Dr. Andrea Lappa Medico Oculista

Dr. Andrea Lappa Medico Oculista Oculista specializzato in chirurgia della cataratta, chirurgia refrattiva e patologie della cornea

03/05/2023

🧐 L’occlusione venosa retinica è caratterizzata da una perdita improvvisa e indolore della vista, di grado da lieve a grave dovuta all’arresto di flusso ematico all’interno delle vene che drenano il sangue dalla retina causato da un trombo.

🧐 In generale si separano due grandi forme principali: occlusione venosa centrale, che coinvolge la vena centrale della retina, e occlusione venosa di branca, che si riferisce ad una diramazione del vaso venoso centrale.
Il blocco della circolazione determina aumento della pressione all’interno della rete capillare provocando emorragie, diffusione di liquido e materiale plasmatico nello spessore della retina potendo portare allo sviluppo di aree ischemiche (aree scarsamente irrorate) e/o di edema maculare.

🧐 Le complicanze più temute sono:
- l’edema della parte retinica centrale, deputata alla visione distinta (edema maculare);
- l’assenza di irrorazione della regione maculare;
- la proliferazione di vasi sanguigni anomali, che si formano in seguito all’ischemia retinica, che tendono facilmente a sanguinare e a portare a complicanze gravi.

🧐 L’Occlusione Venosa Retinica colpisce più frequentemente pazienti di età superiore ai 60 anni, ipertesi, con disturbi cardiocircolatori e diabete mellito.
Tra i fattori predisponenti vanno ricordati altresì il fumo, alcune anomalie della coagulazione (come la deficienza di proteine C e S e la presenza di anticorpi anti-fosfolipidi).

🧐 La diagnosi di occlusione venosa retinica viene posta principalmente mediante valutazione oftalmoscopica ma risultano particolarmente utili esami strumentali quali la fluorangiografia e la tomografia a coerenza ottica:
- fluorangiografia: permette di identificare con precisione l’estensione del segmento retinico coinvolto dall’occlusione venosa retinica, le zone di non perfusione capillare e l’eventuale esistenza di neovasi oculari.
- OCT: consente di individuare e quantificare l’edema maculare.

26/04/2023

🧐 Lo pterigio è una malattia degenerativa che coinvolge la cornea e la congiuntiva. Si manifesta come una membrana triangolare bianco-giallastra che prende origine comunemente dalla congiuntiva nasale (lato interno dell’occhio) e tende a crescere verso la cornea.

🧐 Lo pterigio è molto più comune nelle popolazioni che vivono nelle zone equatoriali ed in coloro che lavorano all’aperto, soprattutto se l’attività si svolge vicino a superfici riflettenti. L’esposizione ai raggi ultravioletti ed alle radiazioni termiche può favorire l’alterazione delle cellule staminali dell’epitelio limbare e l’insorgenza dello pterigio.

🧐 Molte persone affette da questa malattia possono non avvertire alcun sintomo e non richiedono pertanto trattamento. Talvolta lo pterigio può ingrandirsi, diventare rosso e prominente, determinando un inestetismo ed una sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione e bruciore. Progredendo verso il centro della cornea lo pterigio può causare una distorsione della superficie corneale inducendo astigmatismo, o occupare direttamente la cornea prepupillare, causando visione sdoppiata e calo del visus.

🧐 La diagnosi di pterigio può avvenire semplicemente con l’osservazione alla lampada a fessura durante una visita oculistica.

Topografia corneale: permette l’esame accurato della curvatura della cornea, e può essere utile per monitorare la progressione dello pterigio e l’astigmatismo irregolare ad essa conseguente.

OCT della cornea: fornisce una scansione tomografica diretta dei tessuti coinvolti.

🧐 Quando lo pterigio aumenta di dimensioni e rischia di determinare, o determina un calo del visus, l’unico trattamento efficace è l’asportazione chirurgica.
L’intervento chirurgico si svolge in anestesia locale, ha una durata di circa 30 minuti e consiste nell’asportazione della testa e del corpo dello pterigio con una accurata ed estesa rimozione del tessuto fibrovascolare.

Allo scopo di ridurre l’elevato rischio di recidiva dopo l’intervento chirurgico si utilizza una tecnica di autotrapianto della congiuntiva, che viene prelevata da un altro settore dell’occhio del paziente e impiantata nella zona di sclera esposta.

14/02/2023

🤓 La chirurgia refrattiva con laser a eccimeri è una tecnica chirurgica sicura ed efficace grazie alla quale si possono correggere i difetti di vista (miopia, astigmatismo, ipermetropia). La capacità del laser di rimuovere parti microscopiche con estrema precisione viene sfruttata per “rimodellare” la curvatura corneale. Così facendo è possibile eliminare i difetti di refrazione, ossia quelle patologie visive che ci impediscono di mettere a fuoco correttamente gli oggetti intorno a noi e per cui si è costretti a fare ricorso a occhiali o lenti a contatto.

🤓Grazie all’energia creata dal laser si produce un’“evaporazione” del tessuto bersaglio senza danneggiare i tessuti circostanti. Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, impossibile per la mano umana, nell’ordine di micron (millesimo di millimetro) per ogni colpo emesso e con una riproducibilità non raggiungibile a tutt’oggi da nessun altro mezzo. Il laser a eccimeri rimodella la cornea per correggere il difetto visivo con quella che possiamo definire una chirurgia “permanente”, poiché l’effetto non è transitorio ma stabile nel tempo. Il difetto refrattivo da trattare deve essere stabile da almeno un anno e l’età minima per accedere all’intervento coincide con la maggior età.

🤓 Le tecniche più frequentemente utilizzate sono:
- PRK: deriva dall’inglese Photo Refractive Keratectomy che in italiano significa fotocheratectomia refrattiva. L’intervento prevede l’asportazione meccanica di una parte della sottile membrana superficiale della cornea (epitelio) mediante uno strumento smusso e successivamente viene applicato il laser a eccimeri
- LASIK: il trattamento con il laser a eccimeri in questo caso non avviene sulla superficie della cornea, ma all’interno di essa sullo strato intermedio chiamato stroma. Perché ciò sia possibile è necessario praticare, prima del trattamento con il laser a eccimeri, un’incisione a lamella con uno strumento chirurgico. Si solleva il lembo di tessuto corneale così creato (flap), si applica il laser a eccimeri e successivamente si riposiziona il lembo

04/01/2023

🤓 La presbiopia consiste nella progressiva e naturale incapacità dell’occhio di mettere a fuoco gli oggetti più vicini. Dipende da un difetto refrattivo del cristallino causato da una perdita di elasticità che si verifica con l’avanzare dell’età, generalmente dai 40 anni in su.

🤓 La presbiopia non rientra fra i difetti di refrazione, le cosiddette ametropie, a cui appartengono invece miopia, ipermetropia e astigmatismo. È, infatti, dovuta a una perdita della capacità accomodativa naturale dell’occhio, vale a dire la flessibilità del cristallino che modifica la sua forma per mettere a fuoco gli oggetti più vicini e più lontani. Con il passare degli anni la parte centrale del cristallino (nucleo) perde acqua, si indurisce e aumenta l’indice di rifrazione. Ciò comporta un’incapacità del cristallino di adattarsi con un allontanamento del punto prossimo, il punto di messa a fuoco più vicino.

🤓 L’età è il fattore di rischio più importante per la presbiopia. Generalmente la condizione si manifesta dopo i 45 anni e tende ad aggravarsi progressivamente con l’età.
Se la presbiopia si manifesta prima dei 40 anni, all’origine della malattia potrebbero esserci altre patologie come diabete, sclerosi multipla, malattie cardiovascolari, oppure l’uso di farmaci come diuretici, antistaminici, antidepressivi. Anche un trauma, la mancata correzione di un altro difetto della vista che ha portato il cristallino a fare un lavoro di compensazione, il fumo e l’esposizione a radiazioni possono provocare l’insorgenza di presbiopia.

🤓 La presbiopia si annuncia con un sintomo tipico, ovvero l’incapacità di leggere da vicino. La persona non riesce a mettere a fuoco la scrittura e tende ad allontanare il giornale o il libro che sta cercando di leggere. Nei miopi, per i quali la presbiopia si manifesta più tardi, si può manifestare un’apparente miglioramento della loro difficoltà a vedere da lontano.

🤓 Non è possibile prevenire la comparsa della presbiopia ma se ne possono curare gli effetti indesiderati con una correzione ottica adeguata o in alcuni casi con la chirurgia.

13/12/2022

🤓 Che cos’è l’astigmatismo?
L’ astigmatismo è un difetto dell’occhio molto frequente che dipende dalla forma della cornea, che non è simile a quella di un pallone da calcio, ma è più simile a quella di un pallone da rugby e quindi la curvatura non è la medesima sui diversi meridiani. I raggi di luce non vengono messi a fuoco tutti nello stesso punto. Questo accade perché l’occhio non ha lo stesso potere di messa a fuoco lungo tutti i meridiani della cornea, provocando nei casi più lievi una minore nitidezza delle immagini. L’astigmatismo peggiora la vista sia da lontano che da vicino e non ha rapporti con l’età del paziente come la presbiopia.

🤓 Quali sono le cause dell’astigmatismo?
A causare l’astigmatismo può essere un’alterazione della curvatura della cornea che, anziché avere una forma normalmente sferica ha un profilo ellissoidale. In questo caso i raggi di luce provenienti dagli oggetti vengono proiettati in maniera disuguale nei vari punti della retina. L’occhio astigmatico vede male sia da lontano sia da vicino, gli oggetti possono apparire sfocati ma anche sdoppiati.

🤓 Quali sono i sintomi dell’astigmatismo?
Poiché gli oggetti non sono messi a fuoco in modo uguale in tutti i meridiani alcune parti di essi sono a fuoco, e altre fuori fuoco. Ad esempio una E può vedere la linea verticale a fuoco e le linee orizzontali fuori fuoco e viceversa. Il cristallino in alcuni casi può in parte compensare, mettendo a fuoco prima le linee verticali e poi orizzontali e lasciare poi al cervello il compito di elaborarle. Nei casi più gravi, gli oggetti possono apparire distorti in diversi modi: per esempio un cerchio viene percepito come una forma ovale. Lo sforzo visivo per compensare il difetto può provocare cefalea, affaticamento, bruciore e dolore che interessa i bulbi oculari e l’arcata ciliare, lacrimazione.

06/12/2022

🤓 L'ipermetropia è un difetto di refrazione per il quale la vista degli oggetti vicini risulta maggiormente sfocata rispetto a quelli lontani; a volte è possibile vedere nitidamente gli oggetti molto distanti nelle ipermetropie lievi, ma nel caso delle ipermetropie elevate anche questi risultano sfocati. La luce proveniente dagli oggetti, sia da quelli lontani sia da quelli più prossimi, non viene messa a fuoco perfettamente sulla retina, ma su un piano posto dietro ad essa.

🤓 Nell'ipermetropia lieve, finché si è giovani, l'occhio riesce a compensare il proprio difetto con il meccanismo naturale dell'accomodazione (cioè il potere di mettere a fuoco che ha il cristallino modificando la sua forma all'interno dell'occhio), ma verso i 40 anni questa capacità inizia a diminuire e allora si rendono necessarie le lenti correttive. I pazienti hanno la sensazione di un peggioramento visivo che sembra progressivo, in effetti tale difetto è congenito e con l'età è solo la capacità di compensarlo che viene meno. Dunque con l'avanzare dell'età va corretta con gli occhiali.

🤓 Inoltre, il cristallino che tende a compensare il difetto è sottoposto a uno stress continuo del muscolo ciliare, che non è mai rilassato. Il passaggio naturale dalla visione di oggetti distanti e oggetti vicini determina, , un continuo aggiustamento. Non è raro che questo meccanismo dia vita a sintomi quali:
- bruciore
- lacrimazione dell'occhio
- dolori degli occhi e mal di testa, dopo la lettura, la scrittura, il lavoro al computer o lo svolgimento dei compiti con i bambini;
- ipersensibilità alla luce poiché i muscoli che governano lo spostamento del cristallino hanno la stessa inserzione di quelli che governano la regolazione della pupilla

29/11/2022

🤓 È il difetto refrattivo più diffuso al mondo. In Italia riguarda 1 persona su 4. Parliamo della miopia, problema che impedisce di vedere bene gli oggetti a distanza.

🤓 La sua insorgenza dipende da una predisposizione genetica, ma anche fattori legati allo stile di vita, come trascorrere molte ore in luoghi chiusi e poco illuminati, tenendo gli occhi fissi sugli schermi di tv, computer, smartphone o tablet, inciderebbero sulla sua comparsa o peggioramento.

🤓 L’emergenza Covid19 ha costretto molti a rimanere a casa e a utilizzare più del solito i dispositivi elettronici, sia in smart working, sia in didattica a distanza con conseguenze negative anche sugli occhi.

🤓 Si tratta di un disturbo che insorge generalmente in età scolare, aumenta nel periodo dello sviluppo e tende a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni, aumentando solo lievemente dopo quell’età (se non sono presenti particolari patologie che la fanno peggiorare rapidamente)”.

🤓 I principali sintomi sono:
- visione sfuocata quando si guardano gli oggetti lontani. Quanto maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza alla quale si vede bene;
- necessità di strizzare gli occhi, per cercare di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Il termine miopia deriva dal greco myo che significa “chiudere” e sta appunto a indicare l’abitudine delle persone miopi di socchiudere gli occhi per poter vedere meglio da lontano;
- affaticamento della vista e mal di testa per il continuo sforzo di messa a fuoco.

22/11/2022

🧐 L’unica cura di comprovata efficacia per la cataratta è l’intervento chirurgico. Oggi l’intervento non è doloroso o invasivo ed ha un recupero estremamente rapido grazie all’ausilio delle tecnologie più innovative.

🧐 Durante l’intervento la Cataratta viene frammentata ed aspirata mediante un un sofisticato strumento ad ultrasuoni (Facoemulsificatore), eventualmente con l'ausilio di un laser al alta frequenza (Femtolaser). Al suo posto viene inserita all’interno dell’occhio una lente intraoculare detta anche cristallino artificiale o IOL (Intra-Ocular-Lens). La scelta della lente intraoculare più adatta a ciascun occhio è fondamentale per il buon risultato dell’intervento.

🧐 Il paziente arriva di solito circa un’ora prima dell’intervento e viene preparato con delle gocce per la dilatazione della pupilla. Quindi entra in sala operatoria dove viene fatto sdraiare su un lettino e dopo la disinfezione accurata dell’occhio da operare viene coperto da un telo per mantenere la sterilità del campo operatorio.

🧐 L’intervento che dura circa dieci minuti comincia con una micro-incisione sulla cornea di 1,8-2,2 millimetri. Successivamente si esegue la capsuloressi cioè la rimozione della capsula anteriore, la capsula sarebbe il sacchetto che contiene la cataratta. Attraverso la capsuloressi viene introdotto il il Facoemulsificatore che permette la frammentazione e aspirazione della cataratta. La fase successiva è l’introduzione all’interno della capsula di una lente intraoculare (IOL).

🧐 La nuova chirurgia mini-invasiva permette di liberarsi totalmente dagli occhiali mediante l’utilizzo di lenti intraoculari all’avanguardia che permettono di eliminare contemporaneamente la cataratta e gli altri eventuali difetti della vista: miopia, astigmatismo, presbiopia o ipermetropia.

15/11/2022

🧐Che cos'è la cataratta?
La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la lente indispensabile per mettere a fuoco le immagini sulla retina che si trova dietro alla parte colorata dell’occhio, l’iride. È un problema tipicamente associato all’invecchiamento, che tende a insorgere dopo i 60 anni, ma che può colpire anche in giovane età e può essere risolto solo con un intervento chirurgico.

🧐Quali sono le cause della cataratta?
In genere l’opacizzazione è causata dall’aggregazione e dall’ossidazione delle proteine del cristallino, un processo noto e diffuso in tutto l’organismo che progredisce con l’invecchiamento. Per questo motivo il 90% degli individui di età superiore ai 75 anni soffre di cataratta. Altre possibili cause sono l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti, il diabete e il fumo.

🧐Quali sono i sintomi della cataratta?
Il sintomo principale è l’annebbiamento progressivo, a volte con abbagliamento alla luce frontale, sdoppiamento delle immagini e talvolta un iniziale curioso miglioramento della vista. Pertanto è consigliata una visita oculistica periodica oltre i 60 anni di età, anche in assenza di sintomatologia specifica.

🧐Quali sono gli esami per diagnosticare la cataratta?
➡️L’esame biomicroscopico completo con lampada a fessura
➡️L’esame completo della refrazione e dell’acutezza visiva

Altre indagini in previsione di intervento:

➡️Ecobiometria (per valutare le caratteristiche delle lenti da inserire al posto del cristallino opacizzato)
➡️Biomicroscopia dell’endotelio corneale (per valutare le condizioni della cornea e individuare condizioni che possano aumentare i rischi legati all’intervento)
➡️Ecografia bulbare (per valutare la morfologia della retina laddove la cataratta sia talmente grave da non permettere l’esplorazione profonda delle strutture con altri esami)
➡️Eventuali esami retinici (fluorangiografia – tomografia OCT)
➡️Topografia corneale (per determinare lo spessore e la forma della cornea, la lente più importante dell’occhio)

Nel prossimo video parleremo dell'intervento chirurgico della cataratta

03/11/2022
25/10/2022

Estratto dall'intervista su Well TV sul tema del cheratocono, ringrazio la redazione dell'ospitalità ed i miei mentori Dr. Gianpaolo Gatta e Dr. Roberto Bellucci per aver avuto la possibilità di parteciparvi

Indirizzo

Via Fratelli Ugoni 2 C/o Poliambulatorio PTC
Brescia
25126

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