12/09/2019
Diventare assertivi
Cos’è l’assertività?
La parola “assertività” deriva dal latino ad serere, e significa «asserire» o anche affermare se stessi. È la capacità di esprimere i propri sentimenti, di scegliere come comportarsi in un determinato momento/contesto, di difendere i propri diritti, di esprimere serenamente un’opinione di disaccordo quando lo si ritiene opportuno, di portare avanti le proprie idee e convinzioni, rispettando, contemporaneamente, quelle degli altri.
In famiglia, con gli amici e con i colleghi di lavoro non è facile essere sempre assertivi. A volte le situazioni ci portano a dover prendere una posizione e quindi a dover dire di no. Per coloro che trovano ancora difficile, quasi impossibile, dire di no il rischio è di perdere il controllo della propria vita e di riempirsi di rabbia per il fatto di non fare quello che in realtà si vuole fare. Attenzione: dire di no non è un atteggiamento da persone cattive e maleducate. A volte è necessario saper stabilire dei limiti e non cedere di fronte a manipolazioni e ricatti affettivi di vario tipo..
Concretamente, quando parlo di assertività, mi riferisco alla capacità di essere sicuri di sé e di dire di no ogni volta che sia necessario. Non significa essere egoisti e di ignorare i bisogni degli altri, ma trovare un equilibrio tra le due posizioni estreme, entrambi negative: il dire sempre di sì e il dire sempre di no.
Certamente i diritti degli altri sono importanti quanto i nostri ed appunto per questo occorre essere assertivi, quindi capire quando bisogna respingerli e quando bisogna accoglierli dicendo di sì ed accettando le richieste altrui. Ripeto, anche se sembra egoistico affermarlo, diventa una questione di difesa dei propri diritti, senza l’intento di ferire o mortificare nessuno.
Chiediamoci: quand’è stata l’ultima volta che abbiamo preso una posizione contro il parere degli altri? Quando abbiamo detto un “no” chiaro verso un’altra persona? Se riusciamo ad individuare e ricordare bene nel nostro passato recente o remoto queste situazioni, significa paradossalmente che, forse, l’assertività è un aspetto che ancora ci manca e su cui dobbiamo ancora lavorare.
Come si fa ad essere assertivi?
Per acquisire gradualmente questa capacità bisogna partire dal concetto che tutti hanno un significato ed un ruolo per la società e che tutti devono essere rispettati. Parallelamente a questo aspetto fondamentale, è necessario avere ben chiari i propri principi, la propria scala di valori, per sapere cosa si vuole fare e cosa no.
Un altro aspetto rilevante lo ritroviamo nella capacità di convivere con la paura e il senso di colpa nel momento in cui ci neghiamo o neghiamo qualcosa agli altri. Per quanto riguarda la paura questa possiamo eliminarla solamente affrontandola direttamente. Il senso di colpa, invece, essendo uno stato d’animo con caratteristica sociale, esige prima di tutto una chiarezza di valori interiore, attraverso i quali potremo dire di no giustificando le nostre scelte: questo non farà altro che aumentare la sicurezza di cui abbiamo bisogno.
Se riusciremo a dare un senso alle nostre ragioni, non agiremo mai in maniera impulsiva e non prenderemo mai una decisione frettolosa, quindi non ci sarà spazio per il senso di colpa perché avremo agito secondo i nostri principi.
Le persone poco assertivesono quelle che si tengono ben lontane da qualsiasi tipo di discussione e conflitto; tendono costantemente a compiacere gli altri, fino al punto di farlo anche contro le loro stesse necessità o desideri. Annullano i propri bisogni per lasciare spazio ai bisogni degli altri. Queste persone sono convinte inconsciamente che per essere accettate dagli altri non possano negarsi o negare nulla e alla fine finiscono per essere manipolati e fare cose che non vogliono o che vanno contro i loro principi. La loro motivazione è la paura del rifiuto e la mancanza di affermazione e convinzione delle loro idee.
Credo sia fondamentale sottolineare che questo tipo di persone sono molto diverse da quelle di che decidono, intenzionalmente e spontaneamente, di dedicare la propria vita al prossimo, mettendo in disparte a volte le proprie esigenze. In questi casi si tratta di una scelta libera e personale e, come risultato, la persona in questione avverte un senso di profonda soddisfazione e di gioia piena. Al contrario le persone poco assertive rinunciano al proprio benessere spinti da paure ed insicurezze: tutto questo, alla fine, non farà altro che generare insoddisfazione personale e ricerca continua di approvazione e stima da parte degli altri.
A cura di Marco Mason
Consulente e mediatore familiare