Studio di Medicina Generale/Medicina di famiglia Dott. Silvio Tuccillo

Studio di Medicina Generale/Medicina di famiglia Dott. Silvio Tuccillo ASSISTENZA MEDICA CENTRATA SULLA PERSONA GRATUITA ED UNIVERSALE

☀️ Una splendida giornata di confronto e crescitaFelice di aver partecipato al Congresso Regionale SIMG insieme a colleg...
04/10/2025

☀️ Una splendida giornata di confronto e crescita
Felice di aver partecipato al Congresso Regionale SIMG insieme a colleghi e amici della ASL Napoli 3 Sud.
Un’occasione preziosa per condividere esperienze, idee e prospettive sul futuro della medicina generale e sul valore delle cure primarie nel nostro territorio.

Ritorno con entusiasmo, nuove energie e la consapevolezza che solo insieme possiamo davvero costruire una medicina più vicina alle persone. 💙

Il lavoro uccide quando non è fatto in sicurezza, che tu sia un manovale, che tu sia un medico. Ciao Maddalena il mio st...
27/09/2025

Il lavoro uccide quando non è fatto in sicurezza, che tu sia un manovale, che tu sia un medico.

Ciao Maddalena il mio studio sarà in lutto per te la prossima settimana

Mi ha colpito nel profondo la storia di Maddalena Carta, medica di base a Dorgali, provincia di Nuoro.

Maddalena è morta sul lavoro, DI lavoro, a 38 anni.

Da giorni non si sentiva bene, ma ha continuato a lavorare come se nulla fosse, a ricevere pazienti fino all’ultimo per spirito di servizio, quasi una missione, perché per lei i suoi pazienti e la loro cura erano una ragione di vita.

Poi, a un certo punto, il malore. Un infarto.
Ha chiamato il 118: “Venite, non mi sento bene”, sono state le sue ultime parole. Infine è crollata in ambulatorio davanti agli occhi dei suoi pazienti.

Ne aveva 1.800 in tutto, che all’ultimo sono arrivati a 5.000 per supplire alle carenze di organico. Tanti. Troppi. “Un carico inumano”, dice chi la conosce. “Ma non si è mai tirata indietro”.

Non si può morire così, perdendo la vita per curare quella degli altri.

E benissimo ha fatto l’Ordine dei Medici a prendere una posizione durissima. Chiamando le cose col loro nome.

“Siamo di fronte a un’inaccettabile morte sul lavoro di una nostra collega, che ha continuato ad assistere i suoi pazienti, nonostante un malore che invece avrebbe dovuto fermarla.
Alla sua salute ha anteposto la cura dei pazienti, e questo le è costato la vita.
Lo Stato deve intervenire: non possiamo più tollerare che chi cura venga lasciato morire di lavoro”.

Un pensiero commosso a Maddalena, alla sua famiglia, ma anche ai tanti medici e operatori sanitari che come lei si trovano in trincea in molte province italiane, reggendo sulle proprie spalle letteralmente il peso della sanità italiana che a poco a poco stanno spolpando.

Ciao Maddalena. Scusaci.

“Certificati senza effettuare alcuna visita medica…” cosí detti “al telefono” come il supplì
06/09/2025

“Certificati senza effettuare alcuna visita medica…” cosí detti “al telefono” come il supplì

Il Gruppo di Locri della Guardia di finanza ha arrestato due medici di base con l'accusa di falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale e truffa ai danni dello Stato. (ANSA)

17/08/2025

👨‍⚕️ Lettere alla pagina

Ciao, sono un MMG lento. Una volta me ne vergognavo. Ora penso che sia la mia forza.
Sono lento a visitare i pazienti.
Lento ad aprire e chiudere le cartelle cliniche sul software, che mi sembra sempre un labirinto.
Lento a leggere le decine di email che ogni settimana mi sommergono: nuove note AIFA, report di appropriatezza, aggiornamenti burocratici.
Per anni ho pensato che questo facesse di me un medico “meno bravo”.
Mi confrontavo con colleghi veloci, sempre pronti con una ricetta, con un click, con una risposta immediata. Io invece arrancavo. Mi sentivo inadeguato.
Poi ho realizzato una cosa:
se sono lento con il computer e con le scartoffie… sono anche lento con i pazienti.
E questa lentezza, paradossalmente, è ciò che mi rende utile.
Non sono un fulmine nell’amministrazione, ma so fermarmi a guardare negli occhi chi ho davanti.
Ho pazienti che mi dicono: “Dottore, con lei ho la sensazione di essere ascoltato davvero”.
E questo, nel tempo, ha costruito fiducia.
La mia “lentezza clinica” è diventata un modo per raccogliere sfumature, cogliere dettagli, ragionare con calma su diagnosi che non sono mai semplici.
Viviamo in un sistema che celebra la velocità: più pazienti in meno tempo, più ricette, più click.
Ma la medicina di famiglia non è una catena di montaggio. Non tutti siamo fatti per correre.
Alcuni di noi, come me, hanno bisogno di tempo per dare senso, per costruire legami, per non ridurre l’essere umano a un codice esenzione o a un numero di nota AIFA. E va bene così.
Perché la diversità di stili non è una debolezza, ma una ricchezza.
Se sei un collega che si sente “lento” o “fuori tempo”, non vergognarti.
La tua lentezza non è un difetto: è uno spazio che regali ai tuoi pazienti. Essere medici non significa essere identici. Significa essere autentici, e usare le proprie inclinazioni anche quelle che sembrano debolezze per curare in modo vero. Essere lenti non è sbagliato. È solo un modo diverso di essere utili.

11/08/2025
❤️ 𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐀: 𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐂𝐄𝐋𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐅𝐈𝐃𝐔𝐂𝐈𝐀, 𝐍𝐎𝐍 𝐃𝐈 𝐁𝐔𝐑𝐎𝐂𝐑𝐀𝐙𝐈𝐀 ❤️Ogni giorno siamo accanto a voi, ascoltiamo le vost...
21/02/2025

❤️ 𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐀: 𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐂𝐄𝐋𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐅𝐈𝐃𝐔𝐂𝐈𝐀, 𝐍𝐎𝐍 𝐃𝐈 𝐁𝐔𝐑𝐎𝐂𝐑𝐀𝐙𝐈𝐀 ❤️

Ogni giorno siamo accanto a voi, ascoltiamo le vostre preoccupazioni, vi guidiamo tra le difficoltà della salute. Non siamo solo un servizio, siamo il vostro punto di riferimento, quelli che vi conoscono davvero.

🔹 𝗨𝗻 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗱𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗔𝗹𝘁𝗿𝗼𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗼 𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮: 𝗶𝗹 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶. 🔹
E il motivo è semplice: siamo vicini a voi, vi dedichiamo tempo, vi ascoltiamo, vi accompagniamo nelle vostre scelte di salute.

📊 𝐈 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢:
✅ Medico di Famiglia: 75
⚠️ Pronto Soccorso: 59
❌ ASL: 55

Ma oggi questo rapporto di fiducia è a rischio. C’è chi vorrebbe trasformarci in semplici impiegati delle ASL, riducendo la nostra autonomia e rendendo più difficile offrirvi cure su misura, ascolto e continuità.

👉 𝐍𝐨𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐍𝐎. La medicina di famiglia deve restare un pilastro del nostro sistema sanitario, non un ingranaggio burocratico.
👉 𝐃𝐢𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐒𝐈̀ 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞.

💙 𝐍𝐨𝐢 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐅𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚: 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨. 𝐄 𝐟𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐫𝐥𝐚.

Grazie per il vostro supporto. Insieme possiamo proteggere un diritto fondamentale: quello di essere curati da un medico che vi conosce davvero.

📌 Approfondisci su: www.fimmg.org

📖 𝑰𝒍 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒄𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝑵𝒂𝒓𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: 𝒖𝒏𝒂 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒛𝒊𝒐𝒔𝒂Mi fa piacere condividere con voi questa profonda riflessione, ripr...
02/02/2025

📖 𝑰𝒍 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒄𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝑵𝒂𝒓𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: 𝒖𝒏𝒂 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒛𝒊𝒐𝒔𝒂

Mi fa piacere condividere con voi questa profonda riflessione, ripresa dalla Dott.ssa Silvana Quadrino, che ci ricorda il senso più autentico della medicina.

💬 "𝕍𝕠𝕣𝕣𝕖𝕚 𝕔𝕙𝕖 𝕚𝕝 𝕞𝕚𝕠 𝕞𝕖𝕕𝕚𝕔𝕠..." è un testo che parla del desiderio di ogni paziente di essere visto, ascoltato, compreso, oltre la malattia e i dati clinici.

🔹 Ecco il testo completo:

𝘝𝘰𝘳𝘳𝘦𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰…

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘶𝘯 𝘣𝘶𝘰𝘯 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘶𝘯 𝘣𝘶𝘰𝘯 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢.

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘯𝘦𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘢𝘯𝘰…

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘢 ‘𝘱𝘦𝘳𝘥𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢’: 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰𝘴𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘶𝘰𝘵𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘪𝘨𝘪𝘰𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢…

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘥𝘢𝘪 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘰𝘦𝘮𝘢: 𝘪𝘭 𝘱𝘰𝘦𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘢𝘨𝘯𝘰𝘴𝘪.
𝘗𝘰𝘪𝘤𝘩𝘦́ 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘦𝘴𝘪𝘢, 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘱𝘰𝘦𝘴𝘪𝘢, 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢.

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘵𝘦𝘴𝘦 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘢𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘦 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘦: 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘶𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢 𝘦̀ 𝘶𝘯 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘰𝘶𝘵𝘪𝘯𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢.
* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘯𝘦́ 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘦, 𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘮𝘶𝘨𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪.

* 𝘍𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘯𝘥𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘦𝘯𝘢 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘨𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘪𝘭𝘦𝘵𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘮𝘢 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘪 𝘥𝘰𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘰.

𝘝𝘰𝘳𝘳𝘦𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘦; 𝘮𝘢 𝘤𝘪𝘰̀ 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰: 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰𝘴𝘰 𝘦 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰.
(𝘋𝘢 𝘈𝘯𝘢𝘵𝘰𝘭𝘦 𝘉𝘳𝘰𝘺𝘢𝘳𝘥 – 𝘐𝘯𝘵𝘰𝘹𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦𝘥 𝘣𝘺 𝘮𝘺 𝘪𝘭𝘭𝘯𝘦𝘴𝘴)

🩺 Essere medici significa anche essere lettori attenti della storia dei pazienti, non solo delle loro cartelle cliniche. Questa è la sfida più grande: non solo curare, ma comprendere e accompagnare.

🔹 𝐌𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚 𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢̀?

A questa domanda risponde ancora Silvana Quadrino:

"𝘗𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 '𝘲𝘶𝘦𝘭' 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰, 𝘰 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦, 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘩𝘢 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘢𝘵𝘢. 𝘜𝘯𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪𝘢 𝘢𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪, 𝘢𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪, 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘳𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘢𝘳𝘦; 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘢 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘵𝘢̀, 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭'𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢/𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀, 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘮𝘢𝘭𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪.
𝘚𝘰𝘯𝘰, 𝘱𝘶𝘳𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰, 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘦𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘢, 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘢 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪...
𝘐 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘪 𝘦 𝘮𝘢𝘴𝘵𝘦𝘳 𝘴𝘶 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘰, 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘧𝘢𝘳 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘪̀."

🔹 Una riflessione che sento particolarmente vicina.
Silvana Quadrino, all'interno dell'istituto Change che dirige, è stata per me una guida fondamentale.
È stata la mia "maestra di relazione", colei che mi ha insegnato il valore dell’ascolto e della comunicazione nella cura.

📢 𝑽𝒊 𝒊𝒏𝒗𝒊𝒕𝒐 𝒂 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒆 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒖 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒃𝒓𝒂𝒏𝒐.
𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒗𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒑𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒑𝒊𝒖̀? 𝑸𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒐𝒏𝒂𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂?

✅ L’81% degli italiani si fida del proprio medico di famiglia! 👩‍⚕️👨‍⚕️🔎 Un sondaggio dell’Istituto Piepoli rivela che, ...
22/01/2025

✅ L’81% degli italiani si fida del proprio medico di famiglia! 👩‍⚕️👨‍⚕️

🔎 Un sondaggio dell’Istituto Piepoli rivela che, nonostante le criticità della sanità pubblica, il rapporto con il medico di medicina generale resta solido:
📌 88% di fiducia tra gli over 55
📌 79% tra i 35-54 anni
📌 73% tra i giovani 18-34 anni

🚑 Eppure, la sanità resta la prima preoccupazione degli italiani!
📍 Il problema più sentito? Le liste d’attesa (50%), seguite dalla carenza di fondi e di personale.

📲 Sanità digitale: un’opportunità?
Il 46% degli italiani è favorevole alle visite mediche da remoto per ridurre le attese!

💬 E tu? Hai fiducia nel tuo medico di famiglia? Ti piacerebbe una sanità più digitale? Raccontacelo nei commenti! ⬇️

04/01/2025

Esami di coagulazione a tappeto e omocisteina: un carico di lavoro indotto ed inappropriato per i medici di medicina generale. Come porre un freno a questa abitudine di molti ginecologi?

Un appello alla Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia

I medici di medicina generale (MMG) si trovano quotidianamente sommersi da richieste di specialisti privati, in particolare ginecologi, per prescrivere esami di coagulazione e omocisteina prima di iniziare una terapia contraccettiva o per altre condizioni non specificate. Questa pratica, oltre a gravare sul lavoro degli MMG, rischia di violare i principi di appropriatezza e sostenibilità del sistema sanitario, portando a incomprensioni tra pazienti e medici e mettendo i MMG sotto accusa per presunta “inappropriatezza”.

Cosa dicono le linee guida?

Le principali società scientifiche, come la Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare (FSRH) e la Società Italiana della Contraccezione (SIC), hanno stabilito chiaramente i criteri per eseguire esami coagulativi o il dosaggio dell’omocisteina.

1. Screening coagulativo prima dell’inizio di una pillola contraccettiva

Secondo le linee guida:
• Non è necessario uno screening universale per trombofilia o altri disturbi della coagulazione prima di iniziare una contraccezione ormonale.
• Gli esami sono indicati solo in presenza di casi specifici come i casi di poliabortività o condizioni associate a trombofilia.

La semplice prescrizione di una pillola contraccettiva non giustifica di per sé un pannello coagulativo.

2. Omocisteina

Il dosaggio dell’omocisteina:
• Non è indicato nella pratica clinica di routine per la contraccezione o altre condizioni ginecologiche.
• È riservato a situazioni ben definite, come la valutazione di trombofilia ereditaria o patologie specifiche come l’omocistinuria, situazioni poco comuni.

Perché queste richieste sono problematiche?
1. Inappropriatezza clinica
Molte richieste non si basano su evidenze scientifiche o linee guida validate, ma su un atteggiamento precauzionale non supportato dalla letteratura. Questo non solo genera esami inutili, ma può portare a falsi positivi, ansia ingiustificata e percorsi diagnostici ulteriori e spesso inutili.
2. Carico amministrativo
Ogni giorno, i MMG devono processare una quantità significativa di richieste inappropriate, sottraendo tempo ad attività cliniche di maggiore valore. Inoltre, la responsabilità di queste prescrizioni ricade su di loro, aumentando il rischio di essere accusati di inappropriatezza diagnostica.
3. Costi per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN)
L’abuso di esami diagnostici genera un significativo spreco di risorse pubbliche. Ogni pannello coagulativo e dosaggio di omocisteina ha un costo non trascurabile, che potrebbe essere evitato seguendo un approccio più mirato e basato sulle linee guida.
4. Rischio di conflitti con i pazienti
Quando i MMG si rifiutano di prescrivere esami ritenuti inutili, i pazienti possono percepirlo come una mancanza di attenzione o professionalità, alimentando conflitti e incomprensioni.

Come affrontare il problema?

Educazione del paziente

Spiegare al paziente, in modo chiaro ma empatico, che non esistono indicazioni scientifiche per eseguire determinati esami in assenza di specifici fattori di rischio. È importante sottolineare che le linee guida sono basate su studi che mirano a garantire la loro sicurezza senza sprechi di risorse.

Dialogo con gli specialisti

Favorire una comunicazione più stretta con gli specialisti privati, sottolineando la necessità di seguire le linee guida. Potrebbe essere utile proporre percorsi condivisi o indicare chiaramente, nelle lettere di richiesta, le motivazioni cliniche che giustificano gli esami.

Approccio proattivo
• Utilizzare materiali informativi basati su evidenze scientifiche per educare sia i pazienti sia gli specialisti sul corretto uso degli esami di laboratorio.
• Proporre protocolli condivisi a livello di ASL o società scientifiche per standardizzare la gestione di queste richieste.

Messaggio finale ai colleghi e ai pazienti

I medici di medicina generale lavorano quotidianamente per garantire un’assistenza di qualità, rispettando le linee guida e promuovendo un uso appropriato delle risorse sanitarie. Le richieste di esami diagnostici devono essere sempre basate su evidenze scientifiche e necessità cliniche reali. Solo così possiamo evitare sprechi, ridurre il carico amministrativo e migliorare la qualità delle cure, proteggendo il bene comune del nostro sistema sanitario.

Se anche voi avete esperienze o suggerimenti su come affrontare questa situazione, condivideteli: un confronto aperto è fondamentale per migliorare il lavoro di tutti.

Indirizzo

Corso Umberto I 74
Boscotrecase
80042

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