08/07/2025
Occlusione dentale e postura: ti sei mai chiesto cosa c’entrano i denti con la tua schiena?
Se stai leggendo questo post con il collo proteso in avanti e la mandibola serrata, potresti essere già un caso clinico vivente di quello che sto per raccontarti.
L’immagine qui sopra mostra le classi occlusali dentali secondo Angle (Classe I, II div. 1, II div. 2 e III) e le ripercussioni posturali associate. Sì, hai letto bene: la tua occlusione dentale può influenzare il modo in cui stai in piedi, cammini e respiri.
Vediamole in modo semplice e concreto:
CLASSE I (normocclusione):
L’ideale. Mandibola e mascella sono in equilibrio, l’occlusione è funzionale. Non è detto che la postura sia perfetta, ma non c’è interferenza occlusale a peggiorarla.
CLASSE II DIVISIONE 1:
Overjet marcato (incisivi superiori sporgenti), retrognatismo mandibolare.
Risultato? Testa spinta in avanti, iperattività dei muscoli suboccipitali, iperlordosi cervicale e squilibri della catena posteriore. Il corpo rincorre la mandibola.. e non vince mai.
CLASSE II DIVISIONE 2:
Incisivi superiori inclinati verso l’interno, mandibola comunque retrusa.
La postura si adatta irrigidendosi: rigidità cervicale, compensi dorsali, ipersollecitazione delle spalle. Qui il collo non va avanti, ma si accorcia.
CLASSE III:
Prognatismo mandibolare, mandibola troppo avanti.
Il corpo tende a posture più inclinate indietro, con retroposizionamento del cranio. I muscoli sovraioidei e masticatori si adattano, ma a caro prezzo: affaticamento mandibolare, tensioni linguali e cervicali.
Non esiste postura senza coinvolgimento cranio-mandibolare. Non esiste equilibrio senza un dialogo tra denti, ATM, diaframma e appoggi plantari.
La bocca è un crocevia posturale.
Se ti occupi di postura e ignori l’occlusione, stai guardando un puzzle con un pezzo mancante. E se hai sempre mal di schiena e nessuno capisce perché, forse la risposta è nei tuoi denti. 🤭
NOTA IMPORTANTE: si tratta di un contenuto divulgativo, provocatorio, nato per stimolare riflessione e consapevolezza. Le correlazioni tra occlusione e postura esistono, ma non vanno assolutizzate. Non parliamo di causalità né di automatismi clinici, ma di possibilità da esplorare con spirito critico e multidisciplinare.