Dott. Marco Lombardi - Medico

Dott. Marco Lombardi - Medico Questa pagina nasce con l'intento di condividere notizie, informazioni e suggerimenti riguardanti il mondo della salute e del benessere psicofisico.

Specialista in Patologia Clinica e Biochimica Clinica. Mi occupo principalmente di analisi ed interpretazione degli esami di laboratorio. Collateralmente apprezzo e seguo l'approccio olistico della Medicina Funzionale, una nuova branca medica su basi scientifiche che sottolinea l'importanza della prevenzione primaria attraverso la corretta alimentazione e sani stili di vita.

23/04/2025

PERCHÉ È UTILE DOSARE GLI ORMONI SU SALIVA?

L’analisi su campioni di saliva è l'ideale per avere la flessibilità di effettuare diversi campionamenti nell'arco di una giornata e a diversi orari. Inoltre è un metodo di prelievo semplice e non invasivo che può essere conservato a temperatura ambiente per una settimana.
Ma aspetto ancora più importante nella saliva viene rilevata la frazione libera dell'ormone. che è quella biologicamente attiva, e quindi quella più significativa per stabilire eventuali alterazioni negli assetti ormonali.

07/03/2025

Per guarire l'acne sono utili piante tradizionali come l'Ashwagandha, regolatori metabolici come l'inositolo e il controllo degli zuccheri.

27/02/2025

Si è finalmente scoperto il meccanismo molecolare alla base di allergie e sintomi correlati che affliggono così tante persone.

PRENOTA IL TEST EPIGENETICOLo strumento diagnostico del futuro.Scopri la rivoluzione Epigenetica per il tuo benessere.Al...
24/02/2025

PRENOTA IL TEST EPIGENETICO

Lo strumento diagnostico del futuro.
Scopri la rivoluzione Epigenetica per il tuo benessere.
Alcuni aspetti dello stile di vita moderno possono incidere sul benessere generale dell’organismo, alterandolo. Tra questi considerati il ​​cibo che mangiamo e i nutrienti che assorbiamo, oltre ad altri fattori ambientali presenti a casa e sul lavoro.
L’insieme di questi fattori sono noti come EPIGENETICA.
Gli esperti oggi sanno che i geni sono ampiamente influenzati dall’ambiente, in alcuni casi fino al 98%.

▶️ Cosa è in grado di verificare questo tipo di strumento?
-Indicatori dei sistemi di supporto (sistema muscolo-scheletrico, sistema immunitario, sistema gastrointestinale, sistema di detossificazione, sistema cardiovascolare, sistema adrenergico, sintesi proteica, salute cerebrale, metabolismo degli zuccheri, metabolismo degli acidi grassi, infiammazione/stress ossidativo, idratazione cellulare, equilibrio microbico intestinale, emozioni, sonno)
-Indicatori di vitamine
-Indicatori di minerali
-Indicatori di acidi grassi
-Indicatori di antiossidanti
-Indicatori di amminoacidi
-Indicatori di danno ambientale (radiazioni, metalli tossici, sostanze chimiche e idrocarburi)
-Indicatori di resistenza (virus, batteri, funghi, parassiti, post-virus, muffe, spore)
-Indicatori di interferenza di frequenze (schermo tv, telefono cellulare, campo elettromagnetico, campo elettrostatico, radio frequenza, LFR, elettrosmog, forno a microonde, ecc.).

🔎 Oggi è possibile mappare gli indicatori epigenetici in meno di 15 minuti usando solo quattro capelli grazie al sistema Digital S-Drive di Cell Wellbeing.
Il capello è un incredibile bio-marker: è praticamente indistruttibile e contiene molte informazioni personali ad un livello epigenetico.

👉 Per informazioni e prenotazioni mandate una mail a docmarcolombardi@gmail.com

21/02/2025
19/02/2025
18/02/2025
18/02/2025

ASSE INTESTINO - OSSA

Ti sei mai chiesto come il microbioma intestinale possa influenzare la salute del tuo sistema scheletrico? 🧐

📅 STASERA ORE 20:00
💻 Seminario Online gratuito

Unisciti al nostro webinar "Osteoporosi e Microbioma Intestinale: il legame nascosto per ossa più forti" e approfondisci con i nostri esperti:

🔹 Asse intestino-ossa: come il microbioma comunica con il sistema scheletrico
🔹 Ultime evidenze scientifiche sul legame tra intestino e osteoporosi
🔹 Come prevenire e contrastare l’osteoporosi

Tra i relatori siamo lieti di avere ospite anche il Dott. Marco Lombardi - Medico chirurgo specializzato in biochimica e patologia clinica.

👉 Prenota il tuo posto al link https://webinar.mylabexperiment.com/

15/02/2025

COSA SONO I POLIFENOLI?

I polifenoli sono una classe di composti chimici naturali che si trovano in molte piante, inclusi frutti, bacche, verdure, tè, caffè, vino rosso, cioccolato e altri alimenti di origine vegetale. Questi composti sono noti per le loro proprieta’ antiossidanti, antibatteriche, immunostimolanti, e per i molteplici potenziali benefici per la salute.

I polifenoli sono classificati in diverse categorie in base alla loro struttura chimica, ma le principali categorie di polifenoli includono:
Flavonoidi: questa è la classe più grande di polifenoli ed è responsabile dei colori vivaci di molte piante. I flavonoidi includono quercetina, catechine, antocianine e flavonoli. Si trovano in alimenti come frutta, verdura, tè e vino.
Acidi fenolici: Questi includono acido ellagico, acido gallico e acido caffeico. Si trovano in alimenti come noci, frutta secca, caffè e alcune bacche.
Stilbeni: Il resveratrolo è uno dei più noti stilbeni ed è presente nel vino rosso e nell'uva. Il Glucoside del Resveratrolo la Polidatina ha un biodisponibilita’ maggiore poiche’ sfrutta il trasporto attivo degli zuccheri a livello di membrana.
Lignani: Questi sono presenti in alimenti come semi di lino, semi di sesamo e crusca di grano.

I polifenoli sono noti per avere molteplici benefici per la salute, principalmente a causa delle loro proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie.
Alcuni dei potenziali benefici per la salute associati all'assunzione di polifenoli includono:
Protezione cardiovascolare: I polifenoli possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache attraverso la loro capacità di migliorare la funzione vascolare e ridurre l'infiammazione.
Azione antiossidante: I polifenoli possono aiutare a neutralizzare i radicali liberi nel corpo, che possono danneggiare le cellule e contribuire all'invecchiamento e allo sviluppo di malattie.
Potenziale antitumorale: Alcuni studi suggeriscono che i polifenoli potrebbero avere effetti antitumorali e antiproliferativi.
Benefici per la salute cerebrale: Alcuni polifenoli possono svolgere un ruolo nella protezione delle cellule cerebrali e nel miglioramento delle funzioni cognitive.

È importante notare che gli effetti dei polifenoli sulla salute possono variare a seconda della quantità consumata e della fonte alimentare e della Titolazione in principi attivi funzionali. I polifenoli come anche la restrizione calorica, il digiuno intermittente stimolano le Sirtuine dei geni che promuovono la longevita’. Le Sirtuine sono definite come degli enzimi deacetilasi Nad dipendenti che attivano il master genetico PGC1 alfa che stimola la biogenesi mitocondriale, il metabolismo energetico, la lipolisi e la rigenerazione dei tessuti.
Le sirtuine sono un gruppo di proteine coinvolte in una serie di processi cellulari, tra cui la regolazione del metabolismo, la longevità cellulare e la risposta allo stress. Esse sono state oggetto di numerosi studi scientifici, in particolare per il loro potenziale impatto sulla salute del cuore e sulla longevità.
Le sirtuine sembrano avere un ruolo importante nella protezione dello stress ossidativo a livello del cuore dove si catabolizza molto ossigeno per la funzione energetica nel ricavare ATP dalla fosforilazione ossidativa, e nella prevenzione di diverse malattie cardiovascolari.

Queste proteine possono influenzare positivamente la funzione cardiaca attraverso vari meccanismi, tra cui la regolazione del metabolismo energetico, la riduzione dell'infiammazione, la migliorata risposta allo stress ossidativo e la promozione della vasodilatazione con produzione di ossido nitrico endoteliale. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che l'attivazione delle sirtuine potrebbe avere un effetto protettivo contro l'aterosclerosi e altre condizioni cardiovascolari.

Inoltre, la ricerca sui polifenoli è in corso, e molti dettagli dei loro meccanismi d'azione e dei loro benefici per la salute devono ancora essere completamente compresi. Tuttavia, includere una varietà di alimenti ricchi di polifenoli nella dieta è un valido aiuto sia nella protezione cardiovascolare, mitocondriale e nel modulare anche la pressione arteriosa ma gli ultimi studi approfondiscono anche come i Polifenoli si comportino da prebiotici nel nutrire il nostro microbiota considerato da tutti come il nostro secondo cervello.

Scopri il legame nascosto tra intestino e ossa! 🦠🦴Ti sei mai chiesto come il microbioma intestinale possa influenzare la...
12/02/2025

Scopri il legame nascosto tra intestino e ossa! 🦠🦴

Ti sei mai chiesto come il microbioma intestinale possa influenzare la salute del tuo sistema scheletrico? 🧐

📅 18 febbraio, ore 20:00
💻 Seminario gratuito

Unisciti al nostro webinar "Osteoporosi e Microbioma Intestinale: il legame nascosto per ossa più forti" e approfondisci con i nostri esperti:

🔹 Asse intestino-ossa: come il microbioma comunica con il sistema scheletrico
🔹 Ultime evidenze scientifiche sul legame tra intestino e osteoporosi
🔹 Come prevenire e contrastare l’osteoporosi

Tra i relatori siamo lieti di avere ospite anche il Dott. Marco Lombardi - Medico chirurgo specializzato in biochimica e patologia clinica.

Prenota il tuo posto al link https://webinar.mylabexperiment.com/

28/01/2025

FIBROMIALGIA E INTESTINO

Gli studi scientifici dimostrano una correlazione fra fibromialgia e SIBO, ovvero la condizione di sovracrescita batterica nel piccolo intestino; fisiologicamente il tenue non è popolato da batteri, se non dall’ 1/1000 rispetto a quelli del crasso, per cui quando questi sono presenti si ha una condizione di SIBO, che causa sintomi quali gonfiore e dolore addominale, eruttazioni, alvo alterno reflusso gastrico, meteorismo, nausea e stanchezza.
I pazienti affetti da fibromialgia accusano spesso sintomi gastrointestinali probabilmente perché soffrono di SIBO; l’eccesso di batteri presenti nel tenue aumenta la produzione di tossine, soprattutto dell’LPS (lipopolisaccaride), e di sostanze infiammatorie per i mitocondri come il D-lattato e l’acido solfidrico, che causano un’infiammazione sistemica di basso grado, generando una risposta del sistema immunitario che provoca la liberazione di citochine.
Queste tossine sono in grado di attivare anche la microglia del cervello, le cui cellule si occupano della prima e principale difesa del sistema nervoso centrale, attivando quindi il sistema immunitario del cervello. L’attivazione della microglia provoca la stimolazione dei neuroni, aumentando l’attività cerebrale glutammaergica, quindi maggiore rilascio di glutammato, che sensibilizza il cervello al dolore amplificandolo e generando depressione e ansia.

Approfondimenti
Altered microbiome composition in individuals with fibromyalgia (IA) (DOI: .1097/j.pain.0000000000001640)

26/01/2025

DIFFERENZA TRA DIETA CHETOGENICA E LOW-CARB

Nella dieta chetogenica l'introito quotidiano di carboidrati risulta significativamente ridotto: in media si attesta intorno a 20-50 g di carboidrati netti al giorno.

Nella dieta Low Carb, invece, in genere si mantiene una quota di carboidrati che oscilla tra 40 a 100 g al di, risultato che si ottiene limitando il consumo di alimenti ad azione dolcificante e riducendo l'introito di frutta molto zuccherina e di carboidrati complessi come pasta, pane, riso e patate.

In genere nella dieta Low Carb è possibile inserire piccole quantità di frutta, di legumi e di vegetali ad alto apporto di carboidrati che nella dieta chetogenica di solito non sono consentiti (come ad esempio la zucca e le carote).

Normalmente possono rientrare nel piano alimentare anche piccole quantità di cereali integrali (come ad esempio 40-50 grammi al giorno di riso integrale o di pane a ridotto contenuto di carboidrati) e quantità sempre moderate di legumi.

Il vantaggio della dieta Low Carb rispetto alla chetogenica è rappresentato dalla maggiore elasticità garantita da questo piano alimentare; al contrario, il fatto di non entrare in chetosi può essere un ostacolo al mantenimento di un regime ipocalorico.

Penso che la dieta Low Carb potrebbe quasi sempre rappresentare una buona soluzione di regime da mantenere a lungo termine, costituendo un'ottima strategia per tenere sotto controllo i valori di glicemia e quindi di insulina (e, di conseguenza, riducendo la tendenza all'accumulo di adipe e l'infiammazione generale).

Possono fare eccezione alcuni casi, come ad esempio l'abitudine di effettuare sessioni molto intense di allenamento, le quali potrebbero richiedere un introito più elevato di carboidrati prontamente disponibili.

22/01/2025

COME SI PUÒ SAPERE SE SI HA L’INSULINO-RESISTENZA?

▶️ Attraverso l’HOMA INDEX, un parametro importante che si calcola dalle analisi facendo:

valore insulina a digiuno x valore glicemia a digiuno / 405

Un punteggio di HOMA INDEX > 2,5 indica insulino-resistenza.

La resistenza insulinica è l’anticamera del diabete di tipo 2, ma si può prevenire intervenendo precocemente 😉

È con piacere che sono all’interno del comitato scientifico di EINUMM, l’Istituto Europeo di Medicina Molecolare che mir...
21/01/2025

È con piacere che sono all’interno del comitato scientifico di EINUMM, l’Istituto Europeo di Medicina Molecolare che mira a diffondere concetti e strumenti a beneficio dei pazienti e del sistema sanitario nella prevenzione e il trattamento delle malattie autoimmuni e croniche. Bisogna indirizzarsi sempre di più su una medicina personalizzata e di precisione 😉 www.einumm.org

11/01/2025

INFIAMMAZIONE CRONICA DI BASSO GRADO

L’infiammazione cronica di basso grado è una minaccia “silenziosa”: si “nasconde” in diversi organi e tessuti del corpo umano, anche per diversi anni. A dispetto della sua discrezione, alcuni studi rivelano un legame tra questa condizione subdola e una serie di malattie croniche.
Non esiste un farmaco specifico in grado di arrestare o spegnere l’infiammazione cronica di basso grado (low grade inflammation, in inglese), ma adottando stili di vita salutari e interventi nutrizionali quali digiuno e diete chetogeniche, è possibile ridurla.
Cos’è l’infiammazione
Quando il nostro organismo viene messo sotto attacco, per esempio da parte di batteri, virus, funghi, parassiti, tossine, radiazioni, sostanze inquinanti, una dieta sbagliata, come prima linea di difesa vengono attivate le barriere primarie, pelle, pH, mucose, movimento ciliare degli occhi, secrezioni/lacrime.
Le barriere primarie sono le nostre difese naturali contro i patogeni o danni di varia natura che possono attaccare il nostro corpo. Come funzionano? In primo luogo riconoscono il fatto di essere “sotto attacco” e quindi richiamano alcune cellule, dette leucociti fagocitari (globuli bianchi) che ingeriscono/fagocitano e distruggono l’agente patogeno o di altra natura.
Se tutto funziona bene, e le barriere primarie portano a compimento il loro lavoro, il danno o l’agente patogeno vengono rimossi. Dopodiché l’organismo provvede a riparare o rigenerare la parte del nostro corpo che era stata danneggiata. Se questa prima linea di difesa non va a buon fine, compare l’infiammazione.
Quando parliamo di infiammazione immaginiamo spesso una risposta acuta a infezioni o lesioni: arrossamento, gonfiore, dolore. Tuttavia, c’è un’altra forma di infiammazione meno evidente ma più insidiosa. L’infiammazione cronica.
L’infiammazione all’interno del nostro organismo si attiva quando sono presenti: disordini metabolici (gotta, aterosclerosi, diabete, obesità), microrganismi che non dovrebbero essere presenti, traumi meccanici-fisici-chimici (ferite, contusioni, radiazioni, acidi), danni ai tessuti (necrosi) causati per esempio da infarto o embolia o ipossia, tumori maligni e loro metastasi.
Quando queste condizioni sottopongono l’organismo a stress prolungato si formano accumuli di proteina definiti “Inflammosomi”, un insieme di diverse proteine che si assemblano all’interno delle cellule immunitarie generando una serie di segnali infiammatori che attivano specifiche molecole infiammatorie dette “caspasi-1” che a loro volta attivano altre molecole infiammatorie, come “interleuchina-1 beta (IL- 1β)” e “interleuchina-18” che danno inizio a una infiammazione che riguarda tutto il corpo (infiammazione sistemica).
Dieta e infiammazione
Alcuni studi scientifici dimostrano come diete chetogeniche, digiuno e restrizioni caloriche inducono cambiamenti ormonali e metabolici. Il nostro corpo si nutre di tre grandi nutrienti: carboidrati, grassi o lipidi e proteine, che noi introduciamo con la dieta di tutti i giorni.
Come regola il nostro corpo utilizza prima i carboidrati per far funzionare i nostri organi e darci la forza per svolgere tutte le attività quotidiane, poi quando non sono presenti abbastanza carboidrati il nostro corpo va a prendersi i grassi o lipidi da utilizzare come fonte energetica alternativa. Solo come ultima chance utilizzerà le proteine.
Dunque, la principale fonte di energia del nostro organismo sono i carboidrati, ma quando l’apporto è ridotto, il nostro organismo necessita di un’altra fonte da dove prendere l’energia di cui ha bisogno e questa fonte alternativa sono i lipidi (grassi) di riserva.
Questi lipidi che verranno presi dalle loro riserve o depositi nel nostro organismo (tessuto adiposo o grasso corporeo) definiti acidi grassi liberi (FFA) vengono mobilizzati da questi depositi mediante una via metabolica o processo che prende il nome di lipolisi. Grazie a questo processo questi lipidi saranno pronti per essere trasportati verso gli organi che necessitano di energia, in caso di carenza di carboidrati.
In seguito a questa liberazione di lipidi dai loro depositi verranno prodotti al livello del fegato i corpi chetonici (che sono dei grassi fondamentalmente): acetoacetato, beta-idrossibutirrato (BHB) e acetone.
Sia che si tratti di digiuno, che di dieta chetogenica o restrizione calorica, il processo di formazione di corpi chetonici risulta essere simile.
Il digiuno e la dieta chetogenica diminuiscono la formazione di cellule infiammatorie, come citochine e caspasi infiammatorie, dall’inflammosoma NLRP3 (quello maggiormente studiato); ulteriori studi scientifici dovranno esaminare se questo effetto sia dovuto alla sola riduzione dei carboidrati oppure all’aumento di un corpo chetonico, il BHB.
Benché siano stati studiati altri meccanismi per la riduzione dell’inflammosoma, sembra che un corpo chetonico, il BHB, inibisca direttamente la formazione dell’inflammosoma NLRP3.

Fonti bibliografiche:
Impact of fasting & ketogenic interventions on the NLRP3 inflammasome: A narrative review;
The influence of ketogenic diet on gut microbiota: potential benefits, risks and indications.

10/01/2025

La medicina di precisione si evolve sempre di più e in campo nutrizionale si sta passando dal concetto di "dieta sana", valido per tutti, ad una valutazione individualizzata degli alimenti che possono contribuire al benessere. Oggi è già possibile basare la propria dieta su infiammazione, microbi...

06/01/2025

La FDA americana recentemente ha finalmente riconosciute come “healthy food”, ovvero un alimento sano e benefico, le UOVA.

“In uno studio i ricercatori hanno esaminato 177.000 persone provenienti da 50 paesi in sei continenti, utilizzando i dati di tre precedenti studi a lungo termine.
I risultati evidenziano che l’assunzione moderata di uova, ossia un uovo al giorno, nella maggior parte delle persone non accresce il rischio di malattie cardiovascolari e morte, anche in presenza di malattie cardiache o diabete.
Inoltre, secondo il dott. Mahshid Dehghan, primo firmatario dello studio, non è stata
trovata alcuna associazione tra assunzione di uova e colesterolo nel sangue, o
componenti correlati al colesterolo o altri fattori di rischio. Questi risultati sono solidi e applicabili sia agli individui sani sia a quelli con malattie vascolari.
Quindi, da una raccomandazione di 2-3 uova massimo alla settimana siamo passati
tranquillamente a un consumo di un uovo al giorno anche in persone con colesterolo
alto, diabete e malattie cardiovascolari.”

Indirizzo

Brescia

Sito Web

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