Studio di Fisioterapia - Fisioterapista dott. ft. Andrea Marchi

Studio di Fisioterapia - Fisioterapista dott. ft. Andrea Marchi Fisioterapia e Rieducazione Neuromotoria rinforzo. Bendaggio funzionale e terapetico con bende e tape.

Riabilitazione e Rieducazione Neuromotoria
- Ortopedica - Traumatologica (recupero post-trauma, trattamento pre-intervento, recupero post-intervento per tutti i distretti, trattamento patologie muscolo-tendinee-articolari, lombo-sciatalgie, cervico-brachialgie, ecc...)
- Neurologica (trattamento negli esiti di ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, siringomielia, ecc...)
- Reumatologica
- Geriatrica
- Pelvi-perineale (incontinenza urinaria nell'uomo)
- Oncologica (trattamento della fatica)
- Sportiva

Terapie fisiche e strumentali: TECAR Terapia, Ultrasuoni (anche in acqua), Magnetoterapia, Inoforesi, Tens, Elettrostim. Terapie manuali e miofasciali, massoterapia decontratturante, trattamento dei trigger points, stretching e allungamento muscolare. Neck e back school per il trattamento delle lombalgie e cervicalgie.

13/09/2020

Lombalgia e sedentari. Lo stare molto seduti è considerato da molti un fattore di rischio per sviluppare una lombalgia come altre patologie della colonna; una ricerca di qualche anno fa, ha voluto studiare gli effetti dello stare a lungo seduti sulla possibilità di sviluppo di mal di schiena nelle persone over 50 ed è emerso appunto che la lombalgia è fortemente associata allo stare seduti per oltre 7 ore al giorno, inoltre la scarsa attività fisica aumenta fortemente questa possibilità. Sarebbe meglio evitare le posizioni sedute prolungate, ma se ciò non è possibile, almeno conviene aumentare i livelli di sport/attività fisica per ridurre il rischio di sviluppare una lombalgia.

13/09/2020

Stretching e Postura. Molte volte gli esercizi posturali prevedono di migliorare la flessibilità con lo stretching e poi apprendere la posizione corretta. Un’iniziale ricerca sembra invece dimostrare che nei pazienti con deformità vertebrali lo stretching preliminare ha un effetto negativo sulla capacità di mantenere l’allineamento del corpo durante un esercizio posturale. Come in altri contesti, lo stretching è utile per mantenere e/o acquisire una buona flessibilità, ma sarebbe preferibile eseguirlo in sessioni separate da altri esercizi.

27/01/2020

Il “tempo meteorologico” può influire sul mal di schiena? Recentemente un gruppo di ricercatori ha provato a dare una risposta al quesito arruolando un gruppo di un migliaio di persone colpite da un episodio di lombalgia acuta e verificando in che modo i diversi parametri meteorologici (precipitazioni, umidità, vento e pressione atmosferica) abbiano influito sull’insorgere dalla patologia. Il risultato è stato che i comuni parametri meteorologici non sono risultati associati all'insorgere di una lombalgia acuta, per cui allo stato attuale i ricercatori di questo studio affermano che il “tempo” non è la causa scatenante di un episodio lombalgia acuta, ma nulla vieta che in futuro ulteriori ricerche modifichino il risultato ottenuto.

27/01/2020

La tendinopatia dell’Achilleo (tendine d’Achille) è una condizione che si riscontra frequentemente nelle persone comuni, non solo negli atleti, e può avere diverse cause; in particolare può essere provocata dalla tensione prolungata del tendine dovuta all’alterazione del sistema achilleo-calcaneo plantare. Questa condizione si riscontra nel piede cavo dove il sistema è particolarmente teso e nel tempo è causa di patologia a carico dei suoi componenti. La tendinopatia dell’Achilleo si manifesta con tumefazione (aumento spessore del tendine), contrattura del polpaccio e dolore locale che provoca zoppia, quando mantenuta a lungo altera l’appoggio del piede; il piede infatti modifica il suo equilibrio per ridurre la tensione e il dolore; questo può fare pensare ad una guarigione, ma in realtà non lo è affatto. Se appunto la causa è il piede eccessivamente cavo la cura prevede di riequilibrarlo (esempio con un rialzo adeguato) e successivamente di inserire le terapie mediche e fisioterapiche (se usate da sole non possono guarire il tendine definitivamente). La fisioterapia si avvale esercizi terapeutici (esempio: esercizi eccentrici), terapia manuale e terapie fisiche (esempio: laser, tecarterapia, …). Per curare al tendinopatia dell’Achilleo, è quindi importante un corretto inquadramento della patologia da parte del medico specialista, che potrà avvalersi anche di esami strumentali, prima di procedere a eventuali cure fisioterapiche.

23/09/2019

La cura dell’osteoartrosi di ginocchio (gonartrosi) richiede una combinazione di trattamenti farmacologici e non farmacologici che il medico specialista personalizzerà sul paziente in base ad entità del dolore, disabilità, segni di infiammazione, fattori di rischio. I trattamenti non farmacologici sono molto studiati dai ricercatori, i quali hanno indicato una serie di punti chiave, per curare e contenere l’artrosi, che prevedono: l’educazione del paziente (addestramento a programmi di esercizi al domicilio), il contenimento e/o il calo ponderale (modifica della dieta e moderata attività fisica) e il trattamento riabilitativo (fisioterapia). La fisioterapia prevede esercizi terapeutici per il recupero del rom (articolarità) e il potenziamento muscolare (in particolare il muscolo quadricipite), l’utilizzo di terapie fisiche per il controllo del dolore (come laser, magnetoterapia, tens, tecarterapia, ultrasuoni), l’addestramento all’utilizzo di ausili per la deambulazione, l’utilizzo del taping patellare (ovvero del bendaggio della rotula) e infine l’addestramento all’economia articolare. Nei trattamenti conservativi posso trovare impiego anche i plantari correttivi (in caso di varismo) e quelli ammortizzati, come l’utilizzo di ginocchiere.

23/09/2019

Artrosi: muovere o non muovere? Le strutture articolari sono fatte per muoversi e quindi il movimento è lo stimolo migliore per il mantenimento della loro funzionalità, ma è anche vero che il sovraccarico funzionale è un elemento aggravante per un’articolazione artrosica. La risposta sta nell’identificare il quando fare chinesiterapia (ad esempio superata la fase acuta del dolore), il come fare chinesiterapia (attraverso con la scelta corretta della tipologia dei movimenti da eseguire) e il quanto fare chinesiterapia (dosaggio), comunque valutando la globalità della persona. Il termine economia articolare racchiude in sé tutti questi concetti e si propone la salvaguardia delle articolazioni artrosiche e il mantenimento delle massime autonomie possibili attraverso accorgimenti e adattamenti dell’ambiente domestico e di lavoro e delle attività ludico ricreative, tanto che nel medio termine ci si aspetta risultati positivi per quanto riguarda l’attenuarsi dei sintomi e il miglioramento della funzionalità.

06/09/2019

Massoterapia nelle malattie reumatologiche. Il massaggio è una delle forme più antiche di terapia utilizzate ed è una delle più gradite dai pazienti con ridotte controindicazioni. La massoterapia si avvale di tre effetti biologici: circolatorio, termogenico e analgesico, sul piano pratico si utilizza come decontratturante e per ridurre il dolore in tutte le situazioni di circolo vizioso dolore – contrattura – dolore, inoltre è utile per il riassorbimento degli edemi e per favorire un rilassamento generale o distrettuale. Le tecniche si distinguono in: sfioramento, frizione, impastamento, pressione, percussione e vibrazione, alcune assomigliano a movimenti “istintivi”, come sfiorare una zona dolente “dopo una botta”. In riabilitazione in ambito reumatologico la massoterapia può essere un utile complemento per preparare una “zona” all’esercizio terapeutico oppure può essere utilizzata come approccio terapeutico autonomo. Le controindicazioni si dividono in relative e assolute (febbre, gravi malattie cardiocircolatorie, neoplasie, decadimento generale, ecc…) e in particolare in ambito reumatologico il massaggio è da evitare in tutti i processi infiammatori acuti di qualsiasi natura.

15/05/2019

Le patologie degenerative della colonna cervicale (comunemente chiamate “artrosi cervicale”) prendono il nome di “spondilosi cervicali” e interessano: vertebre, dischi e articolazioni tra le vertebre. Esse sono causate principalmente dall’invecchiamento, ma anche da altri fattori come traumi ripetuti. I sintomi principali sono il dolore cervicale (spesso irradiato alle spalle e alla base del collo) e i disturbi neurologici (radicolpatie: acute, dolore/bruciore lungo l’arto superiore e debolezza, disturbi della sensibilità parestesie/formicolii; miolopatie: subdole, mani dolorose, intorpidite e impacciate nei movimenti fini, disturbo della marcia). La valutazione medica è importante, in quanto dovrà differenziare le spondilosi cervicali dalle patologie della spalla e del plesso, escludere tumori, infezioni e malattie coronariche. Potranno essere prescritte radiografie, risonanza e tac per confermare il quadro clinico, mentre gli esami neurofisiologici utili nella mielopatia, sono meno utili nelle radicolopatie (falsi positivi elevati). La cura dipenderà dalla severità del quadro clinico e dalla sua evoluzione (storia naturale) e potrà avvalersi di cure mediche e/o riabilitative (trattamento conservativo) oppure del trattamento chirurgico. Le cure riabilitative possono comprendere esercizi terapeutici, trattamenti manuali, terapie fisiche e strumentali.

Indirizzo

Via Luigi Lenot, 6 (LINGOTTINO: Piano Terra, 2a Entrata Sul Retro)
Borgosesia
13011

Telefono

+393342422997

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