Dott.ssa Ylenia Buffoli Psicologa

27/04/2015

L’insoddisfazione corporea è altamente prevalente in adolescenza, anche a causa dell'influenza dei mass media rispetto agli ideali da raggiungere

27/04/2015

Spesso le persone sanno cosa mangiare, conoscono perfettamente quale dovrebbe essere lo stile di vita salutare cui conformarsi, ma combattono quotidianamente contro sé stesse per seguirlo, per attenervisi, per autoimporsi di andare in palestra, per rinunciare a quel cibo che, pur non essendo prettamente dietetico, dà loro soddisfazione.
Questo perché il cibo ha un significato simbolico importante. Questo perchè il cibo risponde a bisogni e a carenze non puramente fisiologiche.
Questo perchè il cibo riempie. Lo stomaco. Ma non solo.

23/04/2015

Qualche spunto su cui riflettere...

Il comportamento alimentare di un papà ed una mamma, all’ interno della propria famiglia, determina un tipo di educazione alimentare che sarà la prima esperienza con il cibo per il bambino.

20/04/2015

"Di regola, le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza."

Carl Gustav Jung

20/04/2015

"La dieta, da sola, non sempre rappresenta uno strumento efficace e sufficiente per la riduzione del peso corporeo di una persona obesa o sovrappeso".
Se lasciamo da parte il problema delle diete fai-da-te, dei regimi ipocalorici ed eccessivamente restrittivi che rappresentano quasi un invito, se non un’esortazione, alla trasgressione; e se consideriamo il prezioso contributo che possono fornire dietisti, dietologi e nutrizionisti nell’individuare con professionalità delle diete personalizzate, riscontriamo comunque non raramente, tra chi la adotta come strategia di intervento, fenomeni di interruzione prima del termine del percorso; fenomeni di interruzione che, talvolta, comportano addirittura recuperi di chili con tanto di interessi e accentuano ulteriormente il vissuto di frustrazione dovuto alla totale mancanza di controllo sul proprio corpo. Secondo voi perchè questo accade? Quali fattori aggiuntivi dovremmo considerare?

17/04/2015

Complici i modelli di cui ci bombardano i mass media, oggi, essere belli significa essere magri. Tralasciando gli estremi delle patologie alimentari e restando nell’ambito della normalità, capita sempre più spesso di imbattersi in persone sovrappeso, o comunque insoddisfatte del proprio corpo, che sono perennemente a dieta, persone che si gettano a capofitto nell’attività fisica che sperano possa consentire loro di bruciare il maggior numero di calorie, che investono denaro, tempo ed energie in prodotti e trattamenti di diverso tipo, e, ancora più spesso, capita di riscontrare che uno dei problemi principali, uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento dell’obiettivo, sia rappresentato dalla costanza e dalla continuità: diete iniziate di lunedì e abbandonate il mercoledì immediatamente successivo, giornate con picchi di movimento alternate alla più totale sedentarietà, buoni propositi che pian piano sfumano per lasciare spazio all’ombra del fallimento, dell’ennesimo abbandono, con importanti ripercussioni sull’autostima. ..e a voi? A voi è mai capitato di inoltrarvi e perdervi in itinere lungo il sentiero che si inerpica alla ricerca del mito del corpo perfetto? Come vi siete sentiti?

16/04/2015

"...spesso un chilo di più o una ruga di troppo creano una sensazione di vergogna e di disagio che ci fa ve**re voglia di nasconderci e sparire. Questo perché non abbiamo ancora imparato a guardarci come se fossimo un tondo, ci guardiamo a pezzi, ci soffermiamo sui dettagli. Sempre pronti a mettere in evidenza quel neo, che preso da solo potrebbe essere anche antipatico, ma visto nell'insieme mette in risalto gli splendidi occhi che abbiamo. Valorizzare se stessi non è acconciarsi, fare la fame per perdere quel chilo che ci infastidisce. Valorizzarsi è andare in giro convinti di essere, di valere, di piacere. Valorizzarci è pensare che se vedessimo per strada una come noi faremmo di tutto per conoscerla [...]. E andare per il mondo con questa sicurezza trasmette energia, curiosità, e comunque sempre interesse. Andare in giro convinti che voi non potreste mai piacere a nessuno vuol dire diventare trasparenti, confermandovi che in voi non c'è nulla che possa piacere". (P.Vinciguerra)

I peggiori nemici di noi stessi siamo proprio noi stessi. Ergo, impariamo a volerci bene, impariamo a valorizzarci, impariamo a guardare alla nostra globalità e ad apprezzare la ricchezza che contiene.

16/04/2015

Il panorama odierno ci bombarda quotidianamente di molteplici stimoli, di modelli cui tendere, di figure ideali cui siamo chiamati a confrontarci; viviamo in un contesto culturale dove la bellezza rappresenta uno dei miti per eccellenza, e, non di rado,capita di imbattersi in persone per le quali la difficoltà di sposare i canoni estetici moderni si traduce in un malessere profondo, che lede l'autostima, che mina alla base la sicurezza nell'intessere relazioni con gli altri. E' una provocazione forte affermare che, sempre più spesso, apparire, o quantomeno sentirsi, belli sia il nullaosta per auto-concedersi il diritto e il piacere di "essere" serenamente, con sè stessi e con gli altri?

14/04/2015

Psicologa clinica, con competenze nella gestione del comportamento alimentare.

14/04/2015

“Dipende da noi essere in un modo piuttosto che in un altro.
Il nostro corpo è un giardino, la volontà il giardiniere.
Puoi piantare l’ortica o seminare la lattuga,
mettere l’issopo ed estirpare il timo,
far crescere una sola qualità di erba o svariate qualità,
lasciare sterile il terreno per pigrizia o fecondarlo col lavoro.
Il potere e l’autorità dipendono da noi.”
(William Shakespeare, Otello, atto I, scena III)