Valeria Bisoni

Valeria Bisoni Valera Bisoni: Riparti con un Massaggio! Trattamenti personalizzati finalizzati al recupero dell’equilibrio psico-fisico. La conseguenza?

Il problema principale dell’uomo di oggi è rientrare in contatto con il proprio corpo: i ritmi della società moderna, in particolare attraverso internet e la multimedialità, portano il cervello umano a essere sempre più concentrato verso l’esterno, svolgendo sempre più attività contemporaneamente ma allontanando sempre
di più l’attenzione e l’ascolto dal proprio corpo. Una terribile escalation che parte dallo stress, passa attraverso l’insonnia e i disturbi della memoria e può arrivare fino alle malattie neurodegenerative. Il fine del massaggio è restituire all’uomo l’armonia dell’equilibrio tra “dentro” e “fuori”, attraverso la propriocettività. Oltre al senso del tatto, viene stimolato anche l'udito, con musiche rilassanti e l'olfatto, con oli essenziali profumati: la stimolazione multisensoriale, infatti, ti aiuta a comunicare con i sentimenti e le emozioni più profonde e inconsce e ti aiuta a rientrare nel tuo corpo, a imparare a sentirlo di nuovo, nel “qui e ora”. In questo modo, il mio massaggio ti restituisce la consapevolezza corporea, rimettendoti in contatto con i tuoi bisogni vitali, ma accresce anche l’autostima, l’amor proprio e anche il semplice buon umore:
tutte doti indispensabili per recuperare e mantenere un buon equilibrio psico-fisico!

29/03/2022

"Nonna, come si affronta il dolore?"
"Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s'indurisce ancora di più."
"Con le mani nonna?"
"Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare."
"Davvero le mani sono così importanti?"
"Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine. Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi. I massaggiatori lo sanno bene: quando toccano il corpo di un'altra persona con le loro mani creano una connessione profonda. E' proprio da questa connessione che arriva la guarigione. Pensa agli innamorati: quando le loro mani si sfiorano fanno l'amore nel modo più sublime."
"Le mie mani nonna... da quanto tempo non le uso così!"
"Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. Ma si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricamarne l'essenza."

Elena Bernabè
da "La nonna"
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03/01/2021

In noi esistono due dimensioni del Tempo.
La nostra parte vitale, biologica vive nel qui e ora. Pensa a ciò che ci tiene in Vita e ci garantisce piacere sessuale, inteso come relazionale, e sociale…si attiva ogni volta che non proviamo questo “piacere” mandandoci in sopravvivenza.
Poi arriva la mente, l’ego o come lo si voglia chiamare. Quella parte che “pensa” e ha la facoltà di bloccare l’azione della prima. Ma…un secondo dopo.

Noi non viviamo…siamo vissuti. Diventiamo consapevoli della realtà e di come l’abbiamo integrata quando la nostra parte vitale l’ha già elaborata e ha deciso se va bene o se dobbiamo reagire.
Nessuno può decidere se avere o non avere fame, quando avere lo stimolo alla minzione o se ha una predisposizione all’arte, alla finanza, alle lettere o alla scienza.
C’è una parte di noi che decide per noi. L’integrazione di queste due parti non può avvenire in modo razionale. Con i nostri ridicoli processi mentali possiamo solo comprendere qualche regola, qualche fatto, constatare. Null’altro.
Tuttavia entrando profondamente in quella parte, andando nell’incontro di se stessi, potremmo divenire co-creatori della nostra Vita, non condizionandone contenuto e forma, ma assecondandone il volere.
Come marinaio che può orientare le vele, ma che non può cambiare la direzione del vento.
Quella parte, il “vento”, non sbaglia mai.
Quella parte ti permette di sentirti fottutamente “vivo”. Ti costringe ad uscire dal porto in cui galleggi sicuro, per solcare mari e oceani.
Ma non “sbaglia” mai.
Ti costringe a cambiare lavoro, ti fa saltare amicizie, relazioni, matrimoni.
Ma non sbaglia mai.
Perché il suo obiettivo è tenerti “vivo” e farti “stare nel piacere”. Usa il “tempo” del qui e ora…
L’altra parte, quella che un secondo dopo, valuta ciò che ha deciso la prima e talvolta ne inibisce l’azione è la maschera che ci siamo creati per essere amati e accettati dagli altri. Sacrificando una parte, autentica, di noi stessi.

Il primo tempo è la potenza…il secondo la concretizzazione. Solo mettendoli in contatto si realizza a pieno la potenzialità di un essere umano. Solo sperimentando la Vita, facendo “esperienza” di essa è possibile viverla…forse la Vita, questa Vita, è davvero solo un’esperienza che ha bisogno solo di una cosa: essere “vissuta senza esitazioni”.
Il verbo dell’inizio è “io esito”…è la difficoltà che nutriamo ogni volta che, ascoltandoci, temiamo di fare, di agire, nonostante la spinta interiore sia forte e chiara. E per gli altri o per noi, rinunciamo…”esitiamo” all’azione.
Eppure per avere la certezza di “esistere” è necessario “non esitare”. E’ necessario sperimentare la Vita in ogni suo attimo, come il nostro Sé ci chiede. Mangiare quando si ha fame, non ad orari prestabiliti, bere quando si ha sete…abbracciare…baciare…danzare…vivere.
L’unica cosa che ci chiede il nostro è profondo è: “non esitare”…Vivi !
Smettila di esitare. Vivi ogni giorno come fosse l’ultimo.

Invece per scelta o necessità, molti di noi non riescono più a sentire quella pulsione vitale che spinge. Sono morti da tempo. Certo il corpo è in buona salute, ma le relazioni sono finte, le emozioni inesistenti, le ideazioni di altri. Usano il corpo per gestire le ideazioni di altri.
Perché se non ho ideazioni di vita mia, per forza sto “prestando” il mio corpo per le ideazioni di altri.
Davvero sappiamo cosa vogliamo ? Davvero siamo felici ogni giorno di svegliarci e fare ciò che facciamo ? Cosa ci impedisce di farlo davvero ? Cosa di “solcare” mari incerti ?
La risposta è una sola: noi stessi e la maschera che abbiamo creato.
Sin da piccoli perché entusiasti della Vita qualcuno ha iniziato a dirci “no”.
E questo monosillabo è diventato una sorta di “mantra” che attiviamo ogni volta qualcosa di ciò che sentiamo ci spinge ad essere o fare cose “diverse”…

Mandrie di zombi, deceduti da decenni, che passano da una scatola all’altra per uno stipendio che pagherà la scatola in cui vivono e con cui si muovono e quella in cui staranno per l’eternità.
Zombi che protestano se gli tolgono la possibilità di essere schiavi.
Zombi che lottano per avere un padrone a cui vendere a pochi euro la cosa più cara che la Vita ci dona: il Tempo.
Mandrie che “lottano” per avere 30 giorni “liberi” all’anno, che lottano per avere il tempo libero. Per avere un “permesso”. Anche per andare al bagno.
Mandrie a cui viene dato un ordine, privo di qualsivoglia fondamento, che obbediscono senza neppure alzare la mano per avere una spiegazione.

“Un’aquila, se allevata, col le galline, penserà che volare sia una malattia…”
aggiungo alla famosa frase di Jodorowsky…
”ed esiterà a scoccare il primo battito d’ali per paura di perdere l’amicizia delle altre galline ed il mangime sicuro di ogni giorno”.

La prima lettera dell’alfabeto ebraico è la Alef…in essa è contenuto l’inizio…l’inizio del Tempo.
Questo inizio passa attraverso “il silenzio”. Per iniziare a “sentire” il mio “tempo vitale”, quello che mi “muove” alla Vita è necessario che stia in “silenzio”. Il nostro Sé parla piano, a voce bassa, quasi bisbiglia. Non ha il fragore dell’ego. Con lui non esiste alcun dialogo: chi ve ne parla racconta sciocchezze. Posso solo “sentire” cosa mi sta dicendo ed assecondarne il volere. Inibendone l’agito o soffocandone il suono, o peggio ancora, provando a controllarlo, maschero, blocco, freno una sola cosa: la Vita.

La Vita vuole sono una cosa: che la si smetta di esitare a Viverla. Ci chiede solo questo.
E per chi è già zombi, o peggio, deceduto, una profonda scarica di corrente per riprendere a sentire e sentirsi…

Vi auguro di Vivere nel Tempo Vitale
Vi auguro di smettere di pensare
Vi auguro di smettere di esitare
Vi auguro di smettere di dire “no”
Vi auguro di riprendere a vivere, resuscitare o rinascere a Vita Nuova…
Vi auguro momenti di “silenzio interiore” così profondo da sentire l’eco del vostro animo
In una parola…vi auguro di tornare ad “esistere” a vivere solo la Vita che ciascuno ha scelto per sé. Perché se non vivi per te…vivi per altri.
La Vita, la tua Vita, ti chiede solo una cosa: di avere fiducia in Lei.

15/10/2020

La maschera…getta la maschera!
Quella che ti hanno donato i tuoi genitori, quella che hai messo nel corso del tempo per farti amare, quella che hai costruito…
Ma prima guardala, prendine coscienza, e ringrazia le persone che hanno preso parte allo spettacolo…ringraziale perché sono gli attori inconsapevoli di tutta questa sceneggiata.

Ami il tuo partner?
La risposta è un si sbiadito.
In una relazione in cui di acceso non c’è più nulla.
Rapporti rarefatti, consumati a scadenza, non più a desiderio, con la passione di due novantenni.
Relazioni superficiali, di convenienza.
Niente di veramente profondo, toccante…
Emozioni inesistenti: calma piatta, silenzio stampa.
Ideare qualcosa che emozioni con il partner è oggetto di un passato ormai irrecuperabile.
La soluzione? Mettere la maschera.
La stessa usata dai tuoi.
La stessa che loro hanno tenuto per anni, ma non hanno saputo togliere.
Oppure toglierla e cominciare a guardarla per ciò che è.
Una forma di prostituzione. Si prostituzione: soldi, casa, benessere...questo mantiene attive le relazioni...

Serve “coraggio”: un’azione del cuore.
Serve guardarsi dentro, nell’unico punto in cui non cercherai mai e chiedersi se amavi o meno quella persona o se ti è servita per realizzare un “progetto” della maschera, ma non tuo.
Perché un partner deve “eccitarti” solo per il suo odore, per il suo sudore, per le sue carezze ed i suoi baci…sempre…non due sere la settimana, nel dopolavoro.
Sempre.
Perché una relazione ha bisogno di Mancanza, di Insicurezza, di Sorpresa…
Non del Nido: quello viene dopo ma se messo prima uccide e fa marcire la Relazione.
La maschera non è Autenticità.
Prima o poi si fa vedere per ciò che è e distrugge tutto.
Ciò che sta sotto, “The Truman Show”, può solo decidere se tenerla addosso e continuare a vivere una vita fatta di prostituzione ideativa, emotiva, relazionale e talvolta pure fisica o toglierla, assumersi la responsabilità della propria Vita e ricominciare, ringraziando e scusandosi, con gli attori, inconsapevoli, del suo spettacolo.

Ami il tuo partner?
La risposta possibile è solo si o no!
Ma se non lo desideri, se non è un tuo bisogno “vitale” non sei neppure sincero/a con te stesso/a.
Menti all’unica persona che ti ama incondizionatamente sempre: te stesso.
Il corpo è termometro della funzione ideativa.
Se il corpo non chiama, se il corpo non desidera, se il corpo non vuole…tutto il resto non vuole.
E quella persona non ti serve per accendere una parte di te, ma per spegnere definitivamente la tua Anima.
E rimaniamo li, in celle frigorifere per anni, chi a rifiutare e chi a farsi rifiutare. Negando a se stessi e all’altro la Verità e la soddisfazione del primo bisogno: il diritto ad esistere.

Getta la maschera!

Ecco un piccolo contributo. Vi ricordo che sono presente anche a Brescia, Montichiari e a domicilio. Per info www.valeri...
20/04/2020

Ecco un piccolo contributo. Vi ricordo che sono presente anche a Brescia, Montichiari e a domicilio. Per info www.valeriabisoni.it Tel. 380 3968970

Il trattamento craniosacrale è una pratica di contatto profondo con il sistema della persona; riconoscendo le profonde capacità di autoguarigione del corpo preserva, consolida e favorisce lo stato di salute e benessere della persona considerata nella sua globalità: fisica, emozionale ed energetic...

28/03/2020

Daleth, la Scuola del Sintomo è un percorso individuale volto ad una crescita interiore.

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