Dott.ssa Annise Butta - Biologa Nutrizionista

Dott.ssa Annise Butta - Biologa Nutrizionista La passione per la Biochimica applicata alla Dietetica mi ha condotto alla Nutrizione

10/10/2025

🧠La psichiatria nutrizionale (Nutritional Psychiatry) è un campo emergente della ricerca che studia il legame tra alimentazione e salute mentale. Si concentra sul ruolo della dieta e degli
integratori nella prevenzione e nella gestione dei disturbi psichiatrici, analizzando come specifici nutrienti possano influenzare la funzione cerebrale, l’umore e il benessere psicologico.

🍎Questo approccio tiene conto di fattori come il microbiota intestinale, l’infiammazione, la qualità della dieta e le carenze nutrizionali, con l’obiettivo di sviluppare strategie alimentari e terapeutiche personalizzate per supportare la salute mentale.

Cosa dice la ricerca?

📌Qualità della dieta e salute mentale: Studi epidemiologici hanno evidenziato un legame tra una dieta di qualità e una migliore salute mentale, sebbene non tutti i dati siano concordi.
📌Nutrizione materna e sviluppo: L'alimentazione durante la gravidanza e nelle prime fasi di vita può influenzare la salute mentale del bambino.
📌Integratori alimentari: La ricerca sugli integratori mostra risultati contrastanti, spesso a causa di effetti placebo. È essenziale determinare chi può beneficiare di specifici nutrienti, in quali dosi e in quali circostanze.

La sfida per il futuro è sviluppare interventi dietetici e nutraceutici personalizzati, basati su biomarcatori come carenze nutrizionali, livelli di citochine infiammatorie, analisi genomiche e del microbiota. Questo approccio potrebbe ottimizzare le strategie preventive e terapeutiche in psichiatria.

Fonte👉🏼Sarris J. Nutritional Psychiatry: From Concept to the Clinic. Drugs. 2019;79:929-934.

09/10/2025

Roma, 9 ottobre 2025 (Agenbio) – Fino a poco tempo fa si pensava che il rischio di allergie dipendesse esclusivamente da fattori genetici, ma oggi non è più così. Se siamo predisposti ad allergie, dermatiti e asma non è solo colpa dei nostri geni, ma gioca un ruolo importante anche il microbio...

06/10/2025
02/10/2025

I semi di chia sono diventati famosi per le loro proprietà salutistiche , ma cosa ci dice la letteratura scientifica?📚

I semi di chia, ricchi di calcio, magnesio, fosforo, zinco, vitamina B1, e composti bioattivi (flavonoidi), hanno un alto valore nutritivo e confermano le loro ampie proprietà benefiche per la salute.

Ecco di seguito alcuni punti di forza:

✅ Altissima densità nutrizionale
✅ Ricchi di omega-3, con effetti positivi per cuore e cervello
✅ Fibre gelificanti che aiutano a regolare la glicemia e il senso di sazietà
✅ Contengono proteine vegetali

Come consumarli?🤔

E’ importante idratarli prima del consumo, altrimenti possono causare gonfiore o disturbi intestinali. La porzione consigliata è di circa 1-2 cucchiai al giorno (10-15 g) e possono essere aggiunti a yogurt, porridge o smoothie oppure utilizzati per pudding o come gelificante.

Fonte👉🏼 Kulczyński B, Kobus-Cisowska J, Taczanowski M, Kmiecik D, Gramza-Michałowska A. The Chemical Composition and Nutritional Value of Chia Seeds-Current State of Knowledge. Nutrients. 2019 May
31;11(6):1242. doi: 10.3390/nu11061242. PMID: 31159190; PMCID: PMC6627181.

29/09/2025

Oggi, 29 settembre, si celebra la Giornata mondiale del cuore (World Heart Day), nata con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza della prevenzione cardiovascolare.

Ogni anno le malattie cardiovascolari sono causa di 20,5 milioni di morti in tutto il mondo.
Le stime ci dicono che oltre l’80% delle morti premature causate da queste patologie potrebbe essere prevenuto attraverso un garantito accesso alle cure, screening precoci, maggiori opportunità di adottare scelte salutari in ambito nutrizionale e mantenendosi attivi.

Per saperne di più visita il sito https://world-heart-federation.org/world-heart-day/ e contribuisci a diffondere la campagna di prevenzione!

Per conoscere i nostri consigli, leggi l’articolo dedicato alla prevenzione cardiovascolare 👉 https://smartfood.ieo.it/nutrizione-e-salute/alimentazione-e-patologie/cuore-prevenzione-malattie-cardiovascolari/

15/09/2025

Nei post precedenti abbiamo visto come viene metabolizzato l’alcol. Oggi approfondiamo i suoi effetti sul sistema nervoso centrale🧠

🥂Anche a dosi moderate, l’alcol è in grado di interferire con il funzionamento del cervello. Una volta assorbito nel sangue, infatti, l’alcol etilico riesce a superare la barriera emato-encefalica (una protezione fisiologica che limita l’ingresso di sostanze potenzialmente dannose nel cervello) raggiungendo così il sistema nervoso centrale.

Qui, come illustrato nell’infografica, altera l’attività di diversi neurotrasmettitori, i
messaggeri chimici responsabili della comunicazione tra i neuroni. Questo impatto può influenzare l’equilibrio delle funzioni cerebrali già nel breve termine, ma soprattutto, se l’esposizione è cronica, può favorire danni permanenti❌

Fonte👉🏼Nutt et al. Alcohol and the Brain. Nutrients. 2021;13:3938.

Ripartiamo dopo la pausa estiva dando mobilità ed elasticità alla colonna e alle nostra articolazioni.
14/09/2025

Ripartiamo dopo la pausa estiva dando mobilità ed elasticità alla colonna e alle nostra articolazioni.

08/09/2025

🫛Le fave sono tra i legumi più antichi coltivati dall’uomo e rappresentano ancora oggi un alimento prezioso dal punto di vista nutrizionale e ambientale. Ricche di proprietà benefiche, offrono un profilo nutrizionale particolarmente interessante: apportano buone quantità di ferro, potassio, magnesio, folati e vitamina B1, micronutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo. Al tempo stesso, sono una fonte vegetale di proteine, caratteristica che le rende particolarmente utili nelle diete vegetariane o in quelle a basso consumo di proteine animali.

🔎Oltre ai micronutrienti, le fave forniscono fibra alimentare, importante per il benessere
dell’intestino e per il controllo della glicemia e del colesterolo. Sono naturalmente prive di
colesterolo e hanno un contenuto di grassi molto basso.

☝🏼È però importante sottolineare una controindicazione specifica: nelle persone affette da deficit dell’enzima G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi), il consumo di fave può causare una grave reazione emolitica, nota come favismo. In questi casi, l’ingestione di fave può portare a un’improvvisa distruzione dei globuli rossi, con conseguente anemia acuta. Per questo motivo, chi ha ricevuto diagnosi di G6PD deficiency deve assolutamente evitarle.

Fonti:
- Luzzatto L, Ally M, Notaro R. Glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency. Blood. 2020;136:1225-1240.
- Mudryj AN, Yu N, Aukema HM. Nutritional and health benefits of pulses. Appl Physiol Nutr Metab. 2014;39:1197-204.
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/favismo

Indirizzo

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 1
Brembate Di Sopra
24030

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