2024

Con Roberto Manfredi Movement Trainer abbiamo parlato di PREVENZIONE, e attraverso l'uso delle scienze sociali abbiamo provato a conferirgli SENSO!

BUONA VISIONE!

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Ieri è andato in onda su GRP il mio intervento sulla cervicalgia🦴Qui il video della puntata👇🏼😉
01/05/2024

Ieri è andato in onda su GRP il mio intervento sulla cervicalgia🦴

Qui il video della puntata👇🏼😉

DOTT. LUCA MINICI - OSTEOPATAhttps://grp.it/

Ci si rivolge spesso all'osteopata per dolori o disagi del corpo; quindi, quando il nostro sistema è giunto ad uno stato...
28/04/2024

Ci si rivolge spesso all'osteopata per dolori o disagi del corpo; quindi, quando il nostro sistema è giunto ad uno stato di sofferenza che necessita di essere segnalato.

Spesso non ascoltiamo questi segnali “dal profondo”, ignorandoli e convivendoci talvolta anche per anni. Il percorso terapeutico si adatterà quindi a questo tempo di disconnessione da sé con l’obiettivo di restaurare un nuovo equilibrio.

Una volta finito il percorso con l’osteopata, però, capita che con il passare del tempo il corpo tenda lentamente a tornare in quella disfunzione che ha conosciuto per anni, sia perché “così è adattato” – o meglio sensibilizzato - sia perché quella disfunzione può essere causa di uno stile di vita complicato, dove salute mentale, alimentare e fisica vengono accantonati.

In questo contesto entra in gioco la rassegnazione: “non starò mai bene”, “non è servito a nulla”. Penso che far funzionare un corpo in autonomia, nel tempo e con l’aiuto delle nostre mani sia ben più complicato dell’idea che una volta sia per sempre, che una seduta dell’osteopata equivalga ad un farmaco antidolorifico, a prescindere dalla nostra responsabilità: decidere di prendersi carico di sé è faticoso.

L’osteopatia, quindi, non è usa e getta, bensì una compagna di viaggio: se in un primo momento ti serve a stretto contatto per orientarti in strade sconosciute, successivamente ti darà un punto di incontro dove ritrovarsi a fine giornata, per poi lasciarti andare da sol*, con la consapevolezza che se mai ti capiterà nuovamente di non saperti orientare, ti potrà sempre supportare.

Non fatevi ingannare dalla copertina "marketing" che potrebbe scoraggiare eventuali approfondimenti.Whitney Goodman, psi...
07/04/2024

Non fatevi ingannare dalla copertina "marketing" che potrebbe scoraggiare eventuali approfondimenti.

Whitney Goodman, psicoterapeuta americana, ha pubblicato un libro che reputo molto interessante sia dal punto di vista sociologico sia da quello osteopatico, sebbene il suo scritto poi si sviluppi attraverso la lente della psicologia.

Il tema è in linea con quello di Susan Cain, ossia la ricerca ostentata e tossica della positività. In questo caso però, l’autrice fa una lettura sociale delle conseguenze sulla mente e sul corpo di questo fenomeno, creando quella connessione tra contesto ed individuo che sembra sempre più ovvio considerare nella pratica clinica.

Vi riporto un passaggio di un elenco di attività innocue che, se portate al loro estremo, potrebbero nascondere un tentativo di repressione delle emozioni.

Ho scelto questi estratti per due motivi: sia perché riempiono di significato il problema della negazione affrontato nel precedente libro che vi ho proposto, sia perché, talvolta, sul lettino osteopatico si manifestano emozioni che, camuffate da sintomo, cercavano solamente una qualche via d’uscita.

31/03/2024

Quando Paola è entrata nel mio studio, ero già consapevole del suo scetticismo nei confronti dell'osteopatia, e temevo che questo sarebbe stato un ostacolo nell'instaurare il rapporto di fiducia tra operatore e paziente, essenziale per un buon ciclo di trattamenti.

Per lei, la medicina tradizionale rappresentava l'unica strada verso il sollievo dai suoi dolori cervicali e lombari cronici. Ma insieme, abbiamo dato una nuova visione a quel concetto.

Nei trattamenti, abbiamo non solo affrontato i sintomi, ma abbiamo aperto le porte alla consapevolezza sulla materia. Paola ha sperimentato l'osteopatia comprendendo che non è un'alternativa, bensì un'integrazione preziosa alle altre discipline mediche per avere una visione totale del funzionamento del corpo.

Non sostituendo, ma collaborando con materie che si occupano delle patologie come la fisioterapia, la fisiatria e l'ortopedia, l'osteopatia svela un nuovo modo di vedere il corpo. Una sinergia che abbraccia la totalità del nostro benessere.

Nel feedback di Paola, ho letto più di una recensione. Ho letto una testimonianza di cambiamento, di passaggio verso la consapevolezza. È questo che mi motiva ogni giorno: vedere i miei pazienti non solo alleggeriti dai loro dolori, ma anche crescere nell'intima comprensione del proprio corpo.

https://youtu.be/m2A2QiLFggg?si=bBC9Af10tzrEOH3aSecondo video del nostro canale/salotto!Vi raccontiamo qualcosa sui pied...
26/03/2024

https://youtu.be/m2A2QiLFggg?si=bBC9Af10tzrEOH3a

Secondo video del nostro canale/salotto!
Vi raccontiamo qualcosa sui piedi e sull'importanza di entrare di nuovo in contatto con loro🦶🏼

Buona visione!
Roberto Manfredi Movement Trainer

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17/03/2024

Cosa c'entra l'osteopatia con la meccanica? 💆⚙️

Il fondatore dell'osteopatia Andrew Taylor Still, paragonava l'osteopata ad un "meccanico del corpo umano" già nel 1899 e usò questa similitudine per spiegare le basi della professione.

L'osteopata considera l'individuo e il corpo nella sua globalità così come il meccanico osserva il motore nel suo insieme per comprenderne il funzionamento.

Con queste premesse l’osteopata può riparare il motore attraverso il trattamento manuale, sfruttando la capacità intrinseca del corpo di tendere all'auto-cura: “[…] non potete far altro che riparare la condizione anormale in cui trovate il malato.”, afferma Still, “La natura farà il resto.”

In questo libro Susan Cain, scrittrice e docente americana, si pone in controtendenza a quella che sembra essere l’ideol...
10/03/2024

In questo libro Susan Cain, scrittrice e docente americana, si pone in controtendenza a quella che sembra essere l’ideologia dei nostri tempi, ossia il culto della positività e della felicità.

L’autrice, invece, rivendica il ruolo della malinconia – o meglio, della dolceamarezza - nella scoperta di se stessi e del proprio dolore affinché possa diventare forza creatrice e ponte verso l’altro.

Molto spesso nella mia pratica osteopatica incontro corpi che manifestano il conflitto tra negazione della sofferenza interiore e ostentazione della felicità.

Le righe che ho deciso di riportare raccontano di questo scontro e delle conseguenze che non solo ha su noi stessi ma anche su chi ci circonda.

🌿 Ogni trattamento è un percorso unico e personale verso la propria salute.Come osteopata, il mio approccio è duplice: c...
03/03/2024

🌿 Ogni trattamento è un percorso unico e personale verso la propria salute.

Come osteopata, il mio approccio è duplice: comprendo la problematica fisica, ma ascolto anche la tua storia personale. Con questa consapevolezza possiamo capire insieme come agire su questioni precise e spezzare le tensioni.

Prenota la tua consulenza telefonica gratuita dal link in bio 💆‍♂️✨

Indirizzo

Borgaro Torinese

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 16:00

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