Giuliana De Faveri Naturopata

Giuliana De Faveri Naturopata discipline bio naturali riflessologia benessere

12/11/2024

Organo di estrema importanza 𝘨𝘢𝘳𝘢𝘯𝘵𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘦 𝘤𝘪 𝘥𝘰𝘯𝘢 𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘢, 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘨𝘪𝘳𝘦.

Il è anche un depuratore che filtra il sangue venoso carico di scorie eliminando le sostanze tossiche, produce la bile, essenziale alla digestione dei grassi, e svolge importanti funzioni metaboliche.

Il fegato è considerato l'organo a livello del quale vengono accumulate
😡𝚕𝚊 𝚛𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊, 𝚕'𝚒𝚗𝚟𝚒𝚍𝚒𝚊 𝚎 𝚕𝚊 𝚏𝚛𝚞𝚜𝚝𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎.

Che la rabbia sia collegata al Fegato, è qualcosa di noto anche nella nostra tradizione popolare: quante volte abbiamo sentito espressioni come “diventare verde dalla rabbia” o “rodersi il fegato dalla rabbia”?

Ecco che, un eccesso di collera può far ammalare il Fegato e, viceversa, un Fegato in squilibrio si può manifestare attraverso questa emozione.

Se il tuo Fegato è equilibrato e in salute,
😃𝚕𝚊 𝚝𝚞𝚊 𝚎𝚜𝚙𝚛𝚎𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚛𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊 𝚜𝚊𝚛𝚊`𝚜𝚊𝚗𝚊 𝚎 𝚟𝚒𝚝𝚊𝚕𝚎.

Nel Dien Chan il fegato è riflesso sul viso ➡️ 𝚙𝚞𝚗𝚝𝚘 𝙱𝚀𝙲 𝟻𝟶 𝚎 𝚙𝚞𝚗𝚝𝚘 𝙱𝚀𝙲 𝟺𝟸𝟹

felicelaconi58@gmail.com













16/10/2024

Per fornire acqua potabile alle persone che ne sono prive, un architetto italiano Arturo Vittori ha progettato un edificio che cattura l'umidità dell'aria ambiente.

Alto 10 metri, pesante solo 60 kg, ecosostenibile e costruito con materiali ecologici e facilmente reperibili come nylon, giunchi di bambù e bioplastica, Warka Water si basa sul principio della condensazione dell’aria,

In un anno dalla sua messa in opera nell’area di Dorze in Etiopia, Warka Water ha già prodotto più di 30mila litri d’acqua.

Fa 100 litri di acqua al giorno.

Certo, questa non è una soluzione per fornire acqua a tutto il villaggio, ma può aiutare la popolazione locale.

E limitare l'uso dei pozzi.

Il nome Warka scelto per il progetto, deriva dalla lingua etiope ed identifica un grande albero di fico, che nella tradizione è simbolo di fecondità e generosità.

Complimenti per questa bella innovazione.
Poulin

03/10/2024

“ᴛᴜ ꜱᴛᴇꜱꜱᴏ ᴄʀᴇɪ ɪʟ ᴛᴜᴏ ꜱᴛᴀᴛᴏ ᴅɪ ꜱᴀʟᴜᴛᴇ ᴏɢɴɪ ɢɪᴏʀɴᴏ, ᴀᴛᴛʀᴀᴠᴇʀꜱᴏ ɪ ᴛᴜᴏɪ ᴘᴇɴꜱɪᴇʀɪ, ɪʟ ᴛᴜᴏ ᴀᴛᴛᴇɢɢɪᴀᴍᴇɴᴛᴏ ᴇ ʟᴇ ᴛᴜᴇ ᴄʀᴇᴅᴇɴᴢᴇ. ʟᴇ ᴛᴜᴇ ᴄᴇʟʟᴜʟᴇ ᴄʀᴇᴅᴏɴᴏ ᴀ ᴏɢɴɪ ᴘᴀʀᴏʟᴀ ᴄʜᴇ ᴅɪᴄɪ.”

ᴄʜʀɪꜱᴛɪᴀɴᴇ ɴᴏʀᴛʜʀᴜᴘ

"Lei cantava alle stelle,fino a che capì che le stelle erano dentro di lei.Lei onorava i suoi antenati,fino a che capì c...
03/10/2024

"Lei cantava alle stelle,
fino a che capì che le stelle erano dentro di lei.

Lei onorava i suoi antenati,
fino a che capì che i suoi antenati erano vivi
in ogni albero, ogni fiume, ogni pietra.

Leggeva libri di scienza, sciamanesimo e coscienza, fino a che ha iniziato ad ascoltare la voce della propria essenza.

Lei ha trovato in sè stessa la purezza e la bellezza, lei stessa era tutto ciò che aveva cercato sulla Terra"

Arnau de Tera

02/10/2024
Quando il giudizio di qualcuno ti fa soffrire, porta la tua attenzione sul fatto che più una persona giudica, più si sen...
18/09/2024

Quando il giudizio di qualcuno ti fa soffrire, porta la tua attenzione sul fatto che più una persona giudica, più si sente in basso. Allora giudicare, per un po', le dà l'illusione di volare più in alto, di "sorvolare" sulle ali del proprio disprezzo. L'illusione dura poco.
Il giudizio, come un'atroce zavorra, la sprofonderà ancora più in basso.
Prendi il suo giudizio come la confessione di questo disagio, la sua attenzione come una forma disfunzionale d'amore.
Una persona realizzata, espansa, ricca, non ha bisogno di giudicare.
Tutto le rimanda bellezza e ogni manifestazione contiene una traccia, più o meno visibile, di assoluto.
Quel che manca per rendere ogni cosa perfetta è colmato dal plusvalore con cui i suoi sensi filtrano ciò che percepisce e di cui fa esperienza.
L’«en-tusiasmo» è sempre il fine, mai il mezzo.

Gabriele Policardo

23/06/2024

PREPARAZIONE DELL'OLIO DI IPERICO. Come vuole la tradizione popolare, nel giorno di San Giovanni Battista, il 24 giugno, ancora sotto "gli influssi" del solstizio d'estate, si usa preparare l'oleolito di iperico. Il procedimento è semplice: dopo aver raccolto i fiori li si monda allontanando con le mani quelli appassiti o danneggiati, polvere, insetti, ragnatele ed altre impurità e li si stende sopra un panno pulito in luogo ombreggiato e areato lasciandoli riposare qualche ora. Si prendono poi dei vasi di vetro precedentemente sterilizzati in forno e fatti raffreddare (come per le conserve), li si riempie con i fiori e li si colma con dell'olio extravergine di oliva o di girasole (o di altro tipo secondo gusti e necessità), eventualmente di produzione biologica. Una volta riempiti e tappati, i vasetti vanno lasciati riposare dalle quattro alle otto settimane in un luogo buio, avendo cura di capovolgerli ogni giorno per favorire l'estrazione dei principi attivi da parte dell'olio base. Al termine del periodo di riposo, si filtra con un colino a maglie f***e, nel quale i fiori vengono poi spremuti con un cucchiaio pulito, allo scopo di estrarre la maggior parte dei principi attivi ancora presenti nel materiale vegetale, compreso l'olio essenziale contenuto nelle vescicole poste sui petali. Il liquido così ottenuto, dal colore rosso scuro, viene versato in contenitori adatti all'uso: sono ideali le boccette di vetro scuro munite di contagocce. Si consiglia infine di applicare un'etichetta con la data di preparazione e l'indicazione del contenuto e di conservarli in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e dalle mani dei bambini. L'ideale sarebbe consumare il prodotto entro l'anno e rimpiazzarlo con quello nuovo l'anno successivo.

VARIANTE: secondo la tradizione popolare, essendo l'iperico una pianta "solare", i vasetti andrebbero esposti direttamente alla luce del sole per tutto il periodo di macerazione; alcuni preferiscono evitare di tapparli e li coprono semplicemente con una garza di protezione, allo scopo di far evaporare completamente la componente acquosa contenuta nei fiori ed evitare una eventuale comparsa di muffa; altri fanno essiccare i fiori all'ombra (o in essiccatore elettrico a temperature sotto i 35°) prima di immergerli nell'olio.

Personalmente utilizzo la tecnica della macerazione al buio, per evitare, (come asserisce l'esperto di fitoterapia medica dottor Fabio Firenzuoli), che la luce solare diretta e il calore eccessivo possano alterare i principi attivi contenuti nella pianta. In ogni caso, dato che esistono diversi pareri in merito, a voi la libertà di scegliere quale variante utilizzare.

L' oleolito di Iperico ha, per uso esterno, riconosciute proprietà antierpetiche, antinfiammatorie, astringenti, antibiotiche, antifunginee, cicatrizzanti, riepitelizzanti, analgesiche, lenitive ed emollienti; pertanto, il suo uso topico viene tradizionalmente indicato nelle nevralgie, nei dolori lombari, nelle lombosciatalgie, nel fuoco di Sant'Antonio (herpes zoster). E' efficace come primo rimedio sulle lievi scottature, le abrasioni, le ferite superficiali. La sue capacità antidolorifiche e astringenti lo rendono un valido coadiuvante nei disturbi delle emorroidi. Per la capacità riepitelizzante si adopera in diversi casi di dermatiti (chiedere al medico curante). Per sfruttare le proprietà dell'iperico per via interna, compresa quella antidepressiva, si consiglia di consultare un erborista esperto o un farmacista, soprattutto il medico curante per evitare effetti collaterali, eventuali istruzioni con terapie farmacologiche in atto ed evidenziare la formulazione più adatta al proprio problema (infuso, tintura madre, estratto secco, rimedio sinergico con altre piante officinali ecc).

AVVERTENZA: poiché si ritiene l'iperico abbia azione fotosensibilizzante, si sconsiglia l'esposizione della zona trattata alla luce diretta del sole nelle 12 ore successive alla sua applicazione, salvo altra indicazione medica. Per sicurezza, si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Angelo Terraneo.

Bibliografia Tinture Madri, M. Rossi, Studio Edizioni. Le Erbe Curative, Castlemann, tecniche Nuove. "Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci", F. Firenzuoli, Tecniche Nuove.

Indirizzo

Brescia

Sito Web

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