Dr. Tarcisio Prandelli
Laureato in Medicina e Chirurgia a Brescia nel 1984, esercita la libera professione in Medicina Omeopatica e Fitoterapia dal 1986. Fin dal periodo degli studi universitari si interessa a forme complementari alla Medicina Ufficiale. Nel 1984 segue il primo Corso di Omeopatia classica (cosidetta unicista, che metodologicamente cerca di prescrivere il Rimedio unico per la
persona, secondo la totalità dei sintomi (fisici, emotivi, mentali), come insegnato dal maestro fondatore dell’Omeopatia Dr.Samuel Hahnemann). Applica tale metodo senza rigidità, consapevole che per ogni persona, e in ogni circostanza, si debba trovare la via più adeguata per raggiungere la salute, comunque resta come base la metodologia unicista. Ha seguito poi diversi Corsi, seminari, master e convegni, l’esperienza formativa più importante è con la Scuola di Medicina Omeopatica di Verona, dal 1990 al 1993, Scuola indipendente e libera, sede anche di un Corso di formazione permanente. (Liga Medicorum Homeopathica Internationalis). In Fitoterapia la formazione è iniziata nel 1986 alla Scuola della Libera Università di Medicina Naturale di Bologna, è proseguita con l’Associazione dell’ Istituto Superiore di Fitoterapia di Brescia ed è approdata al Master biennale di II livello in Fitoterapia applicata organizzato dall’Università di Siena. Socio del Sifit (Società Italiana di Fitoterapia). Come tutti i trattamenti biologici e omeopatici considera l’individuo nella sua totalità psicofisica; quindi non si limita ad agire sui sintomi che di volta in volta emergono, ma si propone di ristabilire l’equilibrio fisiologico complessivo di tutto l’organismo. Si è recentemente formato in Medicina Ambientale Clinica: una nuova branca della Medicina che si occupa delle malattie provocate da metalli pesanti e/o da tutte le sostanze chimiche con le quali ogni giorno veniamo a contatto. Vi è una scarsissima consapevolezza delle sofferenze derivanti da violazioni e danni all' ambiente. Molte patologie sono ormai correlate a inquinamento ambientale sempre più diffuso e consistente (pesticidi, particolato nell'atmosfera, metalli pesanti, plastiche, formaldeide, benzolo, diossine e PCB, ftalati, campi elettromagnetici, additivi alimentari, muffe, additivi in detergenti e cosmetici, OGM, ecc.). Risalire al fattore scatenante una patologia è molto più complesso rispetto a quando il pianeta era meno inquinato, anche perchè in molti casi a provocare un disturbo o una patologia conclamata sono più concause. Sta progressivamente aumentando la disponibilità di indagini di laboratorio per dimostrare in modo chiaro le relazioni tra fattori inquinanti tossici e malattia e possiamo procedere quindi ad una terapia causale di molte patologie e disturbi funzionali.