29/10/2025
"Il problema per la clinica della psicoanalisi è quello di dedurre la struttura dal fenomeno, di effettuare una deduzione dialettica della struttura dal fenomeno. Inoltre, a differenza della clinica psichiatrica, la deduzione della struttura dal fenomeno viene compiuta in psicoanalisi sempre sotto transfert.
Certamente la dimensione anamnestica resta cruciale, ma la dimensione più specifica della psicoanalisi consiste nell'articolazione della diagnosi differenziale con il movimento del transfert.
Ricavare la struttura del fenomeno non è un problema semplice, perché possiamo avere fenomeni psicopatologici (pensate ai comportamenti anoressici, ai comportamenti tossicomanici, ai comportamenti degli alcolisti) tipici, standard, seriali, facilmente catalogabili, ma con basi strutturali, in realtà, molto differenti. Pertanto il fenomeno è monocromatico, apparentemente seriale, ma il nostro obiettivo è quello di estrarre la differenza strutturale che è alla sua base."
Massimo Recalcati, "La pratica del colloquio clinico", pag. 122
Ciò che sfugge alla classificazione apparentemente oggettiva, fatta di sintomi e segni, universalmente riconosciuti e validati, del DSM, è proprio la discontinuità radicale tra sintomo e struttura. Se il DSM riduce la psicopatologia al sintomo, alla sua fenomenologia, la psicoanalisi punta la struttura per cogliere la logica che anima il funzionamento del soggetto e del suo fantasma.