Dott.ssa Chiara Agrosi

Dott.ssa Chiara Agrosi Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Chiara Agrosi, Psicoterapeuta, Via veneto 5 Borgoricco (Pd), Borgoricco.

L’educazione passa attraverso l’identità di genere? Ancora oggi continuano a persistere stereotipi e pregiudizi riferiti...
28/08/2025

L’educazione passa attraverso l’identità di genere?
Ancora oggi continuano a persistere stereotipi e pregiudizi riferiti al genere, che si traducono in frasi che vengono rivolte anche ai bambini piú piccoli, come ad esempio: “Sei un maschietto, non puoi giocare con le bambole” oppure “Sei una fe*******ia, non puoi giocare a calcio”. Affermazioni del genere si protraggono poi per tutta la vita, ponendo di fatto dei vincoli all’espressione dei propri talenti e potenzialità. Se ci riflettiamo, ci accorgiamo peró che queste frasi non corrispondono alla veritá, e che questi limiti sono imposti dalla società.
In tutto ciò, il ruolo del genitore è quello di promuovere e incoraggiare la libertà di pensiero, di autonomia e di espressione dei propri figli. Non esistono attività intrinsecamente “da maschio” o “da femmina”, e per poter diventare adulti davvero liberi, tutti dovrebbero essere capaci di svolgere qualsiasi tipo di mansione. Esistono invece le potenzialità individuali del bambino, e il genitore ha il compito di far sì che esse trovino espressione, supportando i talenti del proprio figlio e aiutandolo a sviluppare gli ambiti in cui invece riscontra piú difficoltà.

Chiara Agrosi è Psicoterapeuta e Ipnologa regolarmente abilitata all'esercizio della professione. Il tuo percorso verso il miglioramento comincia qui 💜

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Il corpo della donna è soggetto a cambiamenti lungo tutto l’arco della vita. A partire dalla pubertà, con lo sviluppo de...
25/08/2025

Il corpo della donna è soggetto a cambiamenti lungo tutto l’arco della vita.
A partire dalla pubertà, con lo sviluppo dei caratteri s3ssuali secondari e la comparsa del primo ciclo mestruale, il corpo femminile inizia a cambiare, per poi trasformarsi ulteriormente più tardi, nel caso di un’eventuale gravidanza, e poi ancora durante il post-partum e l’allattamento. Occuparsi dei figli comporta inoltre un carico che si riflette anche sul corpo della donna. In seguito si giunge alla menopausa, un altro periodo di profondi cambiamenti sia fisici che psicologici, che a volte può comportare anche disturbi di vario tipo, per poi, con gli anni, arrivare nella fase dell’anzianità.
Vediamo dunque come, al contrario degli uomini, il cui corpo rimane pressoché uguale dall’adolescenza, le donne cambino continuamente. A ciò poi si aggiungono anche i cambiamenti che avvengono nell’arco di ogni singolo ciclo mestruale.
Questi aspetti connessi al corpo femminile compaiono spesso anche nella mitologia greca, come nella storia di Demetra, dea dell’agricoltura e della fertilità, e della figlia Core.
Nel mito, Core viene rapita da Ade, dio dell’oltretomba, e dopo essere diventata sua moglie assume il nome di Persefone. Demetra decide che la terra non darà più frutti fino a che Core non verrà ritrovata, e comincia un lungo viaggio in cerca della figlia. Per un periodo di tempo Demetra assume anche le sembianze di un’anziana donna, finché Zeus non ordina ad Ade di restituire Persefone alla madre. Quando madre e figlia si incontrano, la terra ritorna fertile, ma si scopre che Ade ha fatto mangiare a Persefone un seme di melograno che la costringe a ritornare ogni anno nel regno dei m0rti, e proprio da qui ha origine l’alternarsi delle stagioni. Infatti, Demetra decide che nel periodo dell’anno in cui Persefone si trova nell’oltretomba, la natura si debba addormentare, per poi rifiorire quando la figlia fa nuovamente ritorno.
In questo mito dunque incontriamo donne appartenenti a tutte le fasi della vita, dalla ragazza, alla donna sposata, alla madre, fino all’anziana, e assistiamo ad una stagionalità che si riconduce a un infinito ciclo di incontri e separazioni tra madre e figlia

Come capire quando il proprio bambino è pronto a smettere di usare il pannolino? Questo dipende da caso a caso, ma in ge...
21/08/2025

Come capire quando il proprio bambino è pronto a smettere di usare il pannolino? Questo dipende da caso a caso, ma in generale può essere utile prestare attenzione ad alcuni segnali, il primo su tutti il linguaggio non verbale del bambino. Osserviamo poi se il bambino inizia a mostrare un interesse verso il bagno e se ci imita recandosi lì, oppure se associa la parola allo stimolo e ci avvisa di conseguenza.
In linea generale, si smette di usare il pannolino tra i 18 e i 36 mesi, ma in ogni caso è fondamentale rispettare i tempi del proprio figlio e non forzarlo. La fase dello spannolinamento deve essere vissuta in modo sereno, come se fosse un gioco, e il bambino non va assolutamente mortificato. Al contrario, è d’aiuto rinforzare positivamente il comportamento desiderato, celebrando i piccoli progressi.
Inoltre, può essere utile scegliere insieme un vasino, e magari decorarlo in un modo che piaccia al bambino: questo lo farà sentire maggiormente a proprio agio e lo stimolerà ad andarci.

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Alcuni nonni sono molto presenti nella vita dei nipoti. In certi casi questo comporta un rapporto stretto di affetto e v...
18/08/2025

Alcuni nonni sono molto presenti nella vita dei nipoti. In certi casi questo comporta un rapporto stretto di affetto e vicinanza, in cui i nipoti frequentano spesso la casa dei nonni nel tempo libero, e in cui i genitori possono contare sui nonni per un supporto in caso di necessità.
Altre volte invece i nonni sono coinvolti nella gestione quotidiana e negli aspetti pratici della vita dei nipoti, ad esempio andando a prenderli a scuola tutti i giorni o portandoli a fare sport nel pomeriggio. In questi ultimi casi però è utile prestare maggiore attenzione, poiché, in virtù di una presenza così ingombrante nella vita dei nipoti, c’è una probabilità maggiore che i nonni possano contestare le scelte dei genitori, i quali perdono l’autoritá per imporsi.
Di fronte a ciò è bene stabilire dei confini, ricordando sempre che, per quanto il legame possa essere stretto, le decisioni che riguardano i figli spettano unicamente ai genitori, e non ai nonni.

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Fin dalle elementari, le giornate di molti bambini sono scandite da mille attivitá extrascolastiche, come sport, lezioni...
14/08/2025

Fin dalle elementari, le giornate di molti bambini sono scandite da mille attivitá extrascolastiche, come sport, lezioni di musica, e tanto altro. Tuttavia, unendo questi impegni alla scuola e ai compiti assegnati per casa, non rimane piú spazio per una cosa che sarebbe fondamentale: la noia.
I bambini dovrebbero avere il tempo per potersi annoiare, senza che ogni momento della loro settimana venga ad ogni costo occupato da attività. La noia infatti, oltre che a rappresentare una preziosa opportunitá per riposarsi e rilassarsi, stimola anche la creativitá e il problem solving. 🎨
Per giunta, questi impegni talvolta provengono dalla volontà del genitore, e non da un’autentica passione del figlio per quel preciso sport o quello strumento musicale.
A tal proposito dunque è sempre bene ricordare che il bambino è una persona a sé, con i propri desideri, esigenze e ambizioni, i quali possono non coincidere con la visione del genitore. Per questo motivo, i genitori dovrebbero mettere da parte quelle che sono le loro aspettative, e seguire invece le predisposizioni del proprio figlio, indipendentemente da ciò che loro desidererebbero che facesse.

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È un dato di fatto che la tecnologia sia entrata in ogni aspetto della nostra vita, e che ormai rappresenti una parte in...
11/08/2025

È un dato di fatto che la tecnologia sia entrata in ogni aspetto della nostra vita, e che ormai rappresenti una parte integrante della nostra quotidianità. 📱
Per questo motivo, quando si hanno dei bambini piccoli che hanno bisogno di essere intrattenuti o tranquillizzati, la tentazione di dar loro in mano il nostro smartphone può essere molto forte, in quanto rappresenterebbe una soluzione pratica e rapida. Tuttavia, è necessario conoscere i rischi connessi all’uso di questo strumento durante l’infanzia. La Società Italiana di Pediatria afferma a tal proposito che i bambini da 3 a 5 anni dovrebbero essere esposti alla tecnologia per un massimo di un’ora al giorno, mentre da 0 a 2 anni l’esposizione dovrebbe essere nulla.
Stando a contatto con smartphone e dispositivi affini, il cervello in fase di sviluppo viene infatti sovrastimolato, e questo puó causare gravi problemi dello sviluppo stesso, come deficit dell’attenzione, ritardi cognitivi, diminuzione della capacità di autoregolazione, e aumento dell’impulsività. A tutto ciò si aggiunge poi il rischio di sviluppare una vera e propria dip3nd3nza, con conseguenti crisi di astinenza.
Di fronte a ciò, il ruolo primario del genitore deve sempre essere quello di tutelare il proprio figlio. La genitorialitá comporta molte sfide, e le difficoltà nell’intrattenere e tranquillizzare il proprio bambino, specie se è molto piccolo, sono completamente comprensibili, tuttavia le strategie che utilizziamo non dovrebbero mai essere dannose.
Un discorso simile si può fare ad esempio per gli adulti che fumano: spesso infatti non ci si rende conto dei danni che il fumo passivo può provocare. Per questo si continua a fumare, ma cosí facendo, anche se naturalmente non è quella l’intenzione, si stanno indirettamente esponendo ai pericoli anche i propri bambini.
L’essere genitori richiede che la cura, la tutela e la protezione dei figli vengano sempre messe al primo posto, e questo talvolta significa anche cambiare sé stessi per il loro bene.

Nell'ultimo post abbiamo visto alcuni benefici della lettura per i bambini da 0 a 3 anni. 📖 Scorri le slide per conoscer...
07/08/2025

Nell'ultimo post abbiamo visto alcuni benefici della lettura per i bambini da 0 a 3 anni. 📖 Scorri le slide per conoscerne altri. 📚

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Leggere con i propri bambini sin dai primissimi anni di vita comporta per loro una vasta serie di benefici. 📖 Scorri le ...
04/08/2025

Leggere con i propri bambini sin dai primissimi anni di vita comporta per loro una vasta serie di benefici. 📖 Scorri le slide per conoscerne alcuni. 📚

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Le emozioni sono una parte fondamentale della nostra vita interiore, e rappresentano una sorta di lente attraverso cui p...
31/07/2025

Le emozioni sono una parte fondamentale della nostra vita interiore, e rappresentano una sorta di lente attraverso cui possiamo fare esperienza del mondo ed entrare in relazione con gli altri.
Le emozioni sono molteplici, ciascuna costituita da numerose sfumature, e ognuna di esse ha una sua funzione specifica. I bambini però non possiedono ancora gli strumenti per poterle riconoscere, e per questo è essenziale in primo luogo validare le loro emozioni, e in secondo luogo fornire loro un vocabolario con una vasta gamma di parole per poter identificare ed esprimere ciò che sentono dentro di sé.
I bambini, quando viene chiesto loro come stanno, tendono a rispondere in modo dicotomico: “bene” o “male”. Inoltre, quando non si sanno esprimere, i bambini più piccoli spesso diventano più aggressivi.
Ed è proprio qui che deve entrare in gioco l’educazione emotiva: più ampio è il lessico che gli viene insegnato, più il bambino sarà in grado di riconoscere e comunicare in modo funzionale quello che accade nella sua interiorità.

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Per diversi genitori può risultare imbarazzante parlare ai propri figli di s3ssu4lità, e molti temono di ricevere domand...
28/07/2025

Per diversi genitori può risultare imbarazzante parlare ai propri figli di s3ssu4lità, e molti temono di ricevere domande a tal proposito. Per questo motivo, può accadere che si tenda a dare al bambino risposte non veritiere, facendo ricorso ad immagini come ad esempio la cicogna, o utilizzando vezzeggiativi per designare le parti del corpo, in attesa che il bambino cresca.
Se i genitori però evitano di fornire spiegazioni, esiste il rischio che, per trovare risposte alle sue domande, il bambino si rivolga a fonti poco accurate, se non addirittura dannose. Questo problema è particolarmente accentuato nel contesto di oggi, infatti il pericolo che i bambini vengano esposti ad una serie di contenuti inappropriati tramite il web e i social è molto più grande che in passato.
In realtà non esiste un momento preciso in cui “fare il discorso” ai propri figli. Questo infatti è un argomento che cresce con il bambino, e da affrontare insieme lungo tutte le fasi evolutive. Durante questo percorso di acquisizione graduale di conoscenze riguardo al corpo e alla s3ssu4lità, è importante che i genitori utilizzino un linguaggio adatto all’età, ma mantenendosi quanto più vicini possibile ai termini anatomici. Inoltre, sarà sempre il genitore a scegliere le modalità più adatte alla sensibilità e ai tempi del bambino, in base anche alle domande che il bambino stesso porrà.
È importante far capire al proprio figlio che potrà sempre rivolgersi a noi in caso di dubbi, e che noi accoglieremo le sue domande senza giudizio, supportandolo nella sua progressiva scoperta di sé.
Infine, come ben sappiamo, la conoscenza è la chiave per compiere scelte consapevoli. Per questo motivo, affrontare l’argomento della s3ssu4lità senza imbarazzo permette ai bambini di acquisire importanti informazioni, che in futuro permetteranno loro di vivere con serenità i cambiamenti corporei, valutare consapevolmente i rischi connessi alle attività s3ssu4li, stabilire quali sono i confini riguardo al proprio corpo, e riconoscere situazioni di potenziale pericolo.

Il lutto è qualcosa che purtroppo ogni famiglia si trova prima o poi ad affrontare, e nei casi in cui ci sono dei bambin...
24/07/2025

Il lutto è qualcosa che purtroppo ogni famiglia si trova prima o poi ad affrontare, e nei casi in cui ci sono dei bambini, i genitori possono sentirsi in difficoltà nello spiegare al proprio figlio che una persona cara è mancata.
Come fare dunque ad affrontare la perdita? Innanzitutto partiamo col dire che è necessario parlare della m0rte ai bambini, fornendo loro delle risposte veritiere e quanto più possibile slegate dalle convinzioni personali e dal proprio credo religioso, ed evitando frasi come: “il nonno è andato in cielo”.
Nessuno di noi ha la certezza di ciò che avviene dopo la m0rte, e per questo motivo si possono dare ai bambini anche delle “non risposte”, lasciando che siano loro a trovare la propria interpretazione. È importante spiegare poi che la m0rte fa parte della vita, e che di fronte ad un lutto è normale e giusto sentirsi tristi.
I bambini inoltre devono poter partecipare ai funerali se lo desiderano, in quanto sono un’occasione per salutare il proprio caro che è mancato. Impedirlo significherebbe privarli di questa opportunità.
Infine, i bambini hanno una capacità di comprendere le cose maggiore di quella che crediamo, e per questo motivo non c’è un’età giusta per iniziare a parlare loro della m0rte. Tutto può essere spiegato, utilizzando le parole adatte.

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Nella società occidentale viene generalmente considerata “tradizionale” una famiglia costituita da una coppia di coniugi...
21/07/2025

Nella società occidentale viene generalmente considerata “tradizionale” una famiglia costituita da una coppia di coniugi eterosessuali e monogami che vivono nella stessa abitazione, che si attengono a determinati ruoli di genere, e che hanno dei figli biologici. Ma questo non è certo l’unico modello familiare possibile: infatti esistono molti modi di ve**re al mondo, e tante famiglie diverse.
Esistono coppie che decidono di adottare, coppie omogenitoriali, genitori single. I figli possono essere concepiti tramite Procreazione Medicalmente Assistita con gameti provenienti dalla coppia oppure da donatori, e in alcuni casi può accadere che gli embrioni vengano congelati per poi portare a gravidanze anche a diversi anni di distanza. Questi sono solo alcuni esempi, e qualora il proprio bambino sia nato in modo “non tradizionale”, è importante raccontargli quali sono le sue origini e la sua storia, magari avvalendosi dell’aiuto di alcuni libri per l’infanzia.
In ogni caso è fondamentale spiegare ai propri bambini, indipendentemente da come sono nati, che non esiste un solo modello di famiglia, e che le persone che ci amano e che si prendono cura di noi sono quelle che meritano di essere chiamate genitori. 💛

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Martedì 09:00 - 20:00
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Venerdì 09:00 - 20:00
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