13/04/2021
MAL DI SCHIENA PSICOSOMATICO
Che cos’è il mal di schiena psicosomatico? Sono molte le persone che soffrono e hanno dolori e fastidi anche forti alla schiena, ma spesso questi dolori non risultano coerenti con i risultati delle radiografie, TAC. o Risonanze Magnetiche fatte.
Come mai? il Prof. Alf Nachemson, Direttore del dipartimento di Ortopedia dell’Università di Goteborg, riporta in proposito il risultato di un’interessante ricerca fatta dalla Società Internazionale di Ricerca e Studi del Rachide. Questa ricerca afferma che:
nella maggior parte dei casi i dolori che coinvolgono interamente la schiena o una sua specifica zona (cervicale, dorsale, lombare, sacrale, ecc.) e che non sono suffragati da specifiche problematiche ortopediche o strutturali alla colonna vertebrale, sono l’effetto di ansietà, depressione, stress o di altri disagi psicologici o esistenziali.
Le fasce muscolari sono molto sensibili alla qualità delle emozioni e degli stati d’animo che vivono e soggiornano nel corpo. E le emozioni e gli stati d’animo di tensione, creano contrazione, irrigidimento e tensione nei muscoli e nell’apparato muscolo–scheletrico.
Se si considera l’indubbio effetto che le emozioni e gli stati d’animo negativi e di stress hanno sulla parte muscolare del corpo e sulla colonna e vedendo quindi le emozioni e gli stati d’animo negativi e i fattori stressanti in qualità attivatori di tensioni, blocchi e possibili contratture, diventa evidente che, al di là delle proprie personali convinzioni su quanto la mente agisca sul corpo o su quanto siano importanti gli aspetti psicosomatici nella nascita delle malattie, le tensioni ripetitive, i blocchi e le contratture muscolari che si ripetono “congelano” la struttura ossea in posizioni scorrette” che facilmente possono ingenerare problematiche quali ernie, artriti, artrosi, spasmi, ecc.
Vediamo i possibili messaggi che il nostro corpo ci trasmette .
ZONA CERVICALE
la ZONA CERVICALE è formata da 7 vertebre che hanno fra l’altro la funzione di sostenere il capo e permettere i vari movimenti che vengono attuati con la testa;
In questa zona, ogni volta che sia cerca di trattenere o difendersi da un’emozione che si vive come spiacevole, si assume una postura di tensione e di chiusura, ovvero: si chiudono le spalle e s’irrigidiscono i muscoli del trapezio e della cervicale.
A tutti capita (e in particolare se ha un forte senso di responsabilità e del dovere), di dover controllare e trattenere le emozioni e gli istinti senza sfogarli adeguatamente, ed ecco che in quel caso la prima vertebra cervicale, (l’Atlante), “sente il peso del proprio Mondo sulle spalle” (ovvero la persona avverte la testa come pesante dai tanti pensieri, tensioni preoccupazioni o timori che la affolla).
Quindi chi soffre di dolori alla cervicale, solitamente, oltre a soffrire di un eccessivo bisogno di controllare le proprie emozioni, solitamente ha un forte senso di responsabilità e una precisa tendenza a occuparsi e a farsi carico delle problematiche di chi gli è vicino. Si tratta della cosiddetta cervicale psicosomatica. Se non si trova un modo per scaricare ed equilibrare queste emozioni si può andare incontro a un
fisiologico aumento della bile (che può danneggiare il fegato e la cistifellea);
situazioni ripetitive di mal di stomaco (rabbia per questioni non digerite)
problematiche di riflusso gastrico;
uno stato più o meno generale di tensione che può dar luogo a nervosismi, impazienza, insonnia.
LA ZONA DORSALE
La ZONA DORSALE è notoriamente di grande rilevanza per l’attività respiratoria tant’è che coloro che soffrono di “dorsalgie” concordemente raccontano di avere difficoltà a respirare in modo aperto e profondo.
Dal punto di vista posturale, chi soffre di dolori nella zona dorsale della schiena tende ad assumere posture chiuse e “difensive” in cui spinge in avanti le spalle e contrae la cassa toracica contraendo il diaframma e limitando i movimenti respiratori.
Non a caso dal punto di vista psicologo, emozionale, e psicosomatico, chi avverte sensazioni di paura e di ansietà, facilmente tende a contrarre il diaframma e a comprimere i muscoli addominali e del plesso solare, creando nel tempo affaticamento e problematiche soprattutto:
al cuore (affaticamento dovuto al pompare di più trovandosi in una situazione generale di ridotta o scarsa ossigenazione);
ai polmoni (che facilmente potranno essere soggetti ad un accumulo di catarro dovuto a ristagno e ipoventilazione);
allo stomaco, fegato, pancreas ed intestino per via della situazione di compressione al plesso solare;
connesse con possibili emozioni di vuoto, solitudine e perdita derivanti dal respirare senza aprirsi all’esterno.
E chi tende con continuità a contrarre il diaframma e a comprimere i muscoli addominali e del plesso solare, facilmente può andare incontro a problematiche di scarsa autostima, di difficoltà nella sfera dell’affermazione personale e della forza di volontà.
Quindi chi soffre di dolori nella zona dorsale della colonna spesso soffre di:
rifiuto dei propri sentimenti per timore di non saperli adeguatamente gestire;
difficoltà nel prendere le proprie decisioni per paura di soffrire facendo scelte sbagliate;
disagi legati all’autostima e alla “paura di vivere”;
chiusura, tensioni ed eventuali contratture alle spalle e al diaframma, (con cifosi accentuata della colonna).
LA ZONA LOMBARE
I problemi alla zona lombare sono essenzialmente legati a un eccessivo sforzo o sovrappeso che sottopone le vertebre a un persistente schiacciamento, al sollevamento o trasporto di pesi, a posture scorrette.
In una frase alla fatica di sostenere il peso della propria vita.
Quindi si somatizza in questa zona quando non si riesce più a sostenere o sopportare qualcosa: un lavoro troppo pesante, una situazione esistenziale, familiare, affettiva, o lavorativa problematiche. Situazioni verso cui si ritiene di essere obbligati senza potervici sottrarre, (di solito per un rigido senso del dovere o per una specifica incapacità di dire di no).
Quando il dolore è invece nella zona lombo-sacrale esso può essere legato a blocchi di tipo sessuale o a un’eccessiva rigidità di tipo morale con rifiuto dei propri desideri e pulsioni.
Chi soffre di Lombalgia, differentemente, di solito ignora o non tiene in debito conto i propri limiti, esagerando o abusando delle proprie forze e risorse e adottando atteggiamenti di obbedienza e di eccessivo sacrificio.
La lombalgia spesso sfocia in una “discopatia” (patologia a carico del disco intervertebrale che, per degenerazione, riduce la sua elasticità), discopatia che in un’attenta lettura psicosomatica di solito evidenzia un’inutile e cocciuta sopportazione di situazioni che normalmente non si tollererebbero.
Il disco che degenera o che esce dalla sua sede abituale crea dolore, blocco, limitazione e rigidità, manifestando ed evidenziando l’impossibilità di assumere atteggiamenti flessibili o l’incapacità di adattarsi a situazioni nuove o difficili.
Chi soffre di Sciatica, invece, spesso è una persona che si trova a dover fare qualcosa che non vorrebbe proprio fare, e che si sente costretta a dover agire per necessità, rigidità, intransigenza o senso del dovere.
È importante saper ascoltare e comprendere i messaggi che il corpo ci invia per capire meglio noi stessi e le nostre emozioni . Questo possiamo farlo anche attraverso l' aiuto di terapie naturali quali lo SHIATSU e la RIFLESSOLOGIA PLANTARE che possono rappresentare un vero e proprio percorso personale che favorisce il raggiungimento di una nuova consapevolezza rispetto alle nostre emozioni oltre che a dare notevoli benefici al corpo e alla mente.
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