29/01/2021
Francesco Benazzo è nato a Pavia, il 13 ottobre 1955. Pavese di nascita ed educazione, da padre piemontese e madre lomellina, frequenta il liceo classico Ugo Foscolo, e si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pavia nel 1974. Si laurea nel 1980, e entra subito a far parte del team di specializzandi di Ortopedia e Traumatologia della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università di Pavia, primo anno del passaggio della durata della specialità da 3 a 5 anni. La Scuola di specialità era diretta dal Prof. Mario Boni. La specialità di ortopedia era la scelta naturale e voluta, considerata la passione per lo studio dei tessuti connettivi, costituenti fondamentali dell’apparato muscolo-scheletrico (Research investigations on electron microscopy, 1977-1983, Istituto di Anatomia Umana, University of Pavia, and Abteilung Elektronenmikroskopie, Medizinische Hochschule, Hannover, utilizzando tecniche speciali come il freeze-etching e il freeze-fracture, applicate al tessuto collagenico (cartilagine e tendini) e Istituto di Anatomia Umana, University of Bologna).
Nel corso della specialità, era indirizzato dal prof. Mario Boni al campo della traumatologia dello sport, di cui la Clinica Ortopedica era ed è un centro di riferimento (Sezione di studi e ricerche in medicina e Traumatologia dello sport), diventando consulente , da allora come squadra, ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1984, e da allora a numerosi eventi sportivi internazionali (Campionati Europei e Mondiali). Interesse pratico e attivo per la traumatologia dello sport: medico di squadra di una squadra di calcio in eccellenza dal 1980 al 1986; consulente ortopedico della Inter FC dal 2000 al 2014; consulente ortopedico dal 1983 per la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera; dal 2015, consulente ortopedico del Sassuolo Calcio).
Nel 1985 si specializzava nella disciplina, e vinceva la travelling fellowship del COCOMAC (organizzazione europea che precedeva l’ EFORT) come migliore specializzando italiano insieme a due altri colleghi italiani neospecializzati, in Portogallo.