22/10/2024
EFFETTI DEI CIBI ULTRA-PROCESSATI
L’UNESCO nel 2010 ha inserito la Dieta Mediterranea nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
La Dieta Mediterranea è costituita da un prevalente consumo di alimenti vegetali, con moderazione pesce, latticini, uova, carni bianche e poca carne rossa.
La Dieta Mediterranea tradizionale, tuttavia, è poco elaborata e composta di pochi cibi elaborati.
Essa è completa e ricca di fonti naturali di fibre, vitamine, antiossidanti e grassi prevalentemente insaturi.
Questo modo di mangiare contrasta l’infiammazione, che è uno dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
Tutto questo è messo a rischio se i cibi vengono coltivati, lavorati e conservati non adeguatamente.
Oggi abbiamo sempre meno tempo di fare la spesa e cucinare, pertanto sulla nostra tavola appaiono sempre più spesso i cibi ultra-processati (UPF), prodotti industrialmente.
Si calcola che in USA e in Gran Bretagna tali cibi sono il 50% circa, mentre in Italia il 20%.
Gli UPF generalmente hanno un contenuto di fibre, vitamine, antiossidanti ridotto e sono invece ricchi di sali e grassi.
Inoltre ad essi vengono aggiunti additivi e conservanti. Non ultimo l’imballaggio che può contenere bisfenoli e ftalati, che alterano l’assetto ormonale.
Da studi recenti è emerso che il consumo di tali cibi favorisce le malattie cardiovascolari e, in chi le ha, può portare ad un aumento significativo della mortalità (anche il 65%).
Alla luce di tutto ciò e di centinaia di lavori eseguiti in questi ultimi anni, urge tornare un po' al passato, alla semplicità e genuinità.
Ricordate, inoltre, che il danno fatto da diserbanti e simili è DOSE dipendente, quindi più cibi naturali biologici mangiamo più ci prendiamo cura della nostra salute