27/05/2023
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Le convinzioni del secolo scorso errate e forvianti...
LE UOVA AUMENTANO IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE.
L’errata credenza che l’uovo ricco di colesterolo (un uovo medio ne contiene circa 200 mg) determini un aumento del colesterolo nel sangue, risale ancora la 1968, quando l’American Heart Association in virtù di alcuni studi (sbagliati) di allora, emanò precise direttive pseudo salutistiche, con forte impatto sulla popolazione e sull’industria dell’uovo.
Il principio era che, il colesterolo assunto con l’alimentazione, avesse un ruolo determinante sul valore del colesterolo nel sangue; come se il nostro corpo assumesse senza “freno” qualsiasi sostanza assunta dall’esterno. Quindi, dato che l’uovo è ricco di colesterolo, se ne consigliava l’uso moderato al massimo di due volte la settimana.
Bene, quelle raccomandazioni pensate, basate su studi obsoleti e imprecisi, valgono nella mediocrità divulgativa, ancora oggi.
Mangiare anche un uovo al giorno, non comporta alcun rischio per l’apparato cardiovascolare e non altera i parametri ematochimici indicatori di aterosclerosi. Anzi. Ci sono prove convincenti che la colina, nutriente importante nella composizione dell’uovo è correlata inversamente alla concentrazione di omocisteina, ossia quella molecola considerata come importante fattore di rischio cardiovascolare.
GLI SPINACI CONTENGONO TANTO FERRO.
Ci sono persone convinte ancora oggi che gli spinaci contengono moto ferro (chi non ricorda Braccio di Ferro?).
Il falso mito del ferro negli spinaci, prese vita da uno studio apparso su una prestigiosa rivista (British Medical Journal) nel 1981, dove veniva commesso un grossolano errore nell’ortografia del dato quantitativo di ferro negli spinaci, semplicemente spostando per errore (?) una virgola, di un numero decimale, verso destra; così al posto di 2,9 mg di ferro per 100 mg di spinaci - la vera quantità - si scrisse 29,0 mg!
Tra l’altro il ferro negli spinaci è scarsamente assimilabile per una infelice combinazione di nutrienti, con il risultato che gli spinaci sono in realtà i vegetali meno adeguati per colmare una eventuale carenza di ferro (le foglie del tè o il cacao in polvere ad esempio hanno circa dieci volte il quantitativo di ferro rispetto agli spinaci)
IL COLESTEROLO DIVENTA PERICOLOSO SE SUPERA I 200 MG PER DECILITRO.
Altra inesattezza. Fateci caso.
Si parla, nei referti di laboratorio, di valore desiderabile. Ma ditemi voi “desiderabile” da chi?
Ma si può utilizzare un termine del genere in Medicina? Come dire: “Si desidera che la tua pressione arteriosa sistolica sia di 130 mmhg ma se ce l’hai oltre, vabbè ce ne faremo un ragione”
Fateci caso ancora. In alcuni laboratori il range di normalità e’ 200 mg in altri 220 in altri 180 ! Ma chi avrà ragione.
Nessuno.
Perché questo intervallo di normalità e’ in assoluto un valore aleatorio che non determina nulla sul profilo diagnostico ( a meno che no si oltrepassino i 300 mg/dl ) ne tanto meno poi sulle azioni curative, terapeutiche.
L’assioma Colesterolo totale 210 mg = Farmaco e’ poi una assoluta leggerezza, oserei dire culturale, più che scorretta scientificamente.
Ovvio poi che ci si deve affidare alla valutazione di un medico, nutrizionista o persona competente perchè ogni caso va valutato a sè.
Per fortuna, nel nome della decenza scientifica, hanno rimosso il copy di una assurda pubblicità’ che demonizzava il colesterolo oltre i 200 mg per decilitro, creando vero terrore tra le persone che avevano 201 mg/dl.
Proprio vero che “Gli errori della medicina di un secolo costruiscono le credenze popolari del secolo successivo.” (Alonzo Clark)