28/08/2025
L’educazione passa attraverso l’identità di genere?
Ancora oggi continuano a persistere stereotipi e pregiudizi riferiti al genere, che si traducono in frasi che vengono rivolte anche ai bambini piú piccoli, come ad esempio: “Sei un maschietto, non puoi giocare con le bambole” oppure “Sei una fe*******ia, non puoi giocare a calcio”. Affermazioni del genere si protraggono poi per tutta la vita, ponendo di fatto dei vincoli all’espressione dei propri talenti e potenzialità. Se ci riflettiamo, ci accorgiamo peró che queste frasi non corrispondono alla veritá, e che questi limiti sono imposti dalla società.
In tutto ciò, il ruolo del genitore è quello di promuovere e incoraggiare la libertà di pensiero, di autonomia e di espressione dei propri figli. Non esistono attività intrinsecamente “da maschio” o “da femmina”, e per poter diventare adulti davvero liberi, tutti dovrebbero essere capaci di svolgere qualsiasi tipo di mansione. Esistono invece le potenzialità individuali del bambino, e il genitore ha il compito di far sì che esse trovino espressione, supportando i talenti del proprio figlio e aiutandolo a sviluppare gli ambiti in cui invece riscontra piú difficoltà.
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