25/07/2023
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Oggi penso alla fatica di ACCOGLIERE L'AMORE.
A volte può succedere che la vita ci metta accanto qualcuno che ci vede per quello che siamo e non ne fugga.
Qualcuno disposto a sua volta a mostrarsi per ciò che è.
Davanti a quella mano tesa, a quella possibilità di vicinanza, in alcuni di noi possono nascere dei grandi timori, spesso legati ad antichi dolori senza nome.
Allora può succedere di trovarsi a fuggire via, tenendo il cuore serrato fra alte mura, oppure a creare situazioini conflittuali, ad aggredire, per difendere la tristemente rassicurante certezza che quella porta lì, per noi, sarà chiusa per sempre.
Incontrare il dolore non è semplice, e più è antico, incistato, rappreso come il sangue, indurito e arrugginito come un vecchio chiavistello, più è grande la paura per noi di accoglierlo, soprattutto se ci sembra non avere alcun senso, se la mente dinanzi a lui vacilla.
Può succedere allora di cadere nuovamente nella trappola di fuggire al dolore, nel tentativo di non sentirlo, ignorando che per non sentirlo ci troveremo anche a chiudere le porte alla bellezza del mondo, a smettere di sentire tutto il resto, incluso l'AMORE.
Perhè è qui la chiave di tutto questo gioco. E' solo attraversando quel dolore antico, che potremo riaprirci al mondo e reincontrare ciò per cui vale la pena di vivere.
E il momento in cui questo viene compreso è una grande liberazione. Con lentezza, camminando fra le ombre che hanno lungamente incatenato il nostro cuore, ci permettiamo di sentire il dolore, e con lui, il nostro petto che si riscalda, il cuore che ricomincia a ba***re, l'aria che ci sfiora e l'energia di cui siamo pieni. La via per riaprirci passa per l'attraversare ciò che in noi più temiamo e tutta la furia che era a difesa di quella porta, fatto il passo, si dissolve lentamente, come un'esercito fantasma.
Lasciandoci liberi di incontrare tutta la bellezza del mondo.
Buon cammino fra le ombre
Arianna
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