Una storia ricca di fascino
Nella periferia settentrionale di Brescia, poco prima che si dischiuda la Valle Trompia, là dove all’orizzonte si staglia l’inconfondibile sagoma del Monte Guglielmo, spesso imbiancato anche nella tarda primavera, sorge la Casa di riposo Pasotti Cottinelli.
La struttura è adiacente a un’antichissima chiesetta, celebre per la miracolosa immagine della Madonna delle Grazzine, da cui la via prende il nome. Sino a pochi decenni fa tutta l’area era aperta campagna, come mostra il quadro di Edoardo Togni (1884–1962) che troneggia in una sala dell’ingresso.
L’edificio, che risale alla fine del Seicento, si presenta come una stupenda villa padronale affacciata su un vasto giardino: fu originariamente adibita a casa di villeggiatura della famiglia Cottinelli, che nel 1961 volle donarla alla Congrega della Ca**tà Apostolica, affinché la trasformasse in una casa di riposo per ospitarvi, preferibilmente, le domestiche dei sacerdoti. Un tempo accadeva, infatti, che dopo una vita trascorsa a servizio di un parroco, queste donne – le famose perpetue – rimanessero sole.
Attualmente la RSA può ospitare 54 ospiti, per la maggior parte donne.