
17/01/2024
La cefalea cervicogenica si distingue da altri tipi di cefalea per il fatto che tale disturbo origina da una struttura cervicale; la struttura coinvolta può essere, per esempio, una articolazione, un disco intervertebrale o un tessuto molle a livello delle prime 3 vertebre cervicali.
I sintomi tipici di cefalea cervicogenica sono caratterizzati da un dolore unilaterale, spesso il dolore ha inizio dal tratto cervicale spostandosi poi anteriormente verso il capo nella zona delle tempie e degli occhi; in alcuni casi può arrivare a coinvolgere la spalla e il braccio.
Talvolta possono essere presenti nausea, fotofobia, fonofobia, senso di instabilità, visione offuscata, difficoltà nella deglutizione ed edema unilaterale soprattutto nell’area perioculare.
I sintomi sono innescati da movimenti del collo, posizioni protratte del capo, posture scomode mantenute o una palpazione provocativa della regione cervicale superiore o occipitale.
Ma quale è il meccanismo che scatena questa reazione?
Il dolore viene riferito alla testa poichè alcune informazioni, in partenza dal rachide cervicale alto, dirette al cervello riguardanti una sofferenza tissutale, passano da un "centro di smistamento" noto come nucleo trigemino cervicale dove convergono anche le informazioni provenienti dal nervo trigemino. Per motivi ancora non del tutto chiari, a causa di questa convergenza, talvolta, al cervello giunge una informazione alterata, come se il problema fosse nella zona di innervazione del nervo trigemino. Come è noto, il nervo trigemino innerva il capo e, nonostante in tale area non saranno presenti disfunzioni, il dolore sarà riferito in questa area di innervazione.
Il problema è risolvibile tramite una diagnosi differenziale per escludere altre tipologie di cefalea, individuando la struttura o l'area cervicale dalla quale si scatena il sintomo e trattandola in modo da risolvere il dolore.