10/09/2025
Non sono mai stato il più alto, né il più bello, né il favorito… ma ho imparato a trasformare le mie ferite in fuoco.
Sono cresciuto nel Bronx, in un quartiere dove i sogni erano un lusso e sopravvivere era una vittoria quotidiana. Mio padre se ne andò quando ero piccolo e mia madre, che era tutto per me, fece l’impossibile per tirarmi su. Ma non era facile. Ci furono giorni in cui non avevamo neanche da mangiare bene. A volte volevo solo sparire.
Mi espulsero da scuola. Mi dicevano che non servivo a nulla, che ero un ragazzo problematico. Ma c’era qualcosa che mi faceva sentire vivo: recitare. Quando salivo su un palco, smettevo di essere “quel ragazzo del Bronx” per diventare qualcuno che valeva. Anche se soffrivo la fame, anche se dormivo su un divano o non avevo un centesimo, continuavo a sognare.
Ci fu un tempo in cui camminavo per le strade con le tasche vuote, recitando monologhi davanti alle vetrine, sperando che qualcuno mi notasse. Nessuno mi guardava. Ma io insistevo. E un giorno, quel “ragazzo invisibile” fu chiamato per recitare ne Il Padrino. Il film che avrebbe cambiato la mia vita… e la storia del cinema.
Non fu fortuna. Fu fede, ostinazione e un amore profondo per la mia arte. Ho imparato che non bisogna somigliare a nessuno per brillare. Bisogna solo resistere, prepararsi e avere il coraggio di mostrarsi con il cuore in mano.
Ci sono battaglie che sembrano eterne, ma se continui a credere in te stesso, il mondo non avrà altra scelta che ascoltarti.
– Al Pacino❤️🔥