26/05/2025
Una riflessione doverosa: pensare ancora nel 2025 che, per rinforzo positivo, si intenda dare un abbraccio o rivolgere la propria attenzione al proprio alunno (magari con conclamate difficoltà) mentre, per segnalargli un comportamento scorretto, venga impiegata l’assenza di attenzioni e affetto, sia piuttosto aberrante.
Soprattutto se parliamo di bambini della scuola dell’infanzia o della scuola primaria.
Comprendo che insegnare possa essere un mestiere faticoso e sono sicura che queste situazioni siano solo una piccolissima percentuale degli invece molte realtà virtuose che hanno a cuore i loro alunni ma, proprio alla luce di queste affermazioni, credo che sia fondamentale che anche questa piccola parte comprenda che questo non è un “rinforzo positivo” ma anzi, una possibile concausa di problematiche emotive e psicologiche negli alunni.
Citando uno dei libri preferiti della mia bambina, penso sia fondamentale trasmettere ai nostri piccoli la convinzione sotto-pelle che il nostro affetto verso di loro non sarà vincolato all’essere “bravi”, ma anzi qualcosa che li accompagnerà sempre, indipendentemente dalla loro distrazione in aula o fatica a comprendere💫