30/07/2025
📃 COMUNICATO STAMPA
Nasce il Consorzio “Quattropuntotre”: un nuovo motore per il welfare del Distretto RM 4.3
[Bracciano, 28 luglio 2025] – Prende ufficialmente vita il Consorzio “Quattropuntotre”, l’ente pubblico che unisce le forze dei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia, Manziana, Canale Monterano e Trevignano Romano per dare una nuova forma – più solida, autonoma e integrata – alla gestione dei Servizi Sociali del Distretto RM 4.3.
Un passo avanti concreto, frutto di una visione condivisa e di un lungo lavoro di confronto tra amministrazioni, tecnici e territori.
Il Consorzio rappresenta non solo una riforma organizzativa, ma una scelta di campo: quella di scommettere su un welfare più equo, vicino alle persone, capace di affrontare le sfide della contemporaneità.
Costituito ai sensi dell’art. 30 del TUEL, della Legge 328/2000 e della Legge Regionale 11/2016, il Consorzio sarà un ente autonomo, con personalità giuridica propria, in grado di gestire direttamente fondi, risorse umane e servizi, superando i vincoli e le inefficienze della gestione convenzionata.
Nel corso della prima assemblea che sarà convocata entro i prossimi 45 giorni verranno condivisi i ruoli come deciso nel comitato istituzionale dei Sindaci.
Gli obiettivi prioritari del nuovo Consorzio:
- garantire il pieno rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS);
- semplificare e velocizzare la gestione dei fondi regionali, statali e PNRR;
- rafforzare l’organico degli assistenti sociali e delle figure professionali territoriali;
- costruire un modello di governance condivisa, basato sulla prossimità e l’equità.
Il nome scelto – “Quattropuntotre” – richiama l’identità del Distretto sociosanitario e diventa simbolo di un patto tra Comuni, che scelgono di cooperare per costruire una rete sociale più inclusiva, accessibile e resiliente.
«Una giornata storica – commentano con soddisfazione i Sindaci dei cinque Comuni – perché con la nascita del Consorzio diamo forza e forma a un welfare più giusto, capace di guardare alle fragilità non come problemi da gestire, ma come diritti da garantire. Un passo avanti per il territorio e per le comunità che lo abitano».